Dazi e Tienanmen: è guerra di nervi Usa-Cina

Dazi e Tienanmen: è guerra di nervi Usa-Cina
Xi Jinping (Ansa)
Il segretario di Stato Rubio invita a non dimenticare le tragiche repressioni, mentre Trump elogia Xi: «Mi è sempre piaciuto». A breve è prevista una telefonata tra i due. Intanto Pechino è vicina a chiudere uno storico affare con la franco-tedesca Airbus.
Merz va a trattare sui dazi. Ma i numeri danno ragione alla linea della Casa Bianca
Friederich Merz e Donald Trump (Getty)
  • Il cancelliere a Washington sviolina Donald Trump: «Solo lui può chiudere la guerra nell’Est». I primi dati sulle tariffe premiano l’amministrazione: deficit commerciale giù del 55%.
  • Pechino insiste: riduciamo la tensione. Il tycoon: «Felice di accogliere studenti cinesi».

Lo speciale contiene due articoli

La Germania si rifà la mega armata. Diktat americano sui soldi alla Nato
Esercito tedesco
  • Il ministro Boris Pistorius: «Reclutiamo 60.000 uomini. Si dica che Mosca è la principale minaccia o non riusciremo a giustificare il riarmo». Il capo del Pentagono preme per il 5% del Pil in spese militari. L’Italia: «Entro il 2035».
  • Donald Trump svela di aver provato a contenere lo zar, ma ammette: «Colpirà in modo pesante, tra lui e Kiev niente accordi. Senza tregua sarò durissimo con la Russia».

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Il faccia a faccia del direttore Maurizio Belpietro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni su referendum, sicurezza e cinema a fondo perduto.

Disertare il referendum: istruzioni per l’uso
Referendum (Ansa)
Matteo Salvini potrebbe ritirare le schede e scappare dal seggio, Roberto Vannacci lanciarle dall’aereo sul Parlamento, Antonio Tajani barricarsi dentro. Quale che sia la modalità, non partecipare resta possibile: nell’ordinamento non esiste alcuna obbligatorietà dell’atto elettorale.
Le Firme

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