2024-07-25
Mattarella augura buona estate rifilando due sberle a Lega e La Russa
Il presidente al Ventaglio fa il capo dell’opposizione. Bordate sul caso Casapound e sulla legge anti «sindaca» (già ritirata).«Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica». Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, lancia un monito durissimo in occasione della tradizionale cerimonia di consegna del Ventaglio da parte della Associazione stampa parlamentare. Mattarella fa esplicito riferimento all’aggressione subita a Torino sabato scorso dal giornalista de La Stampa Andrea Joly. Il cronista, ricordiamolo, stava documentando con il suo smartphone una iniziativa di Casapound, quando è stato picchiato con calci e pugni. «Va sempre rammentato», argomenta Mattarella, «che i giornalisti si trovano ad esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’articolo 21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo. Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo, come anche a Torino nei giorni scorsi: documentazione di ciò che avviene, senza obbligo di sconti». Parole che in qualche modo sembrano una risposta a quanto affermato dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Sulla vicenda di questi giorni, ho una posizione di assoluta e totale condanna», ha detto La Russa. Che poi ha aggiunto: «Ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti. La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista. Non sto giustificando niente», ha precisato La Russa, «non credo però che il giornalista passasse lì per caso, trovo più giusto se l’avesse detto. Ma questo non può giustificare minimamente l’azione violenta».Le indagini della Digos hanno portato all’identificazione di quattro militanti di estrema destra, indagati per violenza privata aggravata dai futili motivi e lesioni aggravate. Mattarella nel suo discorso dedica ampio spazio al ruolo dell’informazione: «Alla libertà di opinione», sottolinea il Presidente della Repubblica, «si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e di realtà. Informazione, cioè, anche come anticorpo contro le adulterazioni della realtà. Operare contro le adulterazioni della realtà costituisce una responsabilità, e un dovere, affidati anzitutto ai giornalisti. La legge Gonella che ha istituito l’Ordine dei giornalisti ne dà una rappresentazione pregevole: “È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”». Mattarella dedica un ampio passaggio del suo discorso alla politica estera: «Spinge a grande tristezza vedere che il mondo getta in armamenti immani risorse finanziarie, che andrebbero, ben più opportunamente, destinate a fini di valore sociale. Ma chi ne ha la responsabilità? Chi difende la propria libertà e chi l’aiuta a difenderla o chi aggredisce la libertà altrui? Alla Nato la Federazione Russa ha regalato un rilancio imprevedibile di ruolo e di protagonismo». «Chi non ricorda», aggiunge ancora Mattarella, «le parole di più di uno, tra capi di stato e di governo della Nato che, appena tre anni fa, la definivano in stato di accantonamento, per usare un termine davvero riduttivo rispetto alle espressioni adoperate?». Il Presidente della Repubblica parla anche della violenza che irrompe nel dibattito politico: «C’è un altro aspetto inquietante», ricorda Mattarella, «il diffondersi di una sub cultura che si ispira all’odio. Una violenza che, come lei ha detto, da verbale diventa frequentemente fisica». Il Capo dello Stato cita «il tentativo di grave attentato a Donald Trump, oltre a quelli subiti dallo slovacco Robert Fico, dall’ex sindaca di Berlino Franziska Giffey, dal marito di Nancy Pelosi. È fondamentale e doveroso ribadire la condanna ferma e intransigente nei confronti di questa drammatica deriva di violenza contro esponenti politici di schieramenti avversi trasformati in nemici». Parlando della sindaca di Berlino, Mattarella si lascia sfuggire una battuta: «Spero si possa ancora dire». Un riferimento esplicito alla proposta di legge del senatore leghista Manfredi Potenti, che prevedeva multe tra i 1.000 e i 5.000 euro per chi, negli atti pubblici, scrive «sindaca» o «avvocata», utilizzando il genere femminile. Una proposta bizzarra, dalla quale la stessa Lega, a partire dai vertici, ha preso immediatamente le distanze, e che infatti è stata poi ritirata. Infine, un riferimento alla situazione delle carceri: «Vi è un tema», sottolinea Mattarella, «che sempre più richiede vera attenzione: quello della situazione nelle carceri. Basta ricordare le decine di suicidi, in poco più dei sei mesi, quest’anno. Condizioni angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza. Indecorose per un paese civile, qual è, e deve essere, l’Italia. Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.