2024-09-21
Neonati sepolti, madre ai domiciliari. Il secondogenito è morto dissanguato
Chiara Petrolini, accusata di omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere (Ansa)
La giovane di Traversetolo cercò sul Web come indurre il parto e occultare un corpo. Dopo l’ultimo omicidio, andò dall’estetista.Alla fine, dopo il ritrovamento del secondo neonato morto, il gip ha ritenuto «sussistenti» le esigenze cautelari e Chiara Petrolini è finita agli arresti domiciliari. «Ha avuto qualche momento di pianto», riferisce in conferenza stampa il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino, parlando della ragazza di 22 anni accusata di aver ucciso le sue due creature e di averle seppellite nel giardino di casa a Vignale di Traversetolo, nel Parmense, dove viveva con i genitori. Del secondogenito, nato il 7 agosto e trovato dai carabinieri accanto a un’aiuola, avvolto da un telo, aveva detto che era nato morto. Invece, c’era aria nei polmoni del piccino venuto alla luce solo per pochi attimi, dopo nove mesi di gestazione tenuta nascosta. A ucciderlo è stato lo shock emorragico da recisione del cordone ombelicale, che ha «determinato un profuso sanguinamento con anemizzazione repentina e decesso del neonato» come spiegato dalla Procura. Morto dissanguato. Seppellito sotto un filo di terra, fiutato dal cane di casa. Per questo la nonna di Chiara, che se ne era andata in vacanza con i genitori come nulla fosse, aveva chiamato i carabinieri. Dell’altro bimbo, partorito il 12 maggio del 2023 e di cui ancora non si sa se fosse nato vivo o morto (sono in corso gli accertamenti medico legali), i Ris di Parma hanno portato via piccoli frammenti ossei assieme a sei sacchi di terriccio che ricoprivano quei poveri resti, sempre nel giardino degli orrori. A pochi metri dalla camera da letto della giovane, che certo ripugna chiamare madre. Iscritta a giurisprudenza, definita «normale», amante dei bambini, alternava gli studi a piccoli lavori come baby sitter e animatrice in piscina o in centri estivi. Il profilo di Chiara tratteggiato dal procuratore capo è invece agghiacciante. «Sembrava che il suo unico obiettivo fosse di arrivare alla fine della gravidanza e di uccidere il bambino», ha detto il pm. «Le sue ricerche su Internet, una marea di ricerche, erano tutte finalizzate a nascondere la gravidanza, a come fare sesso senza che il fidanzato si accorga della gravidanza, come schiacciare la pancia», spiega. Così pure ricerche su farmaci, su erbe che possono provocare l’aborto. A febbraio «cerca un video su come si decompone un corpo e dopo quanto tempo puzza un cadavere», elenca il procuratore capo. Pochi mesi dopo aver seppellito il primo figlio, a fine 2023 la ragazza è di nuovo incinta. «Tiene una condotta incompatibile» con il suo essere in attesa, e questo è emerso soprattutto dalle informazioni raccolte dagli amici. «Non ha mai disdegnato l’uso di sigarette elettroniche e con tabacco, anche accompagnato da assunzione di bevande alcooliche; da ultimo, dopo che il travaglio era di fatto già iniziato, e nell’imminenza del parto, Chiara non ha neppure disdegnato l’uso di marijuana», sottolinea D’Avino. Elementi che risulterebbero significativi per la contestazione della premeditazione. «Tremo a pensarci. Ho consegnato la mia famiglia a dottor Jekyll e Mister Hyde», ha confessato a L’Arena Enrico Castellani, il datore di lavoro che aveva scelto la Petrolini come baby sitter dei suoi tre figli. «Per tanti mesi Chiara è stata un punto di riferimento importante in casa nostra, molto brava, disponibile a tutte le ore, sorridente: ero tranquillo». La studentessa, indagata per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di parentela, oltre che di occultamento per il secondo neonato e di soppressione di cadavere per il primo, si sarebbe indotta il parto assumendo l’ossitocina che favorisce le contrazioni dell’utero, nella tavernetta di casa prima di partire per il Giappone nel maggio del 2023, e pochi giorni prima di una vacanza programmata negli Stati Uniti con la famiglia, lo scorso agosto, da dove si è postata sorridente davanti ai grattacieli. Ha cercato di far sparire le tracce di sangue, al padre avrebbe detto di avere avuto un flusso mestruale abbondante. Poi, «a meno di ventiquattr’ore dall’uccisione del secondo bambino ha avuto la forza, non solo fisica, di andare dall’estetista, di andare al bar, in vineria, tornare al bar dopo che la vineria aveva chiuso». Un anno fa, «il giorno dopo la morte del primo figlio ha fatto shopping con le amiche e poi il solito giro nei bar», apprendiamo con sgomento dall’esposizione del pm. Emanuele, il fidanzato di Chiara è di certo il padre del secondo piccolo, forse anche del primo. «Io quel figlio lo avrei tenuto. Ho 22 anni, ma lavoro, potevo tenerlo e mia madre mi avrebbe aiutato», ha detto alla Stampa. Davvero non si era mai accorto di nulla? È possibile che la ragazza abbia fatto tutto da sola, per due volte, senza aiuto e complicità? «Siamo di fronte a un fatto drammatico che suscita sgomento per due bambini che non hanno potuto vedere il mondo dopo aver visto la luce», ha riassunto D’Avino. «Per la famiglia della ragazza; per il giovane fidanzato che lei ha confermato essere il padre di entrambi i neonati. Sgomento anche per la ragazza, perché al di là delle responsabilità penali che verranno accertate, pare difficilmente decifrabile e da oggi dovrà prendere coscienza di ciò che è stato e che sarà».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.