
In manette lo «spicciafaccende» di Sbraccia, cliente degli spioni e legato a membri Pd.A casa sua, secondo gli indagati dell’inchiesta sugli spioni di Equalize, era un via vai di politici vicini al Pd. Stiamo parlando del costruttore romano Lorenzo Sbraccia, già indagato per associazione a delinquere finalizzata a presunti accessi abusivi, ma, si scopre adesso, anche per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. In questo fascicolo è finito in manette il presunto «spicciafaccende» di Sbraccia, il sessantunenne calabrese ‘ndranghetista Annunziatino Romeo.Gli indagati erano in tutto dieci, ma uno di loro, l’ex poliziotto Carmine Gallo, il 9 marzo è deceduto. L’arresto è scattato solo per l’operativo, Romeo, appunto, chiamato a far rispettare le «regole» nei cantieri della società Fenice di Sbraccia.Gallo, nel suo verbale dell’11 gennaio, aveva elencato i frequentatori della casa dell’imprenditore: «Tutti quelli del Pd, si riuniva Renzi, si riuniva Boccia (Francesco, ex ministro degli Affari regionali, ndr)... veniva a volte (il nome è omissato, ndr), si riunivano un po’ tutti».Tra i più assidui c’era l’ex vicepresidente del Csm in quota Pd, Giovanni Legnini.Su loro legame Gallo aveva detto ai pm: «Il mio parere è che (tra loro due, ndr) c’erano rapporti d’affari».L’ex poliziotto aveva citato il deputato anche come mediatore per la nomina di Isabella Ginefra a procuratore di Larino, con tanto di presunta tangente pagata a Luca Palamara (che, come Legnini, ha già annunciato querela per calunnia): «Lui (Sbraccia, ndr) parlò con Omissis e Omissis qualche intervento lo fece, fece un intervento al Csm […] dopodiché disse a Sbraccia: “Quello che dovevo fare io l’ho fatto... adesso ne devi parlare con Omissis […]. Lui parlò con Omissis e Omissis gli avrebbe detto di portargli 400.000 euro in contanti, che avrebbe provveduto lui» si legge a verbale, dove i nomi nascosti sarebbero secondo le nostre fonti quelli di Legnini e Palamara.Ma i due ex consiglieri dell’Anm e i parlamentari del Pd in questa brutta storia di estorsioni e violenze non c’entrano nulla.Qui il protagonista è Romeo. Gallo con i pm lo definisce un «buon collaboratore» di giustizia e un suo confidente, che, però, «non ha mai parlato di fatti calabresi», ma solo di ‘ndrine radicate in Lombardia: «Mi ha consentito di portare alla liberazione Alessandra Sgarella» ha spiegato l’ex poliziotto prima di morire. I capi d’accusa dell’ordinanza firmata dal gip Fabrizio Filice sono tre, ma il giudice ha concesso solo l’arresto in carcere per la seconda contestazione (violenza privata aggravata dal metodo mafioso) mossa a carico del solo Romeo, di cui, nell’atto, vengono ricordati i numerosi precedenti (è stato condannato a 12 anni per traffico di stupefacenti prima di pentirsi).Il 23 ottobre 2023 Romeo avrebbe intimato, «senza averne titolo», all’imprenditore R.T., «di smontare entro il giorno successivo le macchine auto sollevanti presenti nei cantieri della Fenice spa in Pieve Emanuele (nel Milanese, ndr), altrimenti R.T. e la propria sorella avrebbero subito ritorsioni violente da parte di Romeo e dei suoi sodali […] e le predette attrezzature, su disposizione di Romeo, sarebbero state tagliate con i flessibili e buttate per strada». Intercettato, R. T. avrebbe confidato: «Devo smontare entro domani sennò domani tirano giù loro le macchine e vengono a prendere me e mia sorella».Romeo nei giorni precedenti aveva già rivolto «minacce velate e simboliche al fine di indurre R.T. a stipulare un autonomo contratto di noleggio con la Fenice spa». Con i pm R.T. ha ammesso: «Era una minaccia di ambito mafioso più che... lavorativa».A Romeo viene contestata anche un’altra violenza e pure una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso con Sbraccia e altri otto indagati, compreso l’hacker Samuele Calamucci.Secondo l’accusa, Sbraccia (il presunto mandante) e l’avvocato Umberto B., sfruttando contatti con la cosca Barbaro-Papalia, avrebbero fatto mettere sotto pressione i titolari della G&G costruzioni, impresa in affari con la Fenice per dei lavori di ristrutturazione di immobili a Pieve Emanuele. Sbraccia, secondo le indagini, avrebbe voluto ridurre i crediti vantati dall’altra impresa, che ammontavano a circa 30 milioni di euro.Anche in questo caso l’esecutore materiale sarebbe stato Romeo, su mandato dei Barbaro, ingaggiati dal gruppo di Equalize. Un’azione che sarebbe stata richiesta da Sbraccia, per il quale la Direzione distrettuale antimafia di Milano e la Dna hanno chiesto in questi giorni al Riesame la custodia in carcere (negata a ottobre dal gip) per l’inchiesta sulle presunte cyber-spiate.
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
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In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






