2024-11-27
Eredità Agnelli, nuove perquisizioni. E spunta il reato di falso ideologico
I finanzieri hanno setacciato alcuni locali dello studio legale Grande Stevens a caccia di documenti. L’ultima accusa riguarda un atto sulla composizione della Dicembre, la cassaforte degli Elkann.Una nuova ipotesi di reato, quella di falso ideologico, irrompe nell’inchiesta della Procura di Torino sull’eredità di Marella Caracciolo, moglie dell’avvocato Gianni Agnelli, che vede indagati a vario titolo Gianluca Ferrero, Urs Robert Von Gruenigen e i tre fratelli Elkann: John, Lapo e Ginevra, nipoti dell’Avvocato. E al centro c’è la cassaforte degli Agnelli: la società Dicembre. La Caracciolo, infatti, secondo le ricostruzioni della Procura, era coinvolta nelle attività di diverse società e fondazioni, tra cui proprio la Dicembre, di cui è stata socia dal 1984 al 2015, quando ne è divenuta «socia d’opera». Dopo la morte del marito, in un accordo transattivo, Margherita aveva ceduto alla madre la sua partecipazione. Quelle quote, secondo Margherita, «garantiscono un’influenza dominante su Exor», il gigante finanziario con una capitalizzazione di quasi 17 miliardi di euro nel 2021. L’emersione delle quote della Dicembre potrebbe avere, secondo gli investigatori, «rilevanti conseguenze fiscali ed ereditarie». Un nodo che potrebbe produrre anche risvolti aziendali: se quelle partecipazioni dovessero tornare a Margherita, lei potrebbe riacquisire il controllo della cassaforte di famiglia e, con essa, di Exor. Per ora, però, resta solo un’ipotesi. Gli sviluppi investigativi, legati proprio alla Dicembre, hanno portato la Procura di Torino a chiedere (e ottenere) una perquisizione eclatante, quella dello studio legale associato Grande Stevens, uno dei santuari della professione legale in Italia. Nello specifico, gli uomini della Guardia di finanza hanno controllato «tutti gli spazi (ufficio personale, sale riunioni, archivio studio, eventuale cassaforte) nella disponibilità esclusiva e/o promiscua dell’avvocato Michele Briamonte» nonché lo studio dell’avvocato Franzo Grande Stevens.Il gip Antonio Borretta ha anche disposto «la perquisizione informatica su personal computer o altre apparecchiature adatte alla conservazione di dati e/o programmi nonché la perquisizione all’interno di aree e/o spazi telematici finalizzati al cloud storage (archiviazione dati su nuvola), rinvenuti nella disponibilità esclusiva e/o promiscua dei suddetti avvocati, acquisendo in maniera mirata i file presenti» e utilizzando «in via esemplificativa e non esaustiva» 69 parole come chiave di ricerca. Consultando l’elenco, spiccano tra le altre: declaratoria, dicembre, discendenti, Elkann, Ferrero, fondi, John, Lapo, Lombardini, Marella, memorandum, successione, transactionel. La nuova ipotesi di reato la Procura di Torino è dettagliata con chiarezza nelle 19 pagine del decreto di perquisizione firmato dal gip Borretta: «Come emerge dalla richiesta del pubblico ministero e dall’annotazione redatta dal personale del nucleo Pef (polizia economico finanziaria, ndr) della Guardia di finanza di Torino del 14 novembre 2024, risultano essere stati raccolti elementi a sostegno dell’ipotesi accusatoria di cui al capo 7) della imputazione provvisoria, avente ad oggetto un fatto di falso ideologico in atto pubblico fidefacente consumato nella formazione della “declaratoria relativa alla composizione e struttura della Dicembre società semplice” del 30 giugno 2021, rogito del notaio Remo Maria Morone». Secondo il gip, «i profili di anomalia» già emersi nella prima fase delle indagini, venivano confermati ed arricchiti dalla documentazione acquisita in occasione delle perquisizioni dell’8 febbraio 2024». In particolare «dall’analisi della documentazione, sia cartacea che informatica, sequestrata presso il notaio Remo Maria Morone presso la P Fiduciaria srl (subentrata alla ex Gabriel Fiduciaria srl)». Dalle carte «emergevano, in particolare, rilevanti indizi in ordine alla complessiva fraudolenza della declaratoria del giugno 2021, sia sotto il profilo documentale che sotto il profilo della regolamentazione dei rapporti finanziari tra le parti».Dalla precedente perquisizione, che risale all’8 febbraio scorso, saltarono fuori i documenti per la cessione della nuda proprietà delle quote della Dicembre. Erano in una cartellina nello studio del notaio Morone classificata con il numero 14. Ma si trattava solo di «copie da fotocopie». Così le definiscono gli inquirenti. E allora è stata disposta la nuova perquisizione. Gli inquirenti hanno bisogno degli originali. Soprattutto per comparare le firme che sembrano apparire come «palesemente difformi» su documenti «senza data». Si tratta di uno snodo fondamentale dell’inchiesta sull’intrigo che i magistrati ritengono sia stato «pianificato» dagli Elkann per sottrarre la colossale fortuna ai radar del fisco italiano con un catalogo di imbarazzanti stratagemmi volti a eludere la tassazione della successione ereditaria. E, infatti, in uno dei capi d’imputazione si legge che gli Elkann «inducendo in errore l’Agenzia delle Entrate [...] si procuravano un ingiusto profitto pari quantomeno (in attesa degli accertamenti tuttora in corso, riguardanti le quote, il 41,29%, della società Dicembre, apparentemente cedute con scritture private in data 19 maggio 2004 ai fratelli Elkann, al prezzo complessivo di 80.936.000, in realtà non corrisposto) a 24.689.937 euro con pari danno per l’erario».Dietro le spalle di Marella, deceduta nel 2019, sarebbe stato orchestrato un balletto di manovre fiscali che oggi grava sui tre nipoti, John, Ginevra e Lapo, i quali si sono ritrovati a gestire non solo un’eredità dorata, ma anche il peso di una strategia opaca. Che, per avvalorare la tesi della vita vissuta in Svizzera dalla nonna, secondo l’accusa, sarebbe arrivata addirittura a «ideare» e «modificare» il testo di un libro pubblicato in Italia nel 2014 da Adelphi: Ho coltivato il mio giardino, firmato dalla Caracciolo e dalla nipote Marella Chia (mentre nel resto del mondo è stato diffuso come The last swan, edito da Rizzoli).
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.