2024-01-11
Diecimila preti contro. «Fiducia Supplicans»
Da Spagna e Sudamerica è partito l’appello online al Santo Padre affinché «annulli» la Dichiarazione. «Minacce ad alcuni dei firmatari». Intanto, i media internazionali notano che il documento di Tucho non scontenta solo i conservatori, ma pure i gay.«Santo Padre, per il bene della Chiesa, annulli Fiducia Supplicans». È questa la petizione che, attraverso la piattaforma Change.org, un gruppo di sacerdoti spagnoli ha lanciato lo scorso 31 dicembre per raccogliere firme a supporto dell’iniziativa. In poco più di dieci giorni sono a quota 10.608 sottoscrittori. Da Cadice e Ceuta in Spagna, al distretto di Lurín in Perù, i promotori dell’appello stanno ricevendo condivisioni in tutto il Paese iberico, oltre che in diversi Stati del Centro e Sud America. Dichiarano che «benedire coppie in situazione irregolare o in convivenza omosessuale, anche in modo extraliturgico, contraddice il disegno di Dio» e quindi «in coscienza non possiamo accettare il riconoscimento di questo tipo di benedizioni». InfoVaticana fa sapere che «i media ecclesiastici progressisti hanno cercato di intimidire diversi sacerdoti che figurano tra i firmatari, con scarso successo». Due giorni dopo il lancio dell’appello, il vescovo della prelatura di Moyobamba in Perù, Rafael Escudero López-Brea, ha reso pubblico un messaggio pastorale per arginare la confusione senza precedenti causata da Fiducia Supplicans. Nella sua lettera a religiosi e fedeli dichiara che «benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso è un grave abuso del Santissimo Nome di Dio, che si invoca su un’unione oggettivamente peccaminosa di fornicazione, adulterio o, peggio ancora, di attività omosessuale». Per questo, esorta: «Dobbiamo seguire la prassi ininterrotta fino ad oggi della Chiesa, che è quella di benedire ogni persona che chiede una benedizione, e non le coppie dello stesso sesso o in una situazione irregolare». Francisco Cerro Chaves, vescovo di Toledo e primate di Spagna, alla vigilia dell’Epifania ha inviato invece un comunicato ai suoi sacerdoti esortandoli a comprendere e ad accettare Fiducia Supplicans in favore della comunione con il romano Pontefice. Eppure è noto che gran parte del clero di Toledo «respinge nella loro interezza le nuove indicazioni del Vaticano», riporta sempre InfoVaticana. Sacerdoti che hanno seguito il cardinale Marcelo González Martín, che nell’omelia del suo insediamento a Toledo disse: «Il popolo cristiano ha diritto a una Chiesa che gli offra la pace, non il turbamento di continue controversie […] Il popolo ha il diritto di trovare nei suoi Pastori una guida sicura».Dall’Africa è arrivato il rifiuto più netto ed esteso al documento di Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la dottrina della fede e firmato dal Pontefice. Monsignor Fridolin Ambongo, arcivescovo di Kinshasa (Congo) e presidente dell’organismo che riunisce i vescovi africani, ha chiesto ai confratelli una «dichiarazione pastorale che serva come linea direttiva generale per tutte le Chiese locali del Continente». Già si sono espressi negativamente i vescovi di Nigeria, Camerun, Benin, Malawi, Togo, Costa d’Avorio, Zambia, Gana, Kenya, dichiarando che non applicheranno il documento del Vaticano. Monsignor Paul Kariuki Njiru, responsabile della nuova diocesi di Wote (Kenya) e nominato da papa Francesco, ha proibito ai sui sacerdoti di benedire le coppie dello stesso sesso e ha detto che Fiducia Supplicans deve essere «respinta nella sua totalità». La Conferenza episcopale ucraina l’ha definito un testo ambiguo: «Ciò che ci è sfuggito nel documento è che il Vangelo chiama i peccatori alla conversione, e senza una chiamata a lasciare la vita peccaminosa delle coppie omosessuali, la benedizione può sembrare un’approvazione». Per i vescovi polacchi, le persone che hanno una relazione omosessuale «non possono ricevere una benedizione», e lo stesso hanno dichiarato i presuli ungheresi, che invitano ad accompagnare «con amore e rispetto tutti i nostri fratelli e sorelle in particolari situazioni di vita», però aiutandoli «a una comprensione più profonda della volontà di Dio per il loro cammino di vita secondo il Vangelo».Il giornale conservatore Abc titolava ieri: «Vendetta in Vaticano con un libro ad alto contenuto sessuale», con chiaro riferimento alla dura guerra in corso contro la teologia di Francesco. Scriveva il quotidiano spagnolo: «La “ricomparsa”del libro («La pasión mística. Espiritualidad y sensualidad», di Víctor Manuel Fernández, ndr) coincide con il culmine della risposta intraecclesiale al documento pubblicato dal cardinale e che consente di benedire le coppie in “situazione irregolare” quali omosessuali o coppie divorziate».Come ha sottolineato La Verità, anche l’Australian broadcasting corporation (Abc) osserva che l’appoggio del Pontefice però «non soddisfa i cattolici gay che sostengono che la percezione di Dio, contrario all’amore tra persone dello stesso sesso, è un prodotto del bigottismo storico piuttosto che della rivelazione divina», e nemmeno i cattolici conservatori che temono «sia solo una copertura per coloro che vorrebbero preparare il terreno per cambiare l’insegnamento della Chiesa».Jorge Gonzalez Guadalix, professore di teologia pastorale e membro del Consiglio presbiterale di Madrid, su Infocatólica ha scritto: «Un vecchio sacerdote, morto qualche anno fa, quando si trovò di fronte a qualche situazione della vita ecclesiale che sentiva superarlo o addirittura scandalizzarlo, mi disse che sarebbe rimasto davanti al Cristo sull’altare maggiore e avrebbe proclamato con fiducia il Credo. Dopodiché tornò la pace. Da qualche giorno lo faccio spesso». Ma «qui ci si sta prendendo gioco di Dio, e sappiamo che Deus non irridetur», ammonisce Aldo Maria Valli.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.