2022-06-29
Subito al lavoro medici e infermieri no vax
Gli ospedali sono al collasso anche per mancanza di personale e ci sono migliaia di professionisti a cui viene impedito di operare senza alcuna ragione sanitaria. Una ripicca ideologica di cui le prime vittime sono i malati.Fateli rientrare. Subito. Che state aspettando? Tenere migliaia di medici e infermieri fuori dagli ospedali mentre gli ospedali sono al collasso anche per la mancanza di medici e infermieri non è solo un errore. Non è solo una cretinata. È un crimine, l’ennesimo, commesso sulla pelle dei malati, che alla fine sono gli unici a pagare il prezzo (salato) di questa follia. Una follia, per altro, che non ha nessuna base scientifica, nessuna motivazione sanitaria, come ormai è evidente, ma si fonda sulla pura ideologia. E allora: come è possibile mettere a rischio la vita degli italiani in nome dell’ideologia? Fino a quando sarà tollerabile? In queste ore molti pronto soccorso italiani sono nel caos. I reparti ospedalieri sono in sofferenza. I sindacati denunciano drammatiche carenze di personale. Come si può accettare di rimanere impassibili di fronte a malati che non ricevono le cure nei tempi e nei modi necessari? E come si può accettare che chi potrebbe risolvere, almeno in parte, questa situazione venga tenuto fuori dalla porta soltanto perché non vaccinato?L’obbligo di vaccinazione, come sappiamo, è decaduto per tutti. Per gli italiani over 50. Per i poliziotti. Per gli insegnanti (seppur passando per l’orrore degli sgabuzzini e dei sottoscala…). Per tutti. Tranne che per gli operatori sanitari. E sinceramente non se ne riesce a capire il motivo. Poteva avere una logica (seppur sbagliata) all’inizio, quando si voleva spacciare l’idea dei vaccinati che non si contagiano, secondo la mitica bufala diffusa anche da Mario Draghi (ricordate? «Chi si vaccina non si contagia, chi non si vaccina si contagia, muore e fa morire…»). Ma ora che è finalmente dimostrato che quella era soltanto una fake news di Stato, che senso ha perseverare nell’errore? Che senso ha privare i pazienti di migliaia di medici e infermieri capaci e appassionati che domani mattina potrebbero rientrare in corsia a svolgere bene il loro lavoro, mettendo almeno una toppa al disastro della sanità modello Speranza?Ovvio: nessuno. Nessun senso. Sappiamo infatti che un medico vaccinato si può contagiare tanto quanto un medico non vaccinato. Anzi: alcuni studi dimostrano che dopo un certo periodo un medico vaccinato avrebbe addirittura più possibilità di contagiarsi di un medico non vaccinato. In ogni caso è pacifico e fuori di discussione che la punturina non mette al riparo dalla possibilità di prendere il virus. Un medico con tre dosi in corpo può essere contagioso tanto quanto un medico che non si è mai sottoposto alla sacra inoculazione. E allora perché uno ha diritto di lavorare e l’altro no? Perché uno va regolarmente in sala operatoria mentre l’altro viene trattato come un paria? Perché uno continua regolarmente a incassare lo stipendio mentre l’altro viene ridotto alla fame?È incomprensibile. Ormai è dimostrato che il vaccino non è uno strumento di protezione sociale, al massimo è uno strumento di protezione individuale. Non ferma il contagio, al massimo ferma le conseguenze più gravi della malattia. E allora: perché un lavoratore deve essere punito per una scelta le cui conseguenze ricadono solo su di lui e non sulle persone con cui viene in contatto? Perché per questo motivo deve essere discriminato? Segregato? Privato dei diritti fondamentali? Ogni persona deve essere libera di decidere sulla sua vita come vuole, quando non arreca danni agli altri. Alla domenica, per dire, c’è chi va a fare parapendio o rafting. Ovvio che rischia la vita più di chi resta in salotto a guardare la tv. Rischia di farsi male. Ma non è che, per questo motivo, qualcuno pensa al lunedì di lasciarlo a casa da lavoro, no? O sbaglio?Oltretutto qui c’è un elemento in più. E che è dato proprio dalla gravissima situazione in cui versa la sanità italiana. Ricordate quando il ministro Speranza garantiva che saremmo usciti dal Covid con un sistema migliore? Che avevamo imparato la lezione? Che non ci saremmo più fatti trovare impreparati? Che erano pronti soldi e investimenti? Che la salute degli italiani non sarebbe stata trascurata? Ecco: balle. Gigantesche. Stratosferiche. Incommensurabili balle. Tanto è vero che, come denunciano tutti gli operatori del settore, la sanità italiana oggi è in ginocchio, ma non per il Covid: proprio per mancanza di programmazione, per strutture inadeguate, per l’aggravamento di ritardi cronici. E, per l’appunto, per mancanza di personale. E allora, ripetiamo e ripeteremo fino alla nausea: che senso ha tenere fuori dalla sanità tutto questo personale abile e arruolabile, per di più senza un valido motivo?L’impressione è che si tratti, come dicevamo, di una scelta ideologica e punitiva. Di una specie di ripicca. Di un regolamento di conti nei confronti di quei medici che, forse, hanno avuto una grave colpa, quella di pensare con la loro testa e di mettere in discussione il Dio Pfizer. Quelli che non hanno accettato la logica totalitaria del «solo vaccino, sempre vaccino, e tutto il resto nel camino». Però ora questa punizione non è solo lesiva dei diritti dei singoli, della loro dignità (che pure già sarebbe abbastanza per eliminarla). Non solo è sproporzionata rispetto a ogni esigenza sanitaria e a forte rischio di incostituzionalità, come hanno riconosciuto molti tribunali (da ultimo, pochi giorni fa, anche il Tar della Lombardia). Essa si è trasformata anche in un colpo mortale alla collettività. E in particolare in un colpo alla parte più debole della collettività, quella dei malati. Mettetevi nei panni di uno dei tantissimi italiani che in queste ore è in coda al pronto soccorso, sofferente, su una barella, in attesa di qualcuno che lo visiti. Se provassimo a chiedere a lui se preferisce essere curato da un bravo medico non vaccinato e da nessun medico, secondo voi che cosa risponderebbe? Ecco: Speranza risponde nessuno. Giudicate voi fino a quando si può sopportare.
Jose Mourinho (Getty Images)