2022-05-30
Effemeridi: dal rogo di Giovanna d'Arco alla prima nomina di Conte
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Giovanna d'Arco sul rogo (Getty Images)
Dal 30 maggio al 12 giugno. Giovanna d'Arco muore sul rogo, Giuseppe Garibaldi a Caprera. Francesco Coco viene ucciso dalle Br, Enrico Berlinguer è colpito da un ictus. Nascono Italo Balbo e il primo governo di Giuseppe Conte. 30 maggio 1431 - A Rouen, in Francia, la diciannovenne Giovanna d'Arco viene bruciata sul rogo. Condottoera francese durante la guerra dei cent'anni, fu catturata dai borgognoni presso Compiègne e venduta agli inglesi da Giovanni di Lussemburgo, vassallo del re d'Inghilterra. Questi la sottoposero a processo per eresia e poi la giustiziarono. 31 maggio 2018 – L'avvocato Giuseppe Conte viene nominato dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, presidente del Consiglio. È l'inizio del governo gialloblu, sostenuto da M5s e Lega. I vicepremier sono Luigi Di Maio e Matteo Salvini. 1 giugno 2005 – Con un referendum, i Paesi Bassi rifiutano la creazione di una Costituzione europea. 2 giugno 1882 – Muore a Caprera Giuseppe Garibaldi. Le sue ultime parole, secondo quanto assicurato in seguito da Francesca Armosino, furono: «Muoio con il dolore di non vedere redente Trento e Trieste». 3 giugno 2017 – Durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions league tra Juventus e Real Madrid, un movimento improvviso della folla in piazza San Carlo, a Torino, causa 1500 i feriti e un morto. Le indagini stabiliranno che all'origine dei disordini ci fosse una baby gang giunta in piazza per effettuare delle rapine. 4 giugno 1942 - Muore Reinhard Heydrich, Reichsprotektor di Boemia e Moravia, in seguito alle ferite riportare nell'attentato del 27 maggio, a opera della resistenza cecoslovacca. 5 giugno 2006 - In un'esplosione avvenuta alle 21.35 ora locale muore a Nassiriya, in Iraq, il caporal maggiore dell'esercito Alessandro Pibiri della Brigata Sassari e restano feriti altri 4 militari italiani, uno dei quali gravemente. 6 giugno 1896 – Nasce a Quartesana, frazione di Ferrara, il futuro gerarca fascista Italo Balbo. 7 giugno 1984 – Durante un comizio a Padova, sul palco di Piazza della Frutta, il leader del Pci Enrico Berlinguer viene colpito da un ictus: morirà quattro giorni più tardi. 8 giugno 1976 – Il magistrato italiano, Francesco Coco, procuratore generale presso la Corte d'appello di Genova, viene trucidato dalle Brigate rosse insieme a due agenti di scorta. 9 giugno 1958 – Fido, cane meticcio di Luco del Mugello (nel comune di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze), muore dopo essersi recato ogni giorno per 14 anni alla fermata dell'autobus per attendere invano il ritorno del padrone, perito nel 1943 durante un bombardamento aereo. Episodi analoghi sono accaduti in Giappone, in Polonia e negli Stati Uniti d'America, dove sono stati eretti monumenti per celebrare la fedeltà, rispettivamente, dei cani Hachiko, Dzok e Shep. 10 giugno 1944 – A Oradour-sur-Glane, in Nuova Aquitania, Francia, reparti della 2ª divisione corazzata SS Das Reich, comandata da Heinz Lammerding, uccidono 642 persone come rappresaglia per l'uccisione dello Sturmbannführer Helmut Kämpfe. L'intero paese fu poi dato alle fiamme. 11 giugno 2002 – Il Congresso degli Stati Uniti, con la risoluzione 269, riconosce ufficialmente il fiorentino Antonio Meucci come primo inventore del telefono al posto di Alexander Graham Bell. 12 giugno 2018 – Storico incontro a Singapore tra il presidente statunitense Donald Trump ed il leader nordcoreano Kim Jong-un.
13 ottobre 2025: il summit per la pace di Sharm El-Sheikh (Getty Images)
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Quelle che fondano imprese e reinventano modelli economici, che fanno ricerca, innovano nelle professioni, guidano comunità e progetti sociali. Quelle che mettono la competenza al servizio dell’impegno civile, che difendono i loro diritti, che si fanno portavoce di una nuova idea di leadership: inclusiva, empatica, concreta. Non a caso in questo numero è stato dato largo spazio al premio Donna d’autore, promosso dall’A.i.d.e. (Associazione indipendente donne europee) e in modo particolare alla sua entusiasta presidente Anna Silvia Angelini, perché le premiate rappresentano in maniera evidente i modelli di Valore Donna, dove ogni pagina è una finestra aperta su storie di talento, coraggio e visione. Non ho voluto costruire solo un racconto di unicità, ma anche restituire la normalità della grandezza femminile: donne che riescono, che sbagliano, che ricominciano, che costruiscono futuro. La loro forza non è un’eccezione, ma una presenza quotidiana che Valore Donna vuole portare alla luce, con impegno, rispetto e franchezza. Questo progetto editoriale inoltre ha nel suo dna un’idea di qualità come responsabilità: nella scrittura, nelle immagini, nella scelta dei temi. Ogni contributo è frutto di una ricerca attenta, di un linguaggio curato e di una sensibilità che si sforza di vedere il mondo con occhi diversi. Dando spazio a voci nuove, a imprenditrici, giornaliste, intellettuali, professioniste, donne della politica, giovani, donne che operano nel terzo settore, donne che collaborano, si sostengono e che raccontano la realtà contemporanea senza filtri, con l’autenticità di chi la vive pienamente. Perché solo rinnovando lo sguardo si può cambiare la prospettiva. Valore Donna vuole essere una rivista che lascia un’impronta nel panorama editoriale del Paese, un luogo d’incontro tra generazioni, esperienze e linguaggi. Non un manifesto ideologico, ma un laboratorio vivo, dove la libertà di pensiero e la sensibilità estetica si intrecciano. Nel racconto di queste pagine c’è l’orgoglio delle donne che sognano e nello stesso tempo si impegnano non per rivendicare uno spazio, ma per abitarlo con la pienezza di chi sa di meritarlo. Perché il futuro si scrive soprattutto con le loro voci.
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