2023-01-15
Decreto Trasparenza in «Gazzetta». Le multe arriveranno a 6.000 euro
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Sospensione dopo la terza violazione dell’obbligo di esporre i prezzi medi alla pompa.Pubblicato ieri, in vigore da oggi: è dunque via libera al decreto sulla trasparenza dei carburanti. Approvato in fretta e furia il 10 gennaio ha poi subito delle correzioni due giorni dopo sulle quali hanno influito anche le proteste dei benzinai. Per questo anche i gestori delle pompe di benzina, dopo un incontro con il governo, hanno posticipato la decisione sullo sciopero indetto per il 25 e 26 gennaio a dopo la lettura delle norme definitive. Il decreto, proposto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale ed è quindi definitivo fino all’arrivo in Parlamento dove eventualmente potrà essere modificato. Si conferma quanto già annunciato nei giorni precedenti. Torna l’accisa mobile: se il prezzo del greggio dovesse aumentare ancora, il maggior gettito Iva incassato dallo Stato verrà dirottato per finanziare le riduzioni del prezzo alla pompa. Nel testo bollinato si legge: «Può essere adottato se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Def».Sarà il sito del ministero delle Imprese e del made in Italy a pubblicare il prezzo medio dei carburanti su base regionale. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato come il governo abbia aperto a un «tavolo di confronto permanente» con gli operatori del settore in vista di un suo riordino, sempre con l’obiettivo del contenimento dei prezzi del carburante.Nel testo si legge: «La frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni saranno definite con decreto dello stesso Mimit da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto». I gestori avranno altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche autostradale. In caso di violazione «si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 6.000. Dopo la terza violazione, può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a 90 giorni». All’accertamento delle violazioni provvederà la Guardia di finanza. Alla loro irrogazione provvede invece il prefetto. Una quota pari al 50% delle sanzioni amministrative applicate sarà versata nelle casse dello stato e riassegnata al Mimit «per essere destinata all’implementazione dell’infrastruttura informatica e telematica per la rilevazione dei prezzi dei carburanti» e «a iniziative in favore dei consumatori volte a favorire la trasparenza dei prezzi» e «a diffondere il consumo consapevole e informato». Il bonus da 200 euro per i buoni benzina verrà detassato per tutto il 2023: non concorrerà alla formazione del reddito del lavoratore. Torna il bonus di 60 euro per pagare l’abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, ma sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20.000 euro (non più 35.000 euro come nella versione precedente della misura).Sparisce l’ipotesi del tetto ai prezzi dei carburanti in autostrada in quanto aveva sollevato dubbi di costituzionalità e di tutela della concorrenza. Il garante dei prezzi verrà affiancato da una «commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi» formato da rappresentanti di imprese e associazioni di categoria, ma anche delle autorità indipendenti competenti per settore, tre esponenti delle associazioni dei consumatori e uno delle Regioni e Province autonome che ne faranno parte a titolo gratuito.
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