2023-08-09
Catturati in una retata i tipografi di Cospito
Il circolo anarchico Gogliardo Fiaschi di Carrara (Ansa)
Operazione antiterrorismo a Genova: uno in carcere e tre ai domiciliari. Stampavano e distribuivano la rivista clandestina dell’organizzazione su cui scriveva il leader insurrezionalista finito al 41 bis. E a Firenze sgomberato un covo del gruppo.La pubblicazione di una rivista clandestina che inneggiava alla lotta armata e veicolava scritti trasmessi dal carcere da Alfredo Cospito, l’anarcoinsurrezionalista finito al 41 bis, è costata cara a un gruppo di anarchici residenti principalmente in Toscana. Il gip di Genova Riccardo Ghio, accogliendo le richieste dei pm della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo del capoluogo ligure, ha disposto misure cautelari per nove simpatizzanti di Cospito. A uno di loro è toccata la custodia cautelare in carcere, tre sono finiti agli arresti domiciliari, cinque sono stati colpiti da obbligo di dimora. Il famigerato articolo 270 bis del codice penale è ben sbandierato nell’ordinanza: «Associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico». I nove, stando alla ricostruzione della Procura genovese, avrebbero «costituito un gruppo informale di ispirazione anarco-insurrezionalista, operante a Carrara» in un crocchio anarchico intitolato a Gogliardo Fiaschi, partigiano e antifascista, icona del panorama anarchico di Carrara. Nel club, secondo l’accusa, gli indagati si sarebbero dedicati «all’attività di propaganda sovversiva attuata mediante la redazione, la stampa e la diffusione sull’intero territorio nazionale del periodico clandestino denominato Bezmotivny – Senza Motivo». E proprio tramite la rivista i nove anarchici avrebbero «partecipato, condividendone e diffondendone dinamiche e strategie, all’organizzazione (ritenuta, da sentenza passata in giudicato, di natura eversivo-terroristica) denominata Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale», la temutissima Fai-Fri, «che si propone», sostiene l’accusa, «il compimento di azioni dirette (atti di violenza) finalizzate alla distruzione dello Stato».Tra le accuse quella di aver pubblicato sulla rivista «interviste e scritti di Cospito», nei quali si farebbe «esplicito riferimento al ricorso alle armi». Con «inviti all’azione terroristica» e al rafforzamento «di propositi rivoluzionari». Nell’ordinanza il gip evidenzia come «il ruolo che il periodico intende svolgere a favore della Fa Informale, del quale aspira ad essere il più autorevole organo di stampa […], richiede ovviamente di dare ampio spazio al leader Cospito, ristretto in carcere». Quest’ultimo pubblica il suo primo articolo, dal titolo «Su streghe, terrorismo e altre questioni», sul quinto numero del periodico definito «clandestino», nel quale, evidenzia il gip, «egli auspica che l’anarchico non respinga il concetto di terrorismo», affermando «che “spargere sano terrore tra uomini e donne di potere è cosa buona e giusta”». Cospito conclude così il suo intervento: «Ho sentito il bisogno di scrivere sulla rubrica Inconsueti Pensieri e al di là di quanto durerà questa vostra avventura editoriale voglio dare il mio piccolo contributo e cercherò di farlo con una certa continuità. Spero tanto che questo vostro viaggio sia lungo, ne abbiamo tutti bisogno, dipenderà dalla vostra costanza e coraggio, che ne sono convinto non vi difettano». Ma già dal primo numero della rivista, uscito il 14 dicembre 2020, il clima era chiaro.Nell’articolo a firma dell’anarchico cubano Gustavo Rodriguez, spiega Ghio nella sua ordinanza, si «esalta “l’aroma del fuoco” esalato da “caserme in fiamme, prigioni in cenere, antenne bruciate, auto di pattuglia incenerite o centri commerciali carbonizzati”», mentre in un ulteriore articolo si inaugura «la pratica, seguita in molti numeri del periodico, della solidarietà ai compagni anarchici colpiti dalle principali indagini [...], celebrando le figure di costoro ed elevandole a chiaro esempio da seguire per tutti i veri militanti anarchici». A dicembre 2022 gli anarchici carrarini pubblicano perfino articoli «relativi alla celebrazione dell’attentato esplosivo contro la vettura della diplomatica italiana Susanna Schlein (sorella della segretaria del Pd Elly, ndr)», avvenuto ad Atene, in Grecia, nella notte del 2 dicembre 2022. Scrive ancora il gip: «Nella prima pagina del giornale è stata inserita parte dell’articolo: “L’attentato ad Atene - Nucleo di vendetta Carlo Giuliani”, inerente alla rivendicazione». Il gip ripercorre le colonne anarchiche, riassumendo così l’articolo «“Abbiamo ragione, accollatevelo”»: «in breve fa il punto sulla lotta del movimento anarchico in solidarietà di Cospito e, più in generale, sullo stato del movimento federativista nel mondo». «Nostra è la ragione, ce lo dimostrano tutti quegli attentati avvenuti anche all’estero. Dalla spettacolare esplosione avvenuta ad Atene (nel quartiere dei ricchi Papagos, costruito dai colonnelli, ed oggi abitato da ufficiali, militari, padroni e dalla cara Susanna) nei confronti di quella specie di essere umano che è la deputata e vice ambasciatore italiana Susanna Schlein, rivendicata il 7 dicembre dal Nucleo di Vendetta Carlo Giuliani, all’incendio della auto di polizia a Berlino, che sottolinea giustamente che siamo dappertutto […]».A completare la giornata no degli anarchici toscani, ieri pomeriggio a Firenze la Digos, su iniziativa della Dda ha sgomberato uno stabile occupato abusivamente, all’interno del quale si trovava la sede di un centro sociale. Due anarchici sono saliti sul tetto dell’edificio, dopo che una ventina di loro, in precedenza, si erano posizionati sull’incrocio stradale adiacente all’immobile, ostacolando i veicoli in transito per circa mezz’ora. Per far riprendere il traffico le forze dell’ordine li hanno allontanati dalla strada, spingendoli di lato sul marciapiede con l’ausilio degli scudi.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)
13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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