Ilaria Salis (Ansa)
Cara Ilaria Salis, le scrivo questa cartolina per sostenere la sua richiesta al Parlamento europeo: non devono revocarle l’immunità. Non osino. Non si permettano.
Cara Ilaria Salis, le scrivo questa cartolina per sostenere la sua richiesta al Parlamento europeo: non devono revocarle l’immunità. Non osino. Non si permettano.
Cara Elly Schlein, cara segretaria Pd, le scrivo questa lettera per assicurarle il voto del mio pesciolino rosso. E forse anche del mio canarino, se soltanto ne avessi uno.
Cara Ilaria Salis, scrivo questa cartolina per farle i complimenti per il suo nuovo incarico all’Europarlamento. Qualcuno ha anche fatto dell’ironia dicendo che nominare lei, nota occupatrice di case, alla commissione speciale per il problema della casa, è un po’ come nominare Lucignolo alla commissione per la scuola o Bombolo alla commissione per la salute alimentare.
Caro Franco Gabrielli, caro consulente del sindaco Sala, le scrivo per ringraziarla: ancora una volta ha dato prova della sua grande competenza.
Caro Emmanuel Macron, caro presidente della Francia, le scrivo questa cartolina per farle i complimenti: ha restaurato la cattedrale di Notre-Dame in «soli» cinque anni. Un miracolo, in pratica. E se qualcuno pensa che dopo cinque anni sia piuttosto normale riaprire una cattedrale, sicuramente è un populista: lei merita la gloria e l’onore che le hanno tributato 50 capi di Stato, nonché i giornali di tutto il mondo, leggendo i quali sembra che più che restaurarla lei la cattedrale l’abbia costruita. Con le sue mani. E con Brigitte come architetto. Una vera impresa monumentale, un successo senza pari, simbolo imperituro della gloria francese. Tanto che mi viene un dubbio: adesso che ha restaurato la cattedrale, ecco, non potrebbe far qualcosa, lì a Parigi, per restaurare anche la democrazia?