2025-06-16
Duello all’ultimo razzo tra Israele e Iran. Pasdaran decapitati
Gerusalemme conferma l’uccisione dei capi dei servizi nemici. Teheran scatena una pioggia di missili: colpite Tel Aviv e Haifa.È guerra totale tra Iran e Israele dopo che tre ondate consecutive di missili e droni, lanciati sabato notte, hanno segnato un nuovo attacco di Teheran. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui gli ayatollah hanno lanciato circa 70 missili balistici e numerosi droni, provocando la morte almeno 14 persone e il ferimento di circa 200. Le vittime civili si sono registrate a Tamra e a Bat Yam. Nonostante la gravità dell’attacco, le Idf precisano che l’azione iraniana resta al di sotto dello «scenario di riferimento» ipotizzato per un conflitto diretto con l’Iran, che prevedeva un bilancio ben più pesante. Immediata la reazione dello Stato ebraico, con l’Aeronautica militare israeliana (Iaf) che ha colpito l’aeroporto internazionale Shahid Hashemi Nejad, situato a Mashhad, Nordest del Paese. Si tratta del quarto aeroporto iraniano attaccato da Israele dall’inizio della campagna militare. In parallelo, decine di caccia hanno preso di mira sistemi di difesa aerea ed edifici delle Guardie della rivoluzione islamica nella Capitale. Gli attacchi sono stati lanciati poco dopo una dichiarazione del ministro della Difesa, Israel Katz, pubblicata sui social, in cui affermava: «Teheran subirà la stessa sorte di Beirut». Le Idf hanno reso noto che nel corso della notte i jet israeliani hanno sorvolato la Capitale colpendo obiettivi strategici legati al programma nucleare iraniano, sotto il coordinamento della direzione dell’intelligence militare. La dichiarazione ha accompagnato una serie di intensi bombardamenti dell’Iaf in territorio iraniano, con particolare concentrazione su Teheran, dove gli israeliani operano liberamente anche in pieno giorno. Così l’aviazione israeliana ha colpito un velivolo iraniano per il rifornimento in volo presso l’aeroporto di Mashhad a circa 2.300 chilometri dal territorio israeliano. Si tratta, finora, dell’azione a più lungo raggio. Le Idf hanno precisato che l’obiettivo della Iaf è quello di ottenere il totale controllo dello spazio aereo iraniano, garantendo la supremazia nei cieli in vista di ulteriori operazioni che dureranno settimane. Secondo le Idf, domenica sono stati distrutti oltre 80 obiettivi, inclusi il quartier generale del ministero della Difesa iraniano, la sede del progetto nucleare Spnd e altri siti dove il regime avrebbe nascosto parte dell’archivio nucleare. Importante (se sarà confermata) l’operazione del Mossad. che secondo l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, ha ha fatto esplodere delle autobombe nella Capitale Teheran, dove sono anche saltate le fogne. Secondo quanto riportato, alcune delle esplosioni si sono verificate in aree popolate e due fonti hanno riferito alla Reuters che tra i 14 scienziati nucleari iraniani eliminati negli attacchi israeliani del fine settimana, alcuni sono rimasti uccisi negli attentati con le autobombe. Secondo quanto riportato dall’Iran, il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani avvenuti da venerdì scorso è salito a 200 morti e 650 feriti. Nel pomeriggio una serie di violente detonazioni sono state avvertite nel settore nordoccidentale di Teheran, in seguito a una nuova ondata di bombardamenti condotti da Israele. Il portale iraniano Khabar online ha riferito che tra gli obiettivi colpiti figura il Niroo research institute, un esteso complesso di ricerca affiliato al ministero dell’Energia, localizzato nella periferia nordoccidentale della metropoli. La struttura, dotata di numerosi laboratori e unità operative, è impegnata nello sviluppo di tecnologie avanzate per il settore energetico nazionale. Quasi in simultanea, i raid condotti da Israele hanno colpito la sede del ministero iraniano dell’intelligence nella Capitale. L’azione ha gravemente compromesso le strutture operative dei servizi segreti di Teheran e mentre scriviamo, si apprende che il massiccio bombardamento israeliano in corso da ore su Teheran avrebbe colpito anche figure di vertice delle Guardie rivoluzionarie, oltre a decine di edifici legati ad ambiti istituzionali, militari e scientifici. In tal senso, nel corso di un’intervista a Fox News, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele ha «eliminato» il capo dell’intelligence delle Guardie rivoluzionarie e il suo vice durante un’operazione condotta a Teheran. La notizia è stata riportata dal sito Ynet. Secondo quanto anticipato da Iran International, i due alti ufficiali sono Mohammad Kazemi e Hassan Mohaqeq, che si troverebbero «sotto le macerie». Infine, mentre andiamo in stampa, l’Aeronautica militare israeliana ha avviato una nuova ondata di attacchi contro obiettivi missilistici terra-terra nell’Iran occidentale. Mentre Teheran ha scatenato una pioggia di missili su tutto il territorio di Israele, che ha costretto la popolazione a usare i rifugi: forti esplosioni nel centro di Tel Aviv (gravemente danneggiato anche l’aeroporto) e nel Nord del Paese. Incendi e feriti ad Haifa, tra le città più colpite.
Il cpr di Shengjin in Albania (Getty Images)