È tempo di piatti semplici, appetitosi e veloci che sfruttano al massimo le potenzialità dell'orto. Questo è particolarmente invitante anche perché è coloratissimo. Noi vi diamo qui una versione di questa ricetta rinforzata dal guanciale di maiale, ma se volete farla vegetariana potete tranquillamente abolire la carne e sostituirla con abbondante pecorino o aumentando la quantità di verdure inserendo un paio di cipollotti tagliati grossolanamente.
È tempo di piatti semplici, appetitosi e veloci che sfruttano al massimo le potenzialità dell'orto. Questo è particolarmente invitante anche perché è coloratissimo. Noi vi diamo qui una versione di questa ricetta rinforzata dal guanciale di maiale, ma se volete farla vegetariana potete tranquillamente abolire la carne e sostituirla con abbondante pecorino o aumentando la quantità di verdure inserendo un paio di cipollotti tagliati grossolanamente. Ci siamo e parafrasando i Righeira (chi ha passato gli anta se li ricorderà) possiamo intonare l'estate sta iniziando! È tempo dunque di piatti semplici, appetitosi e veloci che sfruttano al massimo le potenzialità dell'orto. Questo è particolarmente invitante anche perché è coloratissimo. Noi vi diamo qui una versione di questa ricetta rinforzata dal guanciale di maiale, ma se volete farla vegetariana potete tranquillamente abolire la carne e sostituirla se vi va con abbondante pecorino oppure togliendo anche il formaggio aumentando la quantità di verdure inserendo un paio di cipollotti tagliati grossolanamente. Il resto è davvero il trionfo dell'orto della prima estate. Una sola raccomandazione: affidatevi a ingredienti italiani e possibilmente di prossimità per esaltare al massimo il gusto. Vi ringrazieranno gli agricoltori che sono i custodi dell'ambiente! Ingredienti - 360 grammi di pasta formato mezzemaniche da grano biologico italiano, un mazzetto di asparagi o di asparagina, 200 grammi di pomodori ciliegini rossi e 200 grammi di pomodori ciliegini gialli, 6 ciuffi di finocchietto selvatico 100 grammi di guanciale di maiale in tre fette spesse, 2 spicchi d'aglio possibilmente rosso di Sulmona, un mezzo peperoncino, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva e un bicchiere di olio per friggere, 100 grammi di Pecorino romano Dop grattugiato, sale e pepe q.b. Per la variante vegana: due o tre cipollotti bianchi. Procedimento - Fate a dadini il guanciale, tagliate a tocchetti piccoli gli asparagi, tagliate a metà i pomodorini. Se fate la versione vegana tagliate grossolanamente i cipollotti e ovviamente omettete il guanciale. In una padella ampia fate scaldare l'olio extravergine di oliva e fate imbiondire i due spicchi d'aglio, col peperoncino, fate sudare il guanciale di maiale in padella (nel caso della ricetta senza carne aumentate un po' la quantità di olio extravergine) e ora aggiungete gli asparagi ed eventualmente i cipollotti. Abbassate la fiamma e fateli andare per tre o quattro minuti. Ora aggiungete i pomodorini gialli e rossi e fate cuocere eliminando l'aglio e il peperoncino. Aggiustate di sale. Nel frattempo mettete a bollire l'acqua per la pasta, salatela e lessate le mezzemaniche. Se il sugo si asciuga troppo aggiungete un po' d'acqua di cottura della pasta. A due minuti dalla cottura della pasta scaldate in un padellino l'olio di frittura e friggete per pochi secondi quattro i rametti di finocchietto selvatico. Fateli asciugare su carta assorbente. Tritate finemente il rimanete finocchietto. Scolate la pasta e saltatela in padella con le verdure e siate generosi col Pecorino in modo che si formi una cremetta. Impiatatte spolverizzando col finocchietto fresco e tritato, se credete macinate un po' di pepe e guarnite i piatti col finocchietto fritto. Come far divertire i bambini - Date loro il compito di lavare le verdure e di separarle secondo colore. Abbinamento - Abbiamo scelto un rosato da Merlot del Circeo, ma va benissimo qualsiasi rosato italiano. Sappiate che il rosato è vino adattissimo a piatti vegetali, ma sostenuti ed è un trionfo d'estate.
Diego Moretti (Ansa)
I dem che hanno sempre criticato l’ex sindaco Anna Maria Cisint firmano una mozione sul lavoro nei cantieri navali. Ora vogliono superare il modello di immigrazione a basso costo.
«Nella sua campagna permanente contro gli stranieri che a Monfalcone regolarmente lavorano, la Cisint aggiunge un nuovo tema: ora mette in discussione anche le rimesse economiche, annunciando misure per vietarle o limitarle. Una delle tante dichiarazioni che si aggiungono a quelle del passato, sicuramente buone per costruire narrazioni false e per alimentare odio nei confronti dello straniero».
Elly Schlein (Ansa)
La leader Pd dice che la manovra «favorisce solo i ricchi», come se avere un reddito da 50.000 euro lordi l’anno fosse da nababbi. In realtà sono fra i pochi che pagano tasse dato che un contribuente su due versa zero Irpef. Maurizio Landini & C. insistono con la patrimoniale. Giorgia Meloni: «Con me mai». Pure Giuseppe Conte non ci sta.
Di 50.000 euro lordi l’anno quanti ne finiscono in tasca a un italiano al netto di tasse e contributi? Per rispondere è necessario sapere se il contribuente ha moglie e figli a carico, in quale regione viva (per calcolare l’addizionale Irpef), se sia un dipendente o un lavoratore autonomo. Insomma, ci sono molte variabili da tener presente. Ma per fare un calcolo indicativo, computando i contributi Inps al 9,9 per cento, l’imposta sui redditi delle persone fisiche secondo i vari scaglioni di reddito (al 23 per cento fino a 28.000 euro, al 35 per la restante parte di retribuzione), possiamo stimare un netto di circa 35.000 euro, che spalmato su tre dici mensilità dà un risultato di circa 2.600 euro e forse anche meno. Rice vendo un assegno appena superiore ai 2.500 euro al mese si può essere iscritti d’ufficio alla categoria dei ricchi? Secondo Elly Schlein e compagni sì.
Elly Schlein e Vincenzo De Luca (Ansa)
Dopo aver sfidato lo «sceriffo di Salerno» il segretario dem si rimangia tutto. E per Roberto Fico conta sui voti portati dal governatore, che impone ricompense per il figlio. Sulla partita veneta, Ignazio La Russa apre a Luca Zaia nel governo.
«Vinciamo»: il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello, capodelegazione azzurro al Parlamento europeo, lo dice alla Verità e sembra convinto. L’ennesima manifestazione elettorale di Fi al centro di Napoli è un successo clamoroso: centinaia di persone, il ritratto di Silvio Berlusconi troneggia nella sala. Allora crede ai sondaggi più ottimisti? «No», aggiunge Martusciello, «credo a quello che vedo. Siamo riusciti a entrare in tutte le case, abbiamo inventato il coordinatore di citofono, che si occupa di curare non più di due condomini. Parcellizzando la campagna, riusciremo a mandare a casa una sinistra mai così disastrata». Alla remuntada in Campania credono tutti: da Giorgia Meloni in giù. Il candidato presidente del centrodestra, Edmondo Cirielli, sente aria di sorpasso e spinge sull’acceleratore.
Matteo Zuppi (Ansa)
Il cardinale Matteo Zuppi, in tv, svela la fonte d’ispirazione della sua dottrina sociale sui migranti: gli «industriali dell’Emilia-Romagna». Ai quali fa comodo la manodopera a buon mercato, che riduce le paghe medie. Così poi la sinistra può invocare il salario minimo...
Parafrasando Indro Montanelli, viene da pensare che la Chiesa ami talmente i poveri da volerne di più. Il Papa ha appena dedicato loro un’esortazione apostolica, ma le indicazioni di politica economica ai cattolici non arrivano da Leone XIV, bensì dai capitalisti. E vengono prontamente recepite dai vescovi. Bastava ascoltare, venerdì sera, il presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi, intervistato a Propaganda live: l’immigrazione, ha insistito il cardinale su La 7, «è necessaria. Se si parla con qualsiasi industriale in Emilia-Romagna dice che non c’è futuro senza».







