Conte si atteggia a nuovo Churchill ma sempre con due giorni di ritardo
Giuseppe Conte (Ansa)
Dato per bollito da tutti, il premier ha trovato nell'epidemia l'occasione per presentarsi come statista e salvatore della patria. Peccato che i suoi interventi «salvifici» siano costantemente intempestivi.
L’indice continentale negli ultimi tre anni ha perso il 12%, contro la crescita del 34% del Msci world. Pesa il declino di Pechino. Nuova Delhi invece corre: bene manifatturiero, pagamenti e intrattenimento.
Mentre i pasdaran sfoggiano il loro arsenale, Netanyahu insiste: «Abbiamo il diritto all’autodifesa». Nuovo attacco di Hezbollah a Nord di Israele: sei feriti gravi. Mattarella: «Il conflitto rischia di allargarsi».
Mosca colpisce e Zelensky accusa l’Occidente: «Non sarebbe successo con le difese aeree». Biden: «Noi non abbandoniamo gli amici». Sabato la decisione sugli aiuti.
Il presidente inasprirà le barriere su acciaio e alluminio: mossa elettorale anti Trump. La scelta italiana di puntare su società del Dragone può diventare un boomerang.