2022-10-31
C’è il rave party ma stavolta c’è un ministro
Matteo Piantedosi ordina lo sgombero del raduno illegale di Modena. Linea opposta alla Luciana Lamorgese.Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiesto al capo della Polizia e al prefetto di Modena che, in collaborazione con gli organi della magistratura, compiano le azioni necessarie per sgomberare il rave party di Modena. Quanto predisposto dal ministro va nel senso opposto a quanto fatto finora dai vari ministri, nonché dai vari prefetti. Infatti, la logica che ha ispirato le azioni dei suddetti è sempre stata la seguente: non facciamo nulla, controlliamo, per quanto possibile arginiamo, interveniamo solo in casi estremi altrimenti stiamo a guardare perché, intervenendo, potrebbe accadere qualcosa di peggiore. Cioè che questi - che stanno violando la legge, insultando le forze dell’ordine e sfasciando pezzi interi di città o di spazi pubblici e privati, come nel caso di Modena - si arrabbiano e poi magari fanno casino e distruggono tutto. In altri termini ancora: lasciamo che facciano disastri perché potrebbero farne di peggiori.È così che abbiamo assistito a vetrine sfasciate, muri imbrattati, commercianti insultati e costretti a rimanere asserragliati nei loro negozi, ristoratori nei loro ristoranti, baristi nei loro bar, cittadini nelle loro case per paura di non trovarsi in quel casino illegale e totalmente ingiustificato e tornarsene a casa malconci o spesso in ospedale. Ancora in termini più chiari: lasciamo sovvertire l’ordine pubblico, lasciamo turbare la pace delle città e dei cittadini, lasciamo oltraggiare i cittadini e le forze dell’ordine, lasciamo diffondere un clima di terrore e violenza, perché detti delinquenti potrebbero irritarsi e commettere cose ancora peggiori. Noi della Verità lo abbiamo sempre detto, ripetuto all’infinito: ma che modo di ragionare è questo? Ma, soprattutto, come possono ragionare così i pubblici poteri, quelli che devono - non che possono - ragionare e agire in modo opposto: riportando cioè le situazioni all’ordine e al rispetto della vita normale delle città e dei loro cittadini? Vedremo le reazioni schifate di molti alle decisioni di un ministro dell’Interno che, semplicemente, adempie ai suoi compiti istituzionali e fa finalmente il suo mestiere, al contrario dell’immobile e assente Luciana Lamorgese, ma potremmo citarne molti altri. Citiamo ella per ordine di apparizione. In migliaia, dall’Italia e dall’estero, hanno raggiunto, tra sabato sera e la notte, un capannone abbandonato - che comunque sarà pur di qualcuno, quindi violando la proprietà privata perché senza alcuna autorizzazione a farlo - con auto e camper e si sono piazzati lì per festeggiare Halloween, avendo organizzato il tutto per rimanere indisturbati fino a martedì. Un lungo week end di casino in barba a tutto e tutti. A partire da Modena, i modenesi e gli automobilisti si sono trovati chiuse le uscite autostradali sulla A1, di Modena Nord e Sud, e sulla A22 di Carpi e Campogalliano per motivi di sicurezza. Perché detti cittadini, che si stavano spostando per vacanza o per fatti loro, non importa, non sarebbero stati garantiti nella loro sicurezza o incolumità personale. Ma vi sembra, francamente, una situazione sostenibile da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare? Vi sembra che in questo Paese si possa continuare a fare il cacchione che uno vuole e che dall’estero vengano qui a farlo perché se si azzardano a farlo nei loro Paesi se la vedono brutta, molto brutta?Questa è la domanda alla quale rispondere, non altre. Non c’è da perdersi in sociologismi vari, in giustificazionismi altrettanto cretini o, addirittura, scagliarsi contro la funzione repressiva delle forze dell’ordine che ne costituisce la natura stessa. Sennò come giustifichiamo la spesa pubblica per pagare male, molto male, malissimo gli stipendi delle medesime forze? Per far fare loro da spettatori a qualsiasi cosa venga in mente di fare a qualsivoglia singolo, gruppo, organizzazione ai danni degli altri? Si devono continuare a sopportare situazioni di pericolo, blocchi e traffico in tilt per questo tipo di manifestazioni, chiamiamole così anche se sono dei veri e propri bordelli a cielo aperto? Tra l’altro, tutto questo avviene in concomitanza con la fiera degli sport invernali SkiPass in corso a Modena in questi giorni, dove imprenditori hanno pagato per poter avere uno spazio espositivo e poter incontrare in tranquillità i loro clienti che, viceversa, si stanno trovando imbottigliati in un casino assoluto e profondamente ingiusto. Figuratevi voi se in questo periodo abbiamo bisogno che qualche migliaio di persone, violando la legge, mettano i bastoni tra le ruote a una attività economica. Ma vadano a farsi a casa loro il rave party. Bene ha fatto Piantedosi e bene farà oggi a portare in Consiglio dei ministri un provvedimento che consenta di intervenire meglio e più efficacemente in questo tipo di situazioni. Ricordiamo che il ministro precedente, in occasione di una di queste pagliacciate, fece addirittura scortare i mezzi dei partecipanti. Toccammo il fondo. Per fortuna siamo tornati a galla. Era ora.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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