2018-07-01
Ecco le barricate contro il taglio dei vitalizi
Il presidente dell'assemblea siciliana Gianfranco Miccichè si oppone all'estensione della misura pure alla Regione: «Legge vendicativa» Il Pd va all'assalto dei grillini: «Vogliono presentare una delibera fragile per farsela bocciare e poi gridare allo scandalo» Guarda qui il video editoriale di Mario Giordano All'interno la terza parte della lista degli oltre 1.000 privilegiati a cui sarà decurtata la pensione. Il fuoco incrociato sulla sforbiciata ai vitalizi degli ex parlamentari si sta rapidamente trasformando in un incendio, che divampa fin dentro l'Assemblea regionale siciliana. Sono di ieri le dichiarazioni al vetriolo del presidente Gianfranco Miccichè dopo che ha saputo dell'intenzione del suo vice, Giancarlo Cancelleri dei 5 stelle, di portare il taglio «Fico» anche dentro Palazzo dei Normanni. «Questa non è una proposta, è una vendetta contro chi ha fatto politica - riporta Repubblica - e io non accetto vendette e demagogia dentro l'Assemblea», ha tuonato il presidente del parlamento regionale. La reazione di Cancelleri non si è fatta attendere ed è arrivata tramite un video direttamente dalla sua pagina Facebook: «Io ed Elena (la sua compagna ndr) ne abbiamo parlato. Dove si mangia in due si mangia anche in tre, Gianfranco, ti aspettiamo», ha detto invitandolo ironicamente a pranzo e salutandolo così: «Basta che mi aiuti a tagliare i vitalizi». E mentre ieri il ministro Luigi Di Maio dal Festival del lavoro di Milano proclamava: «Tagli la prossima settimana, poi passerò alle pensioni d'oro», frase che si aggiunge a quella del giorno prima: «Noi i vitalizi ve li togliamo, mettetevi l'anima in pace», qualcuno da Montecitorio punta il dito e parla di «cattiveria e accanimento dei 5 stelle verso gli ex parlamentari, che in alcuni casi hanno 95 anni e prendono solo 2.000 euro al mese dovendoci pagare la badante o la casa di riposo». Dalla Lega prosegue il levarsi di qualche perplessità: «Non ci può essere alcun provvedimento finché non verremo messi nelle condizioni di capire dettagliatamente la portata della delibera», ha spiegato alla Verità il deputato leghista Marzio Liuni, alla segreteria dell'ufficio di presidenza della Camera. «Fin dal principio noi della Lega abbiamo chiesto a Di Maio, al ministro Riccardo Fraccaro e a Mirella Liuzzi, che è anche lei in ufficio di presidenza, di fornirci documenti aggiornati perché le tabelle che ci sono state sottoposte sono vecchie, inadatte e non permettono di procedere alla delibera», ha aggiunto manifestando preoccupazione. «L'onorevole Liuzzi ci ha fatto sapere che il parere legale che abbiamo chiesto d'urgenza sul provvedimento, è arrivato, ma è stato poi inviato all'avvocatura di Stato per un controllo ulteriore. Dice che sarà pronto martedì». Nel frattempo non c'è che da sperare, e sulle liste di nomi con vitalizi ricalcolati che sono trapelate: «In ufficio di presidenza non ne abbiamo visto neppure l'ombra, lì sono arrivate, come ho detto, solo le tabelle con i coefficienti». A questo punto si deve attendere la convocazione del presidente Roberto Fico che «in teoria dovrebbe essere per il 5 luglio, ma nel frattempo domani (2 luglio ndr) manderò un'altra lettera al Presidente per avere a stretto giro di posta tutti i documenti necessari per studiare un provvedimento serio». In queste ore del taglio ai vitalizi si sta occupando anche la collega di Liuni, Anna Rita Tateo, sempre facente parte della segreteria dell'ufficio del presidente Fico, che da avvocato civilista si sta interessando degli aspetti più strettamente legali del provvedimento. L'abbiamo raggiunta al telefono mentre era in viaggio verso Pontida con i suoi colleghi di partito: «Sto studiando giorno e notte perché è una fattispecie del tutto nuova e nonostante io sia favorevolissima alla delibera, so che può essere realizzata solo con una scrupolosa valutazione di tutti gli aspetti legali e costituzionali». Silvana Comaroli, la terza componente della segreteria dell'Ufficio di presidenza in quota Lega, si è detta favorevole alla delibera: «Voterò sì per una proposta di buon senso, anche perché gli ex parlamentari coinvolti avranno pur sempre la loro pensione, quindi il vitalizio è qualcosa in più che può essere tranquillamente ridimensionato». E sul rischio di una class action dei vecchi inquilini di Montecitorio: «Il rischio c'è, ho ricevuto minacce via mail». Per fare il punto sulla situazione, infine, abbiamo raccolto anche il pensiero di Ettore Rosato (Pd), vicepresidente dell'ufficio di presidenza della Camera: «Noi siamo favorevoli al ricalcolo dei vitalizi, ma siamo anche concordi nel farlo attraverso una legge». Sottolineando che «i 5 stelle sembrano voler porre in essere una delibera fragile per poi farsela bocciare in qualche altra sede e gridare allo scandalo». Il Partito democratico, dunque voterà a favore, «ma faremo di sicuro degli emendamenti per modificare la delibera in vari punti». Vitalizi (parte terza) from La Verità