2025-07-31
Il Cremlino insiste: Mattarella russofobo. La replica: «Mosca ha cancellato la pace»
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)
Nuovo affondo da Lavrov contro il capo di Stato. Solidarietà bipartisan. Meloni: «Propaganda e inaccettabile provocazione».Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella finisce nuovamente nel mirino della Russia, e scatta unanime la solidarietà del mondo politico, istituzionale e della società civile nei confronti del capo dello Stato, mentre la Farnesina convoca l’ambasciatore di Mosca. Ieri mattina, il ministero degli Esteri russo ha pubblicato sul suo sito un elenco di alcune dichiarazioni di protagonisti politici etichettate come «Esempi di dichiarazioni di responsabili e rappresentanti delle élite di Paesi occidentali sulla Russia che usano l’hate speech». Insieme a Mattarella ci sono esponenti di altri 12 Paesi della Ue e della Nato, tra i quali il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, insieme al segretario generale della Nato Mark Rutte e l’Alto commissario per la politica estera della Ue, Kaja Kallas, della quale vengono riportate ben sette dichiarazioni. Una citazione anche per un esponente della politica Usa, il senatore Lindsay Graham.Mattarella è presente nella lista con una frase pronunciata durante un discorso all’Università di Marsiglia il 5 febbraio scorso, in cui paragonava le guerre di conquista del Terzo Reich tedesco con l’attacco russo all’Ucraina. «Fenomeni di carattere autoritario», aveva detto Mattarella a Marsiglia, «presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto, anziché di cooperazione, pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura». Un elenco di frasi giudicate «russofobe» era stato pubblicato dal ministero degli esteri russo anche nel 2024: ne faceva parte ancora Mattarella, insieme ad altri due italiani, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Lo stesso Tajani ha convocato l’ambasciatore russo in Italia Aleksej Paramonov. Il ministro Tajani, ha fatto sapere la Farnesina, «considera l’inserimento della persona del capo dello Stato in questo elenco una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano e offre la sua solidarietà istituzionale e personale al presidente Mattarella». A Mattarella sono arrivati messaggi di solidarietà dall’intero arco costituzionale. «L’Italia», ha dichiarato il premier Giorgia Meloni, «ha scelto con fermezza di stare al fianco dell’Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia ormai tre anni fa, e continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza. La pubblicazione da parte del ministero degli Esteri di una lista di presunti “russofobi”, accusati di aver “incitato all’odio” contro la Russia, non è altro che l’ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall’inizio. Desidero, per questo, ha aggiunto la Meloni, «rivolgere la mia solidarietà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione». Messaggi di vicinanza al capo dello Stato sono arrivati anche dal presidente del Senato, Ignazio la Russa, dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana e da ministri, capigruppo, parlamentari, leader di partito, presidenti di Regione, sindaci di tutti i partiti. «L’inserimento del presidente Mattarella», ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, «in una lista di presunti russofobi da parte della Russia di Putin è inaccettabile, grave e inqualificabile. Il presidente Mattarella ha il pieno sostegno nostro e degli italiani, siamo con lui contro ogni tentativo di inquinare, distorcere, minacciare la democrazia. Piena solidarietà dal Partito Democratico». Proprio ieri, Mattarella ha incontrato al Quirinale la stampa parlamentare per la consueta cerimonia del Ventaglio: «Sul piano della realtà delle relazioni internazionali», ha ribadito il Capo dello Stato, «la scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l’equilibrio; equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra. È la storia, maestra di vita, che insegna, ed è l’equilibrio che impedisce di seguire le tentazioni di dominio». «Come è noto», ha poi risposto Mattarella alle domande sulla attualità politica, «non mi compete esprimere opinioni su questioni di cui si sta discutendo in Parlamento ma questo limite, che io incontro per dovere istituzionale, nulla toglie al rilievo dei temi che lei ha posto in evidenza tenendo conto, soprattutto, del dovere di non superare i limiti delle mie attribuzioni e di rispettare gli ambiti di competenza del Governo e del Parlamento, cercando di sviluppare, com’è sempre auspicabile, attitudine a riflettere e a esortare a riflettere».
Jose Mourinho (Getty Images)