2025-05-12
Cara Schlein, conti i voti anche dei pesci (rossi)
Cara Elly Schlein, cara segretaria Pd, le scrivo questa lettera per assicurarle il voto del mio pesciolino rosso. E forse anche del mio canarino, se soltanto ne avessi uno.Ho visto infatti che per il congresso del suo partito in Sicilia hanno votato non soltanto i morti, ma anche i merli e i gatti neri. Mi chiedevo dunque se, per fermare l’emorragia di elettori, non si potesse estendere il diritto di voto anche ad altri animali: i coccodrilli, l’orangotango, il serpente, l’aquila reale, il gatto (siamese) il topo e l’elefante. Manca solo il liocorno, si sa. Ma in compenso abbondano le vipere.Le assicuro che il mio pesciolino sarebbe felicissimo di votare per il Pd, e non solo perché è rosso. Ma perché pensa che sia ora di finirla con «cacicchi e capibastone», come disse lei. E anche con i merli, aggiungeremmo noi. Quello che sta succedendo nel partito in Sicilia, in effetti, è davvero è roba da volatili: uccelli e uccellati. «Questo congresso è una farsa», tuona una parte rilevante del partito: contesta le procedure che hanno portato alla candidatura unica di Anthony Barbagallo. Quest’ultimo, ex sindaco di centrodestra, già con l’Mpa di Lombardo e l’Udc di Casini, oggi uomo forte del Pd in Sicilia, non ha rivali grazie a una votazione sulle regole congressuali effettuata a gennaio cui parteciparono online 206 persone. Fra di loro anche alcuni morti e diversi anonimi che si sono presentati con nickname come «merlo» e «gatto nero». Probabile anche la presenza di asini, squali e pescecani. Ma hanno preferito rimanere nell’ombra. Da una settimana entrata nei 40 anni (auguri), dopo i festeggiamenti in stile Star Wars («Che la forza sia con me») con tanto di foto da bambina con cappottino rosso (il mio pesciolino approva), per lei, cara Elly, è tempo di fare i primi bilanci della sua segreteria. E noi pensiamo che possa andare fiera di come ha gestito il promesso rinnovamento del suo partito: è vero, capibastone e cacicchi, nonostante le promesse, continuano a fare il bello e il cattivo tempo in tutta Italia, in Puglia regnano gli Emiliano e i Decaro, in Campania De Luca la fa impazzire. Però, vuole mettere? Adesso in Sicilia votano i merli. E resuscitano i morti. Fossi in lei, nell’isola, cambieremmo pure il nome del partito per essere all’altezza della sfida: da Pd a Pdz. Partito dello zoo. O degli zombie.Per il resto siamo contenti di trovarla di nuovo combattiva sulle barricate dei referendum. Negli ultimi tempi l’abbiamo sentita dire: «D’ora in avanti saremo in tutti gli ospedali». E poi: «D’ora in avanti saremo in tutti i centri per immigrati». E poi: «D’ora in avanti saremo in tutte le fabbriche». Per la verità non l’abbiamo vista né negli ospedali né nei centri per gli immigrati e nemmeno nelle fabbriche dove pure un partito di sinistra dovrebbe starci per definizione. In compenso l’hanno vista al Monk, locale trendy di Roma dove ha tenuto per l’appunto l’esclusivissimo party per i suoi 40 anni. Adesso promette: «D’ora in avanti saremo in battaglia per i referendum della Cgil su immigrazione e lavoro», e noi nonostante tutto le crediamo. Però siccome sappiamo quanto sia alto il rischio flop causa astensione, abbiamo deciso di scrivere questa cartolina. Non possiamo assicurarle il nostro voto. Ma quello del nostro pesciolino rosso sì.
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