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Faccia da Conte

Faccia da Conte
Ansa
Accompagnato da un rigagnolo di saliva che minaccia di trasformarsi in un fiume in piena nei giorni a venire, Giuseppe Conte è salito al Colle per ricevere l'incarico di formare il nuovo governo. Se il presidente del Consiglio, fino a poche settimane fa, cioè prima di «matare» la Bestia leghista («Conte si è rivelato un torero gentile e feroce che ha domato il selvaggio Salvini», lo ha descritto Francesco Merlo su Repubblica dopo le dimissioni in Senato), godeva presso i giornalisti di minor considerazione di un usciere di Palazzo Chigi, da ieri «l'ectoplasma, il politico per procura, il professore con un quasi curriculum» (sempre Merlo su Repubblica, ma prima che infilzasse Salvini e si dicesse disponibile a guidare un governo con il Pd) è divenuto una specie di eroe moderno, un uomo esperto e rassicurante cui affidare senza esitazioni (...)
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Psicodramma degli intellettuali rossi. «Mi si nota più se diserto o censuro?»
Zerocalcare (Ansa)
La presenza di Passaggio al bosco alla fiera dell’editoria manda al manicomio i compagni: Zerocalcare annulla (di nuovo) l’impegno, Berizzi chiede di ampliare la lista dei reprobi. E i pro Pal attaccano Emanuele Fiano.

Quando non sanno più come cavarsela, boicottano, per via dell’antica regola per cui li si nota di più se non vanno. La parte di quello che si tira indietro tocca a Zerocalcare (a cui si è accodato l'assessore romano Massimiliano Smeriglio): «Ciao, purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri più liberi», ha scritto. «Purtroppo ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato. Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro».

Anche lo scorso anno era andata così: il fumettista rinunciò alla kermesse perché tra gli invitati c’era il filosofo Leonardo Caffo, coinvolto in una vicenda di maltrattamenti domestici per cui è stato condannato (in primo grado, in attesa di ulteriori passaggi: lui ha sempre definito ingiusta la condanna). Altri seguirono e ne scaturì una faida tutta interna alla sinistra. Quest’anno se non altro per i compagni della cultura la faccenda è più lineare, nel senso che non debbono salire sul piedistallo e prendere le distanze da qualcuno proveniente dal loro mondo: stavolta si tratta di fare gli antifascisti, e di protestare contro l’inclusione dell’editore Passaggio al bosco nella manifestazione libraria. La casa editrice è di destra estrema, dicono, dunque non può partecipare. Motivo per cui si sono tutti messi in fila a firmare l’appello rivolto all’Associazione italiana editori, chiedendo la rimozione del marchio sgradito.

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(Ansa)

Passeggeri della metro di Milano picchiati e rapinati, o scippati in tempo record (due minuti) da giovani nordafricani già autori di altri reati simili, uno dei quali nuovamente arrestato ad una decina di giorni dall’ultima aggressione. È lo scenario dell’indagine della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di cinque soggetti, tutti egiziani. Il video.

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«Il Fatto» attacca ancora la Gallucci ma fa flop
Anna Gallucci e Roberto Scarpinato (Imagoeconomica)
Il giornale tenta di scaricare sulla pm il fallimento di «Voto connection». Senza riuscirci.

L’attacco alla pm Anna Gallucci sul Fatto quotidiano continua. La donna, in un’intervista alla Verità, ha avuto l’ardire di riferire ciò che il suo ex capo alla Procura di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, le avrebbe detto sull’ex procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato. E cioè che quest’ultimo, per quanto riguardava l’inchiesta Voto connection, condivideva la decisione di chiedere la misura di custodia cautelare per due esponenti leghisti e l’archiviazione per i rappresentanti del centrosinistra.

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Ain Zara, la battaglia che scoprì un tesoro
Il mosaico romano scoperto dai bersaglieri dopo la battaglia di Ain Zara (Getty Images)

Il 4 dicembre 1911, durante la guerra Italo-Turca, i bersaglieri conquistarono l'oasi di Ain Zara. Durante i lavori di trinceramento venne alla luce un mosaico. Era il primo reperto dell'antica città di Oea, l'attuale Tripoli.

L'articolo contiene una gallery fotografica.

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