
Nel naufragio avvenuto nel febbraio 2023 in Calabria morirono 94 migranti (35 minori). Finanzieri e operatori della Guardia costiera imputati per omicidio colposo plurimo.Sono stati rinviati a giudizio i sei militari, quattro della Guardia di finanza e due della Guardia costiera, coinvolti nell’inchiesta sul naufragio del barcone a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, in cui, la notte del 26 febbraio del 2023, morirono 94 migranti, 35 dei quali minori nel tentativo di sbarcare sul litorale italiano. La decisione è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare di Crotone, Elisa Marchetto. Ai sei militari vengono contestati i reati di naufragio e omicidio colposi plurimi in relazione alla mancata attivazione, la notte del naufragio, del Sar, il Piano di ricerca soccorso in mare. Nella fattispecie, il reato di «naufragio colposo» lo si ascrive a «chiunque per colpa cagioni danno a una nave, a un galleggiante o a un aeromobile in navigazione». Una delle vicende italiane più note che riguardano il reato di naufragio è quello che ha visto imputato Francesco Schettino, comandante della nave da crociera Costa Concordia, naufragata nelle acque del Tirreno la notte del 13 gennaio 2012, causando la morte di 32 persone. In questa vicenda, i militari per i quali il gup ha deciso il rinvio a giudizio sono i finanzieri Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia; Alberto Lippolis, comandante del suddetto reparto; Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico e Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale di Taranto, e gli appartenenti al corpo delle capitanerie di porto Francesca Perfido, ufficiale di ispezione in servizio a Roma, e Nicola Nania, che era di turno nel comando regionale della capitaneria di porto di Reggio Calabria la notte del naufragio. Dalle indagini sarebbe emersa una catena di negligenze e sottovalutazioni, aggravata da carenze strumentali e inefficienze operative. Fondamentale, secondo gli inquirenti, sarebbe stata anche la mancanza di coordinamento tra guardia di finanza e guardia costiera. Secondo la tesi accusatoria, le autorità si sarebbero attenute rigorosamente alla distinzione tra intervento di polizia e intervento di soccorso, non attivando tempestivamente nessuna delle due azioni, violando così l’obbligo primario di tutelare la vita umana in mare, anche in presenza di condotte imprudenti da parte degli scafisti. Il sostituto procuratore Pasquale Festa ha parlato di «gravi negligenze» che avrebbero violato anche le linee guida stabilite nel tavolo tecnico del 2022. I ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture sono stati chiamati come responsabili civili, in quanto datori di lavoro degli imputati, insieme a Consap e Sara Assicurazioni. Sarà il Tribunale di Crotone a stabilire in sentenza se saranno tenuti a risarcire le parti civili.Tempestiva la risposta del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che sui social ha commentato: «Una sola parola: vergogna. Processare sei militari, che ogni giorno rischiano la vita per salvare altre vite. Vergogna».
Jean Etienne Lìotard. Ritratto di Maria Adelaide di Francia vestita alla turca,1753
Con circa 150 opere allestite nelle sale al piano terra della Galleria, agli Uffizi di Firenze è in mostra (sino al 28 novembre 2025) tutto il fascino del Settecento. Oltre a straordinari dipinti di Goya, Canaletto, Tiepolo e Vigée le Brun, esposte anche preziose ceramiche, mobili, sculture e stampe, molte delle quali mai viste prima o nascoste al pubblico da più di un decennio. E grande novità: un restauro live…
Il ministro della Salute Orazio Schillaci (Imagoeconomica)
Mascherine, lockdown, vaccini: avevo ragione, ma mi hanno radiata. E considerato che Schillaci resta il titolare della Salute, a guidare il dicastero potrei andarci anche io.
(Amazon MGM Studios)
Il 6 settembre su Amazon Prime la nuova serie coreana, dove per la geniale protagonista il furto diventa funzionale alla morale e al sogno di un mondo più giusto.
2025-09-05
Scudo penale per i sanitari. Esame di maturità e avvocati: ok dall’esecutivo alle riforme
Orazio Schillaci e Giuseppe Valditara (Ansa)
I medici saranno perseguibili solo in caso di colpa grave. Via libera dal cdm pure alla bocciatura di chi non sosterrà l’orale. Previsti nuovi ingressi di stranieri regolari.