2024-06-10
Cirio vola verso il bis in Piemonte
Il governatore di centrodestra a un passo dalla riconferma (50,5%-54%). A Firenze si profila il ballottaggio. Le indagini non fanno cadere la roccaforte rossa di Bari. Stando ai primi exit poll e un po’ come dicevano i pronostici, per la prima volta da quando esiste l’elezione diretta del presidente della giunta regionale (non è più previsto il ballottaggio), sulla poltrona più alta del Piemonte potrebbe sedersi per un bis il governatore di centrodestra, Alberto Cirio, dato tra il 50,5% e il 54%, interrompendo così l’alternanza destra-sinistra degli ultimi 25 anni. A contendere la presidenza per il centrosinistra la segretaria pd, Elly Schlein, aveva puntato tutto su Gianna Pentenero, ex assessore in tutte le giunte regionali «rosse» degli ultimi 20 anni tra il 36% e il 40%. Sarà interessante vedere alla fine proprio il reale distacco tra lei e Cirio per definire l’entità della sconfitta del centrosinistra che, anche in Piemonte, non è riuscito a riproporre il campo largo anche per gli scandali giudiziari che hanno coinvolto alcuni dirigenti. In corsa c’erano altri tre candidati: Sarah Disabato del M5s, molto criticata per il mancato rispetto del silenzio elettorale ( tra il 5,5%-9,5%), Alberto Costanzo per la lista «Libertà» (movimento legato a Cateno De Luca e all’ex viceministro pentastellato Laura Castelli) e Federica Frediani l’ex grillina e storica esponente No Tav per il raggruppamento di sinistra «Piemonte popolare».Inizierà oggi alle ore 14 lo spoglio per le regionali in Piemonte e per le Comunali e probabilmente i risultati diventeranno «definitivi» soltanto questa sera. Alla chiusura dei seggi alle ore 23 per la Regione Piemonte c’è stata un’affluenza del 47,55%. Per la verità, subito dopo le 12 c’erano già alcuni sindaci eletti: sono i nuovi primi cittadini dei piccoli paesi e unici candidati per i quali bastava raggiungere il quorum. Per quanto riguarda le amministrative si è votato per rinnovare il sindaco in 3.716 Comuni, tra cui sei capoluoghi di regione cioè Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia, Potenza, e 23 capoluoghi di provincia: Avellino, Ascoli Piceno, Bergamo, Biella, Caltanissetta, Cesena, Cremona, Ferrara, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia. Test di valore nazionale quello di Firenze dove l’affluenza è stata del 54,83% e dove si profila un ballottaggio. Nel capoluogo toscano, una delle ultime roccaforti rosse, da anni anni governata dal sindaco pd Dario Nardella, il duello è tra l’assessore dem Sara Funaro (imposta da Elly Schlein senza primarie) data tra il 42-46%, mentre Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi, appoggiato come «civico» da tutto il centrodestra è tra il 30% e il 34%. La renziana Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, è data tra il 6% e l’8%. A Bari, invece, dopo le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto direttamente prima il Comune e vari membri del consiglio comunale e poi la Regione, entrambi governati dal centrosinistra, con un’affluenza del 47,84%, il primo exit poll vede in vantaggio Vito Leccese (Pd, Verdi e Azione) tra il 42% il e 46% contro il leghista Fabio Romito per il centrodestra dato al 31%-35%, mentre Michele Laforgia (M5s) è tra il 20% e il 24%A Cagliari l’affluenza è stata del 44,5% per scegliere il nuovo sindaco tra Massimo Zedda (già due volte sindaco) sostenuto dalla stessa coalizione con cui vinse Todde alle regionali (Pd-M5s-Avs) e che viene dato tra il 59% e il 63%, mentre Alessandra Zedda, consigliera regionale uscente di Fi, sostenuta da Lega, Fdi, Partito sardo d’azione e Riformatori sardi, si fermerebbe tra il 31% e il 35%.
Silvia Salis (Imagoeconomica)
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