Se non la conoscete la storia di Stephanie e Caroline Tatin è curiosa. Accadde loro di preparare una torta di mele in una teglia solo che si dimenticarono della pasta. Avendo già le mele cotte decisero di coprirle con un disco d’impasto, d’infornare il tutto e poi di rovesciare la preparazione sotto sopra per vedere l’effetto che fa. E l’effetto è sempre molto scenografico. Di solito la Tatin (dal nome delle due sorelle) si fa dolce, noi l’abbiamo reinterpretata con un prodotto di stagione e dell’orto. E’ sfiziosa, veloce, appetitosa.
Se non la conoscete la storia di Stephanie e Caroline Tatin è curiosa. Accadde loro di preparare una torta di mele in una teglia solo che si dimenticarono della pasta. Avendo già le mele cotte decisero di coprirle con un disco d’impasto, d’infornare il tutto e poi di rovesciare la preparazione sotto sopra per vedere l’effetto che fa. E l’effetto è sempre molto scenografico. Di solito la Tatin (dal nome delle due sorelle) si fa dolce, noi l’abbiamo reinterpretata con un prodotto di stagione e dell’orto. E’ sfiziosa, veloce, appetitosa.Ingredienti – Un caspo d’insalata scarola bella croccante, cento grammi di pancetta o bacon in tre o quattro fette spesse da cui ricavare dei dadini, 80 gr di olive taggiasche denocciolate, 30 gr di capperi dissalati, una confezione di pasta sfoglia (o se preferite brisé), sale, pepe olio extravergine di oliva qb.Procedimento – Lavate bene la scarola, asciugatela lasciandola però intera. In una teglia da forno circolare che possa contenere bene l’insalata un po’ schiacciata sistemate un foglio di carta forno che ungerete con olio extravergine di oliva aggiungendo un pizzico di sale e di pepe. Ora adagiate la scarola nella teglia e inserite tra le foglie olive, capperi, dadini di pancetta o bacon che avrete ricavato tagliando le fette. Irrorate di olio extravergine di oliva e condite ancora con sale e pepe. Ricoprite la scarola con la pasta sfoglia o la brisé dando all’impasto una forma a conchiglia in modo che possa contenere l’insalata, bucherellate la pasta qua e là e infornate a 180 gradi per una ventina di minuti. Uscita dal forno capovolgete la Tatin sul piato di portata, se volete date ancora un giro di extravergine, e servite.Come far divertire i bambini – Date loro il compito di farcire la scarola con i diversi ingredienti.Abbinamento – Abbiamo scelto uno spumante Metodo Classico dell’Oltrepò pavese rosato da Pinto Noir. Vanno benissimo tra i bianchi vini aromatici come il Traminer, il Sauvignon, il Muller Thurgau, la Malvasia.
Il presidente sbaglia: i valorosi soldati ucraini non perderanno mai la dignità. Semmai a rischiare è lui, che ha illuso il popolo. E rischiano gli europei, che hanno alimentato il conflitto a costi umani ed economici altissimi.
Andriy Yermak e Rustem Umerov (Ansa)
- Oggi il vertice Usa-Ue-Ucraina a Ginevra. Zelensky invia Yermak, salvato dopo lo scandalo tangenti malgrado il pressing per il siluramento, e l’ex ministro Umerov. Trump: «La mia proposta non è definitiva».
- Daniele Ruvinetti, senior Advisor Fondazione Med-or: «I funzionari americani e russi si son parlati di continuo, sottotraccia. Agli ucraini non resta che accettare il piano di Donald».
Lo speciale contiene due articoli.
Nel riquadro il giudice Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Sullo sfondo Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i loro figli
Cecilia Angrisano presiede il Tribunale dei minori dell’Aquila. Dopo lo scandalo affidi in Emilia era al simposio sulle coppie omo.
Cecilia Angrisano è una di quelle toghe che è facile ritrovare nei fascicoli che lasciano cicatrici: valutazioni sui minori, provvedimenti di allontanamento, abusi veri e abusi presunti. È un giudice che attraversa 33 anni di giustizia italiana esattamente nel punto in cui la libertà della famiglia incontra l’intervento del tribunale. Ha ricoperto quasi tutti i ruoli: pretore nel lontano 1992, magistrato di sorveglianza, presidente del collegio penale, giudice del lavoro. È stata anche giudice tutelare.
Nel riquadro Nathan Trevallion e Catherine Birmingham (Ansa)
Da tempo sentiamo parlare di «abbracciare» l’ambiente, con tutto il corollario di imposizioni green. Eppure chi lo fa sul serio viene sanzionato con l’allontanamento della prole. Benché volesse solo fuggire dalle ipocrisie.






