2020-07-06
Ecco tutti i danni del furto di gravidanza
Non c'è solo la questione etica, ma anche quella medica: le donne che vendono la maternità rischiano enormi problemi di salute, diventano fantasmi senza faccia e senza nome. Anche i loro figli soffrono, ma sono ridotti al silenzio. E così il dolore resta invisibile.Ci sono donne invisibili, madri che non esistono. Sono la donna che ha dato l'ovulo, quella che ha messo l'utero: loro sono fantasmi senza faccia e senza nome, invisibili, appunto. Quello che è reale e tangibile è l'ovulo, ma una donna ridotta a una cellula, oppure all'utero, una creatura umana ridotta a un organo, diventa invisibile. Le loro malattie, però, sono reali.Eggsploitation è il titolo del documentario sui danni, spesso irreversibili, a volte gravissimi e mortali che subisce il corpo di chi vende gli ovuli, che oltre a una serie di guai minori: può sviluppare la micidiale sindrome da iperstimolazione ovarica (Ohss l'acronimo del nome inglese), causata da un aumento della permeabilità capillare, con conseguente perdita di liquido con emoconcentrazione dentro i vasi e presenza di liquido dove non dovrebbe essercene: peritoneo, pleura, eccetera. Nei casi gravi abbiamo ascite e idrotorace massivo, insufficienza renale, fenomeni tromboembolici. Il sangue troppo concentrato può formare dei trombi: ictus, infarto, trombosi periferiche con necrosi, coagulazione intravasale disseminata potenzialmente mortale. Non è detto che si instauri la sindrome da iperstimolazione, spesso è possibile cavarsela solo con un bel po' di ritenzione idrica, di squilibrio ormonale, di cellulite. La vendita di ovuli favorisce la sterilità. Frequente l'edema dell'ovaio e la sua torsione, con conseguente peritonite e perdita dell'ovaio. A questo si aggiungono le possibili complicanze dell'intervento chirurgico necessario a prelevare gli ovuli che sono dentro la cavità addominale, intervento particolarmente gravato da sanguinamento interno, per la fragilità dei vasi causata dall'iperstimolazione.Innestare la gravidanza non è indolore: per innestare l'embrione, che è sopravvissuto a una selezione di embrioni, si causano un altissimo numero di aborti precoci, un discreto numero di aborti tardivi, parti prematuri. Questa pratica non è meno ripugnante se la committente è una donna: c'è qualcosa di ignobile in una donna che ruba a un'altra donna il bambino che ha portato: le vene varicose vengono sulle gambe dell'altra, quella che ha sofferto nel parto. Sul cosiddetto matrimonio egualitario, se conoscete l'inglese (il libro non è ancora stato tradotto in italiano) vale la pena di leggere Jephthah's daughters: innocent casualties in the war for family «equality» (Le figlie di Iefte - Vittime innocenti nella guerra per la famiglia egualitaria), curato da Robert Oscar Lopez e Rivka Edelman, che racconta cosa vuol dire essere figli di un genitore che ha negato l'altro e lo ha reso invisibile. Molti di questi figli non negano di avere avuto genitori amorevoli, i loro genitori «same sex» lo sono stati, ma affermano che non è stato sufficiente a creare equilibrio. Raccontano del loro dolore invisibile, che non potevano raccontare per non destabilizzare i loro già fragili genitori, e per non attirarsi feroci accuse di malvagità e ingratitudine. Per favore, rendete questo libro obbligatorio nelle scuole, parlatene tutte le volte che potete e che lo zuzzurellone di turno squittisce il suo ignobile e ridicolo: «L'importante è l'amore». No, l'importante è che il bambino abbia sua madre e suo padre. Ogni uomo o donna che sottrae a suo figlio sua madre o suo padre, la sua vera madre e il suo vero padre, che infligge una ferita alla sua identità e lo fa nascere dopo aver compiuto una specie di slalom tra selezioni di embrioni e aborti: l'amore non è questo. Questo è banale desiderio di possesso e chiunque dovrebbe avere l'intelligenza per riconoscerlo e se non lo riconosce è perché è accecato dell'ideologia, o dal terrore di non essere inclusivo, di essere considerato discriminatorio. Oppure teme di subire pene dai quattro ai sei anni di prigione che verranno istituite dal ddl Zan contro l'omotransfobia. Andremo in prigione. Ci sono stati anche san Paolo e san Pietro, più modestamente Silvio Pellico, Aleksandr Solgenitsin e zio Tonino (avvocato Antonio Indaco, imprigionato sotto il fascismo), ci porteremo da leggere il Conte di Montecristo e andremo in prigione anche noi.Di gravidanza e di parto si può morire e si muore. Il corpo della madre ne porta i segni per sempre anche quando tutto è andato bene. L'abbraccio, l'odore della pelle, provoca sia nella madre che nel bambino una sensazione di piacere mediata dalle endorfine. Questa scarica di endorfine è enorme nel neonato e ulteriormente aumentata da quelle contenute nel latte materno. Nelle braccia di sua madre il neonato trova consolazione. Tra tutti quelli che hanno detto idiozie sulla gravidanza the winner is Ricky Martin, che ha paragonato il ventre gravido di Maria a una gravidanza per altri. Un punto in comune onestamente c'è: una gravidanza che nasce senza sessualità. La regola della vita, cioè la regola di Dio è che la gravidanza nasca dalla sessualità, da un incontro di due corpi diversi che si amano e si compenetrano, dall'incontro di due menti diverse ognuna delle quali vuole un figlio che sia di entrambi, dalla pelle dell'uno contro la pelle dell'altra, dal piacere che nasce da quell'incredibile picco di endorfine e ossitocina che è l'orgasmo. Dio ha fatto la regole e Dio, e solo Dio, può violarle. Solo Dio può violare le sue regole, un qualsiasi omuncolo che violi le regole della vita è un omuncolo che si crede Dio, ma Dio le sue regole le ha violate nella gioia, non nel dolore e nella malattia come l'omuncolo che si crede Dio, Gesù viene concepito nel ventre della Vergine Maria, non in provetta, non con la sindrome da iperstimolazione ovarica (secondo alcune ipotesi moltiplica anche il rischio di cancro a distanza, ma non ci sono dati perché queste donne non sono seguite), non con la sberla di ormoni che deve prendersi la donna per farsi innestare una gravidanza non sua, una sberla di ormoni che stordisce. La gravidanza di Maria comincia nella gioia infinita di un angelo magnifico, Gabriele, che si inginocchia davanti a lei per dirle che Dio l'ha prescelta. La gravidanza di Cristo comincia nella gioia, termina in una gioia altrettanto infinita e con un parto che sappiamo essere stato indolore, perché la Vergine è senza peccato originale, e il dolore del parto è legato al peccato originale. E, soprattutto, Gesù concepito nella gioia, partorito nella gioia è immerso nella gioia delle braccia di sua madre. Dio non commette il crimine di strappare un bimbo al corpo che lo ha portato nel suo ventre e che lo nutrirà col suo seno, con quel latte «magico» che cura le malattie e il dolore, Dio non strappa al corpo della madre il bambino, perché il suo corpo dolente sgoccioli quel latte ormai inutile che il suo bambino non può avere, perché la sua mente dolente si renda conto di essere solo un contenitore, solo un forno, non una persona. Queste cose le fa l'omuncolo.Ritagliate e conservate questo articolo. Dopo il ddl Zan costerà sei anni di galera. Sei anni spesi bene. Tra l'altro: se la minoranza in questione fosse veramente una minoranza perseguitata, non oserebbe profanare la religione. Questa minoranza è una minoranza iperprotetta che può anche profanare la religione, perché in realtà hanno più diritti degli altri, incluso quello di offendere la cosa più sacra. Il mondo appartiene a loro. A noi restano le celle. Ma ci sono un mucchio di cose interessanti che si possono fare in una cella: convertire, spiegare, curare, consolare, insegnare, imparare a memoria i Vangeli o la Divina commedia. Prepariamoci la sacca con due ricambi e lo spazzolino da denti e portiamoci anche il Conte di Montecristo: non si sa mai.
Andrea Sempio e Luciano Garofano (Ansa)
(Totaleu)
«Indichiamo alla Ue la rotta da seguire». Lo ha dichiarato alla stampa il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso dalla Commissione Europea di Bruxelles, in occasione dell'incontro con alcuni commissari Ue.