2022-08-26
Ecco le chat segrete del Ruberti-gate: «Zuffa per il derby partita dal caos liste»
Albino Ruberti (Getty Images)
Il racconto alla «Verità» di uno dei commensali della cena: Zaniolo è stata la miccia, ma sullo sfondo la faida tra dem.Sembra che sia davvero stato un rigore negato nel derby capitolino del 2021 a Nicolò Zaniolo, giovane campione della Roma, a mandare in frantumi il Pd del Lazio, nel quale però le crepe erano già evidenti.Ce lo ha raccontato uno dei commensali presenti alla cena ciociara dell’1 giugno scorso consumata nel ristorante La Taverna, a cui è seguita la furiosa lite ripresa in un video che è costato il posto di capo di gabinetto del Comune di Roma ad Albino Ruberti.E che il calcio sia stato la miccia che ha acceso gli animi è confermato anche dai messaggi che si sono scambiati i protagonisti il giorno dopo il fattaccio. La discussione calcistica, però, avrebbe solo fatto da detonatore a screzi politici risalenti ad alcuni giorni prima. Infatti il 18 maggio scorso, Mauro Buschini, ex presidente del Consiglio regionale, ha organizzato un evento in una villa di Patrica. La prima uscita dopo mesi di letargo causati, essendo il politico stato travolto dalla cosiddetta Concorsopoli partita dal Comune laziale di Allumiere, per la quale è stato costretto a lasciare l’incarico.«Citato sui manifesti e inserito tra gli invitati dell’evento c’era Daniele Leodori (vice presidente della Regione Lazio e assessore al bilancio)», ci racconta il nostro interlocutore. «È bastato questo per far scoppiare il pandemonio».A onor del vero sulle locandine erano presenti anche i nomi di Francesco De Angelis (presidente del Consorzio Unico del Lazio ed ex europarlamentare Pd) e Sara Battisti (consigliera regionale dem e compagna di Ruberti). Ma il problema era il nome di Leodori. Proprio in quei giorni teneva banco il tema delle primarie interne al Partito democratico. Ruberti stava tessendo la tela per impedire lo scontro fratricida tra Leodori ed Enrico Gasbarra, il candidato suggerito da Goffredo Bettini (il vero re del Pd romano), su cui l’ex capo di gabinetto stava cercando di far convergere le varie correnti.Tra Buschini e Ruberti non corre buon sangue. Il primo fu costretto alle dimissioni da presidente del Consiglio regionale, anche su consiglio dell’ex capo di gabinetto di Gualtieri, dopo essere stato travolto dalla scandalo Concorsopoli. «Faremo i conti alle regionali. Non porterò un voto a Sara» avrebbe ripetuto in giro Buschini. A fine evento i primi segnali di guerra.Una serie di messaggi Whatsapp di Ruberti, risalenti proprio alla sera del 18 maggio, confermano la versione che ci ha fornito il nostro interlocutore: «Quello che è successo stasera non va bene come non va bene presenza Leodori. Così si gioca sporco. Sara non lo merita» ha scritto Ruberti a De Angelis. Aggiungendo poi: «lo non sarò neutrale. Parlate solo con Sara da oggi io non esisto più».De Angelis cerca di calmarlo, ma Ruberti appare irremovibile: «No no basta di Frosinone non mi occupo più. Vedetevela come credete con Sara. lo non mi occupo più di questioni politiche ne regionali ne nazionali. Da oggi faccio solo cose per Sara e che mi dice Sara. Andate a chiedere a Zingaretti, Leodori, Buschini. Io mi occupo di Roma e di quello che mi pare. Con me non si può giocare per me esiste solo essere diretti».Una rabbia che cova dentro a Ruberti, alimentata da chiacchiere e pettegolezzi, fino alla sera della cena quando il braccio destro di Gualtieri arriva nel ristorante e trova un tavolo decisamente troppo allegro per i suoi gusti.La tensione era già palpabile sin dall’inizio ed è bastato parlare del derby tra Roma e Lazio del 26 settembre del 2021 e del fallo da rigore su Zaniolo non fischiato dall’arbitro Marco Guida per scatenare il putiferio.«Ma come fai ad aver visto il fallo da rigore che sei sempre ubriaco» avrebbe esclamato Ruberti nei confronti di Adriano Lampazzi (sindaco di Giuliano di Roma). Quest’ultimo, forse un po’ allegro, ha iniziato ad inveire contro l’allora capo di gabinetto che, noto per i suoi scatti d’ira, ha replicato fino quasi ad arrivare alle mani. La lite è poi proseguita fuori tra insulti e spintoni fino a quando a far da paciere è arrivato Vladimiro De Angelis (broker assicurativo Unipol e fratello di Francesco).«Vi rovino», «Ve la faccio pagare cara» da una parte e «Ma chi ti credi di essere... io me te compro» dall’altra. Quindi è scoppiata la bagarre immortalata nel video.A fatica i litiganti vengono separati. E, probabilmente scattano le prime riflessioni su quella rissa avvenuta in pubblico, così eclatante da aver portato qualche abitante della zona a chiamare i carabinieri. Sono le 00:24 del 2 giugno, la lite è finita da poco e Ruberti scrive in sequenza due messaggi ad Adriano Lampazzi. Il primo: «Io parlavo di calcio. Non ti permettere più di parlare con me». E ancora: «In una discussione di calcio hai fatto questo, facendo sentire male Sara (Battisti, compagna di Ruberti, ndr) io a te ho dato solo amicizia, vergognati».Dopo un sonno ristoratore, però, l’ex capo di gabinetto, ammorbidisce i toni. Alle 13:21 scrive ancora a Lampazzi: «Ti chiedo scusa se ho toccato una tua sensibilità ma era una battuta sul Derby e su un rigore. Dopodiché la tua reazione è stata incomprensibile e offensiva. lo per te ho sempre avuto solo pensieri positivi e ti ho considerato un amico a cui ho aperto tutte le porte compreso la mia famiglia. Sono incredulo e non meritavo quella reazione». Lampazzi risponde: «Caro Albino, io ho esagerato nella mia reazione ma mi sono sentito offeso essere preso da ubriacone. Detto questo anche per me valgono le stesse cose, ho osannato il tuo nome ovunque e anche io ti ritengo un amico. Abbiamo sbagliato entrambi e dobbiamo immediatamente recuperare perché soprattutto Sara non merita questo. Scusami».Sempre il 2 giugno, dopo una lunga notte trascorsa a smaltire l’arrabbiatura e non solo, Ruberti ha un chiarimento anche con De Angelis. Il primo manda questo messaggio: «Ti chiedo scusa, ho sbagliato a non andarmene. È evidente che ci sono problemi più profondi nei quali non voglio entrare, perché per me conta prima di tutto Sara. Non posso vederla star male per colpa mia».De Angelis si concede, per risposta, un lungo sfogo: «Sono sconvolto non riesco a capire perché tutto questo. Non ho dormito tutta la notte. Mi sembra tutto così assurdo anche perché non ne vedo i motivi e nemmeno ne capisco le ragioni». L’ex europarlamentare, da buon profeta, è preoccupato anche dai possibili danni d’immagine: «Abbiamo offerto uno spettacolo indegno e indecoroso alla città. Ma la cosa che più mi rattrista è vedere andare in frantumi senza alcuna ragione rapporti di amicizia così belli e così veri. Quello che è successo tra te e Adriano è davvero assurdo e incomprensibile. Non mi sembra vero e ancora oggi non riesco a crederci. Stai vicino a Sara che non merita di vivere questi momenti così brutti. Ieri mi fatto molto male vederla insieme a Federica piangere e soffrire per tutto quello che stava succedendo». Infine De Angelis suggerisce di concedersi una pausa di riflessione: «Prendiamoci qualche giorno e poi parliamone per capire insieme per quale ragione cova tutta questa ingiustificata e immotivata rabbia e cerchiamo ognuno per la sua parte di riportare serenità e sorriso a tutto il gruppo. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo ieri sera. Sono addolorato. Un abbraccio e vediamoci presto per ricostruire il clima e l’amicizia che ha sempre accompagnato in questi anni i nostri rapporti. Un abbraccio. lo vi voglio bene e oggi sto male per quello che è successo».Anche la Battisti il 2 giugno scrive a De Angelis, certificando di fatto quanto è ormai abbastanza chiaro a tutti e cioè che il Pd laziale è una santabarbara pronta a esplodere per contrasti mai appianati tra questa e quella correntina: «Questa tensione si è generata intorno ad un conflitto tra me e Mauro. lo non ho l’ansia di rimanere a fare questo mestiere posso reinventarmi daccapo. A questo punto rifletto un po’ su cosa fare ma non escluderei che possa fare un passo indietro così tutti tornano a vivere serenamente. Soprattutto chi ha degli obiettivi da raggiungere e vede me come un ostacolo». De Angelis replica: «Il problema non è il conflitto e nemmeno la tensione. Il problema è che la situazione è degenerata a un livello talmente basso che si arriva senza motivi e senza ragione a fare quello che successo l’altra sera. lo oggi davanti al proprietario del locale mi sono vergognato e ho chiesto scusa per tutti. E quando succede questo il problema non è più il conflitto tra te e Mauro. C’è qualcosa di molto più profondo che non va e che riguarda le singole persone e i loro comportamenti». Insomma per appianare le faide dentro al Pd, secondo De Angelis, servirebbe non tanto l’intervento di Enrico Letta e dei vertici del partito, ma quello di un buono psichiatra.Intanto ieri, la Asl di Frosinone ha consegnato all’assessore alla Sanità della Regione Lazio la relazione sulle polizze assicurative sottoscritte con l’agenzia Unipol di Vladimiro De Angelis, anche lui presente alla cena. Polizze che alcune indiscrezioni indicavano come il motivo della lite e che per questo sono stata acquisite, insieme alla documentazione sulle gare, dalla Procura del capoluogo ciociaro. In una nota la Direzione salute dell’ente regionale ha dichiarato che dalle verifiche «non emergono incongruenze sotto il profilo amministrativo e le procedure hanno garantito risparmi di gestione e la non interruzione dei servizi. Il periodo di proroga, comunque sottoposto alla spending, è stato giustificato dalla Asl con l[emergenza covid e ha riguardato anche altre attività». Insomma il casus belli sarebbe stata davvero la disfida per i propri orticelli politici tra capibastone un po’ alticci.