2020-09-21
Cara von der Leyen, la smette di rifilarci balle?
Ursula von der Leyen (Ansa)
Cara Ursula von der Leyen, mi scusi se mi permetto di scriverle, ma avrei una domanda da porle in maniera educata: potrebbe evitare di prenderci per i fondelli? Glielo dico perché qui in Italia da qualche tempo abbiamo il sospetto che l'Europa sia stata trasformata, da grande ideale che era, in marchingegno per fotterci. E lei, purtroppo, sta facendo di tutto per confermare il sospetto.Ogni volta che parla dell'Italia, infatti, i suoi artigli grondano miele. «Siamo tutti italiani». «Chiedo scusa all'Italia». E avanti con le smancerie. Nel suo discorso ufficiale al Parlamento europeo, qualche giorno fa, ha persino citato Carola e Vittoria, le due tenniste di Finale Ligure che durante il lockdown giocavano sul terrazzo. Ci siamo commossi tutti, come in uno spot della Barilla. Mancava solo Federer e la musica strappalacrime. Ovviamente i telegiornali italiani ci si sono buttati a capofitto. E hanno dipinto il solito santino. Beata Vergine Ursula Santa Protettrice degli Italiani.In quello stesso discorso, per altro, lei citava il celebre trattato di Dublino, quello sciagurato accordo europeo che attribuisce la responsabilità e la gestione degli immigrati al primo Paese europeo ove essi approdano. È ovvio che si tratta di una norma italia-cida, cioè fatta apposta per ammazzarci. «Verrà cambiata», ha annunciato lei, poco prima di tirare in ballo le tenniste. E il combinato disposto delle due citazioni l'ha portata alla glorificazione sui nostri quotidiani. Il giorno dopo non c'era titolo della stampa mainstream che non la celebrasse con venerazione.È bastato però leggere i documenti su cui state davvero lavorando a Bruxelles per capire che la modifica del trattato di Dublino in realtà non modifica nulla. Perché nessuno dei Paesi europei è intenzionato a prendersi in carico gli immigrati che sbarcano in Italia. Per cui formalmente si abolisce il trattato di Dublino ma lo si sostituisce con un documento che dice più o meno la stessa cosa. E cioè che se gli immigrati sbarcano in un Paese (leggi l'Italia), questo Paese è responsabile di loro fino al momento in cui non saranno espulsi. Trovate la differenza. Se ne siete capaci.E allora mi chiedo: perché annunciare che cambia una cosa sapendo già che non cambierà? Solo per aumentare il nostro mal di pancia? Era già successo con i ricollocamenti: sembrava che dal giorno dopo i clandestini ospiti negli hotspot potessero essere distribuiti nei vari Paesi europei. Ovviamente non è mai successo. Non parliamo poi della questione dei soldi europei: avete raccontato che subito ci sarebbero piovuti addosso miliardi e miliardi, tutti regalati. Invece saranno per lo più prestiti e arriveranno, se va bene, alla fine del 2021 ma forse molto più in là. Dunque: non sarebbe ora di smetterla di raccontarci balle? Altrimenti ci convinceremo definitivamente che lei non è la presidente dell'Europa ma solo il feldmaresciallo della Merkel e di Macron, il fantoccio presentabile, con la messa in piega in ordine, dell'orrendo potere franco tedesco. Cosa che, in effetti, probabilmente è.