2018-09-28
Decreto Genova, Benetton banditi e risarcimenti per i negozianti
La società concessionaria non ricostruirà. Zona franca urbana per aiutare le imprese. Il papello Genova, a 44 giorni dal crollo del ponte Morandi, è al Quirinale, senza omissis e con tanto di visto di conformità, copertura finanziaria e bollinature varie. Nei prossimi giorni, dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà a disposizione del Parlamento che dovrà convertirlo in legge. Il succo dei 47 articoli del Decreto, racchiusi in 40 pagine, è questo: Autostrade per l'Italia, ritenuta «responsabile del mantenimento in assoluta sicurezza e funzionalità» del ponte Morandi crollato, dovrà «far fronte alle spese di ricostruzione». Il capitolo sulle coperture finanziarie, ossia quello più chiacchierato negli ultimi giorni, è alla fine descritto in modo molto dettagliato: le risorse sono state individuate in almeno una trentina di fondi speciali e di leggi vigenti. Si tratta di circa 300 milioni di euro per i prossimi 3 anni, che un commissario straordinario (in carica per 12 mesi, rinnovabili per 2 anni), dovrà gestire con poteri speciali, «in deroga ad ogni disposizione extrapenale». Una sorta di «sceriffo» con potere di vita o di morte su demolizione, rimozione, smaltimento e conferimento in discarica dei materiali di risulta, nonché sulla progettazione, sull'affidamento, sulla ricostruzione dell'infrastruttura e sul ripristino del sistema viario. E per fare tutto ciò avrà a disposizione 19 funzionari e un dirigente. Per le spese della squadra ci sono 4,5 milioni di euro complessivi per il prossimo triennio. E grazie ai superpoteri sarà il commissario ad affidare i lavori, tenendo conto della direttiva europea che disciplina la procedura negoziata senza previa pubblicazione, che prevede anche le «ragioni di estrema urgenza derivanti da eventi imprevedibili». Questo passaggio è stato già bollato come «il grimaldello che il governo vuole usare per evitare la gara ed escludere Autostrade dalla partita ricostruzione, se non come mero finanziatore». Particolare di cui non aveva bisogno perché, poco dopo, nel papello viene precisato che nell'affidamento il commissario dovrà selezionare «uno o più operatori che non abbiano alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in società concessionarie di strade a pedaggio». Ergo: Autostrade è esclusa. Il provvedimento prevede anche che, in caso di omesso versamento da parte di Aspi, il commissario potrà individuare «un soggetto pubblico o privato che anticipi le somme». Nel testo è scritto che «per assicurare il celere avvio delle attività del commissario, in caso di mancato o ritardato versamento da parte del concessionario, a garanzia dell'immediata attivazione del meccanismo di anticipazione, è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2018 al 2029». Entro 30 giorni dalla richiesta del commissario, poi, la società Autostrade dovrà versare sul conto speciale (aperto alla Tesoreria dello Stato) la somma che servirà per demolire e ricostruire. Se non lo farà, i crediti che vanta verso lo Stato saranno congelati e girati a un altro soggetto che si farà carico del versamento. E questa è la quadra sulle coperture finanziarie. Gli altri interventi: si va dall'esenzione del canone Rai nei territori colpiti dal crollo ai 20 milioni di euro per rinnovare il parco delle macchine metropolitane, ai 30 milioni in 3 anni per la logistica emergenziale del Porto. Ci sarà una zona franca urbana - istituita dal commissario - entro la quale le imprese avranno agevolazioni. È prevista anche l'estensione per 12 mesi della cassa integrazione per le imprese che hanno riportato danni nel crollo del ponte. E c'è un indennizzo per le società danneggiate (ma anche commercianti, artigiani e professionisti) che nel periodo compreso fra il 14 agosto e l'entrata in vigore del decreto hanno subito un decremento del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2017 (fino al 100% del decremento, per un massimo di 200.000 euro). Regione Liguria e Comune di Genova potranno anche assumere per gli anni 2018 e 2019 «fino a 250 persone» per protezione civile e polizia locale, previa autorizzazione del commissario. Altri due punti sono degni di nota: entro dieci giorni entrerà in funzione una cabina di regia, al cui vertice ci sarà il presidente del Consiglio, senza maggiori oneri per la finanza pubblica. E infine: il decreto dà alla luce anche l'Agenzia di sicurezza per ferrovie e infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), che avrà sede a Roma e si occuperà del monitoraggio di ponti, viadotti, cavalcavia. I dati finiranno in un archivio informatico che permetterà un monitoraggio costante delle opere a rischio. E scongiurerà, sulla carta, l'ennesimo crollo nella ormai marcia Italia.
Getty Images
Le manifestazioni guidate dalla Generazione Z contro corruzione e nepotismo hanno provocato almeno 23 morti e centinaia di feriti. In fiamme edifici istituzionali, ministri dimissionari e coprifuoco imposto dall’esercito mentre la crisi politica si aggrava.
La Procura di Torino indaga su un presunto sistema di frode fiscale basato su appalti fittizi e somministrazione irregolare di manodopera. Nove persone e dieci società coinvolte, beni sequestrati e amministrazione giudiziaria di una società con 500 dipendenti.