Il gruppo dell’aerospazio aumenta le commesse per la sicurezza soprattutto in Europa. Bene i ricavi (+3,9%) e il margine operativo lordo (+ 5,8%). Il flusso di cassa aumenta del 18% rispetto al 2022, mentre cala del 23% l’indebitamento a quota 2,3 miliardi di euro.I risultati 2023 di Leonardo mostrano un gruppo che si sta distinguendo nel campo dell’elettronica per la difesa e la sicurezza. Basta notare che su un fatturato annuale di 15,3 miliardi, 7,5 arrivano proprio dall’elettronica che guadagna un portafoglio ordini di 9,7 miliardi su un totale di 17,9. Come spiega una nota del gruppo guidato dall’ad e dg Roberto Cingolani, gli ordini evidenziano una crescita continua e strutturale, attestandosi vicino alla soglia dei 18 miliardi di euro (18,7 miliardi nel dato proforma), con una performance particolarmente positiva nella componente europea dell’elettronica per la difesa e sicurezza. Bene anche i ricavi, in crescita del 3,9% (+4,1% rispetto al dato proforma consolidando Telespazio), grazie anche alla significativa ripresa delle Aerostrutture (+34%) e all’andamento dell’elettronica per la difesa e sicurezza e degli elicotteri. In più, oltre alla crescita dei ricavi va considerata anche una crescita del margine operativo lordo del 5,8%.In particolare, l’Ebitda (acronimo di Earnings before interests and taxes) continua ad essere trainato dall’elettronica per la difesa e sicurezza, con particolare apporto della componente europea, e dalla ripresa delle Aerostrutture, portando il l’indice di redditività all’8,4%. Anche la performance finanziaria appare solida, con il flusso di cassa che registra un incremento del 17,8% rispetto al 2022. In calo anche l’indebitamento netto di gruppo, con un miglioramento del 23% rispetto al 2022: il valore si attesta a 2,3 miliardi di euro. Il merito di questo risultato è anche dei proventi in arrivo dalla cessione della quota minoritaria di Drs che hanno permesso a Leonardo di proseguire nel percorso di riduzione dell’indebitamento. Guardando ai singoli settori, l’andamento del 2023 ha mostrato una buona solidità del settore, con ricavi ed Ebita in crescita rispetto al 2022 e un elevato livello di nuovi ordini anche se inferiore all’anno precedente, periodo che aveva beneficiato del contratto per la fornitura di 32 elicotteri AW149 al ministero della Difesa polacco. Nel periodo sono state effettuate consegne di 185 nuovi elicotteri rispetto alle 149 registrate nel 2022. Nel caso dell’elettronica per la difesa e la sicurezza, la controllata Drs, ha registrato un livello di acquisizioni superiori al 2022, con volumi e redditività in crescita, nonostante l’andamento sfavorevole del cambio dollaro-euro ed il differente perimetro. Gli ordini hanno registrato una forte crescita in tutte le aree di business, nonostante il già citato diverso perimetro di riferimento. Promettente anche il settore velivoli, con un elevato livello di redditività, con una flessione dal punto di vista commerciale dovuto allo slittamento di alcuni ordini export. La divisione Aerostrutture è stata caratterizzata nel 2023 da un aumento delle consegne a seguito della maggior demand degli Oem (Original equipment manufacturer, cioè produttore di apparecchiature originali), associato al progressivo miglioramento della saturazione dei siti produttivi, con particolare riferimento a quello di Grottaglie. Infine, il settore spaziale ha presentato un risultato in flessione rispetto allo scorso esercizio, riconducibile al segmento manufatturiero che ha registrato significativi costi legati a sviluppi nel business delle tlc commerciali. Leonardo ieri ha inoltre firmato un memorandum of understanding con Bell per esplorare gli ambiti di una potenziale cooperazione nel campo della tecnologia convertiplano elicotteristica, in cui le due aziende operano. Il titolo ha chiuso a quota 19,76 euro.
2025-10-31
Dimmi La Verità | Guido Castelli: «I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale»
Ecco #DimmiLaVerità del 31 ottobre 2025. Ospite il senatore di FdI Guido Castelli. L'argomento del giorno è: " I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale"
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Il luogo di culto, di oltre 2.000 metri quadri, sorgerebbe al posto di un centro culturale islamico. Cittadini e centrodestra temono che il tempio causerebbe il boom di stranieri. L’eurodeputata Anna Cisint,: «Nessuno spazio senza un’intesa con lo Stato».
Nessuno nel centrodestra sostiene l’imposta sugli affitti brevi, ma qualche «manina» l’ha inserita nella manovra. A benedirla sono i primi cittadini Beppe Sala, Roberto Gualtieri e Sara Funaro.
2025-10-31
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona approda a Istanbul: dialogo tra Occidente e Grande Eurasia
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Foto Pluralia
La XVIII edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona si terrà il 30 e 31 ottobre 2025 al Çırağan Palace di Istanbul. Tema: «Nuova energia per nuove realtà economiche». Attesi relatori internazionali per rafforzare la cooperazione tra Europa ed Eurasia.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona si sposta quest’anno a Istanbul, dove il 30 e 31 ottobre 2025 si terrà la sua diciottesima edizione al Çırağan Palace. L’evento, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia in collaborazione con la Roscongress Foundation, avrà come tema Nuova energia per nuove realtà economiche e riunirà rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale da decine di Paesi.
Dopo quattordici edizioni a Verona e tre tappe internazionali — a Baku, Samarcanda e Ras al-Khaimah — il Forum prosegue il suo percorso itinerante, scegliendo la Turchia come nuova sede di confronto tra Europa e spazio eurasiatico. L’obiettivo è favorire il dialogo e le opportunità di business in un contesto geopolitico sempre più complesso, rafforzando la cooperazione tra Occidente e Grande Eurasia.
Tra le novità di questa edizione, un’area collettiva dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro tra aziende italiane, turche e russe. Lo spazio offrirà l’occasione di presentare progetti, valorizzare il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, e creare nuove partnership strategiche.
La Turchia, ponte tra Est e Ovest
Con un PIL di circa 1.320 miliardi di dollari nel 2024 e una crescita stimata al +3,1% nel 2025, la Turchia è oggi la 17ª economia mondiale e membro del G20 e dell’OCSE. Il Paese ha acquisito un ruolo crescente nella sicurezza e nell’economia globale, anche grazie alla sua industria della difesa e alla posizione strategica nel Mar Nero.
I rapporti con l’Italia restano solidi: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato 29,7 miliardi di euro, con un saldo positivo per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. L’Italia è il quarto mercato di destinazione per l’export turco e il decimo mercato di sbocco per quello italiano, con oltre 430 imprese italiane già attive in Turchia.
Nove sessioni per raccontare la nuova economia globale
Il programma del Forum si aprirà con una sessione dedicata al ruolo della Turchia nell’economia mondiale e proseguirà con nove panel tematici: energia e sostenibilità, cambiamento globale, rilancio del manifatturiero, trasporti e logistica, turismo, finanza e innovazione digitale, produzione alimentare e crescita sostenibile.
I lavori si svolgeranno in italiano, inglese, russo e turco, con partecipazione gratuita previa registrazione su forumverona.com, dove sarà disponibile anche la diretta streaming. Il percorso di avvicinamento all’evento sarà raccontato dal magazine Pluralia.
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