2024-09-28
Arresto differito per chi picchia i medici
La tutela di medici e infermieri dev'essere al primo posto (Getty)
Stretta del Consiglio dei ministri contro le violenze nei confronti del personale ospedaliero e i danneggiamenti delle strutture. Salta, per ora, la videosorveglianza. Slitta il decreto flussi, Alfredo Mantovano: «Ci sono ancora affinamenti e precisazioni da fare».Piano strutturale di bilancio alle Camere: «Debito condizionato dal Superbonus».Lo speciale contiene due articoliScatta il giro di vite per chi aggredisce i sanitari. Nel decreto legge varato ieri dal governo si prevede una pena da 1 a 5 anni e una multa da 10.000 euro per chiunque «all’interno degli ospedali, strutture socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, con violenza alla persona o con minaccia distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose ivi esistenti o comunque destinate al servizio sanitario o socio-sanitario». Le misure erano state annunciate nei giorni passati dai ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e della Salute, Orazio Schillaci. Nella sostanza il decreto legge va a modificare gli articoli del codice di procedura penale 380 (arresto obbligatorio in flagranza) e 382 bis (arresto in flagranza differita). La novità è che le norme estendono l’arresto obbligatorio in flagranza anche agli atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti sanitari o che producono danni ai beni mobili e immobili destinati all’assistenza sanitaria, con la conseguente compromissione del servizio pubblico erogato dalle strutture. La multa da 10.000 euro potrà aumentare nel caso in cui l’atto venga commesso da più persone. Esce dal testo nonostante fosse presente nella bozza, l’articolo 3 che prevedeva l’adozione di dispositivi di videosorveglianza nelle strutture. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha però chiarito in conferenza stampa che «saranno disponibili dal primo gennaio i presupposti per estendere la videosorveglianza dove necessario». Infatti «l’intenzione del governo è di prevedere nella prossima legge di bilancio una norma che ovviamente avrà adeguata copertura finanziaria per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle parti delle strutture sanitarie maggiormente interessate dalle aggressioni. Non la si è inserita in questo decreto legge perché è necessario un confronto con le Regioni che hanno la competenza in sanità e con il Garante della privacy, trattandosi di strutture per cui servono delle cautele nell’utilizzo anche da parte delle forze di polizia». A presentare il decreto in conferenza stampa ci ha pensato il ministro della Giustizia Nordio, spiegando di quanto fosse un desiderio di tutto il governo intervenire tempestivamente sull’emergenza delle aggressioni ai sanitari. Una misura che per il ministro avrà un «forte effetto deterrente» perché «è una cosa intollerabile che chi lavora con grande sacrificio in ambulatori e pronto soccorso venga aggredito e malmenato» così come lo è che «ambienti essenziali come quelli ospedalieri vengano devastati». A prendere l’iniziativa insieme al ministro della Giustizia anche il titolare della Salute Schillaci che pur non essendo presente alla conferenza stampa ha commentato così: «Oggi abbiamo dato un’altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari. Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza». E arriva un plauso anche dalle associazioni di categoria. «È un primo passo importante il decreto adottato dai ministri che ringrazio», afferma Filippo Anelli presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) che poi sollecita che l’azione di governo prosegua come promesso anche in tema di videosorveglianza. Il Consiglio dei ministri che si è svolto ieri era ricco di contenuti, tanto che nonostante fosse stato inserito in agenda, non è stato possibile licenziare il previsto decreto flussi che, assicurano fonti di governo, verrà però approvato al prossimo Consiglio dei ministri che da agenda risulta convocato per mercoledì 2 ottobre. Il decreto tratta «una materia molto complessa che richiede qualche affinamento e qualche precisazione» ha spiegato oggi Mantovano senza soffermarsi sulle parti del testo che potrebbero aver creato lungaggini in sede di discussione.Ad ogni modo, secondo la bozza ci saranno click day separati per i lavoratori stranieri che vogliono venire in Italia. E ciascun datore di lavoro potrà presentare al massimo 3 richieste. Dovrebbero essere queste le principali novità in materia. Inoltre si prevedono già delle finestre temporali per la presentazione delle domande. Per il 2025 il termine per la presentazione delle richieste di nulla osta per i lavoratori stagionali decorrono per il settore turistico alberghiero dalle 9 del 12 febbraio 2025 (per il 70%) e dall’1 ottobre per il restante 30%. Per il settore agricolo il click day è invece previsto il 20 gennaio 2025, dalle nove del mattino. Inoltre, in via sperimentale per l’anno prossimo sono rilasciati 10.000 ulteriori visti d’ingresso per badanti. Una stretta è poi prevista per le domande di lavoratori provenienti da Paesi «caratterizzati da elevato rischio di presentazione di domande corredate da documentazione contraffatta o in assenza dei presupposti di legge». L’elenco di questi Stati verrà individuati con un decreto del ministero degli Esteri. Novità importanti dovrebbero comparire anche sul fronte della lotta al caporalato. Ad un lavoratore che «contribuisca all’emersione dei fatti e all’individuazione dei responsabili», il questore rilascerà subito un permesso di soggiorno «per consentire alla vittima ed ai membri del suo nucleo familiare di sottrarsi alla violenza ed allo sfruttamento».<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/chi-picchia-medici-arresto-differito-2669286932.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="cdm-i-conti-sono-sotto-controllo-agnes-e-rossi-designati-al-cda-rai" data-post-id="2669286932" data-published-at="1727485233" data-use-pagination="False"> Cdm: «I conti sono sotto controllo». Agnes e Rossi designati al Cda Rai Dopo esser stato illustrato durante il Consiglio dei ministri di ieri dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Piano strutturale di bilancio è stato inviato alle Camere e verrà esaminato a cominciare dall’8 ottobre. Il documento, che è stato aggiornato alla luce delle revisioni di contabilità nazionale rilasciate dall’Istat lo scorso 23 settembre e dopo il confronto con le parti sociali, prevede che l’andamento del debito pubblico italiano nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, «continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020». A fine 2023 l’asticella viene fissata al 134,8% del Pil (133,6% senza le compensazioni dei bonus edilizi), meno del 137,3% stimato in precedenza. Conti pubblici schiacciati ancora dunque dalla mala gestione del governo Conte, ma che il governo, visti i numeri, sta gestendo tutto sommato bene. Partendo da una stima del 3,8% del Pil per l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato ad aprile), il governo si pone l’obiettivo di un rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026. Cifre che consentiranno di uscire dalla procedura per deficit eccessivo. Nei contenuti cominciano a girare le prime indiscrezioni. Si conferma il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno all’attuazione della legge delega di riforma del fisco, che comprende il recupero del gettito fiscale. Tra le misure allo studio ci sarebbe la proroga alla decontribuzione del 100% dei contributi a carico delle donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, con 3 o più figli, entro il limite annuo di 3.000 euro e fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio minore. Tra le intenzioni del governo spunta anche l’idea di superare i limiti di pensionamento per i dipendenti della Pubblica Amministrazione fissata a 65 e 60 anni, definendo soluzioni che consentano un allungamento della vita lavorativa, consentendo alla pubblica amministrazione di trattenere le risorse ad elevato «know how» e di consentire un efficace passaggio di consegne. A partire dal 2027, l’Italia intende potenziare gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese gestiti da Simest, nelle modalità che erano state previste nel Pnrr. Ciò permetterà di proseguire il percorso già avviato per l’internazionalizzazione delle Pmi. E dovrebbero arrivare anche dei sostegni per incentivare gli interventi nell’efficientamento degli edifici effettuati da famiglie in condizioni di povertà energetica. Per contrastare il fenomeno delle carenze di farmaci potrebbero essere adottate ulteriori misure, sia per ridurre le barriere normative all’ingresso sia per aumentare il grado di concorrenzialità, nella distribuzione al dettaglio e nella vendita di medicinali. Resta da capire quanti fondi verranno stanziati nel settore specifico della sanità. Alla conferenza stampa non è stato possibile interpellare il ministro Giorgetti che non era presente. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha spiegato che il capo del Mef tre giorni fa «ha illustrato le linee portanti di questo piano alle parti sociali in due distinti e non brevi incontri a Palazzo Chigi». Oltre al Psb e al decreto legge sui sanitari, durante il Cdm sono state discusse anche le prime nomine Rai. Su proposta del ministro dell’Economia, Palazzo Chigi ha deliberato di designare Simona Agnes e Giampaolo Rossi per la nomina a componenti del consiglio di amministrazione della Rai. Passi in avanti per la maggioranza che intende portare alla presidenza di viale Mazzini la candidata azzurra Agnes.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.