2023-10-06
«Bugie sui tagli alla salute: 3 miliardi in più in manovra. Fondi extra per investire»
Franco Zaffini (Imagoeconomica)
Il presidente della commissione Affari sociali Franco Zaffini: «Risorse dal gioco per interventi strutturali su macchinari, medici e ospedali. Stiamo tamponando il payback».Presidente si sente sotto attacco?«Per cosa?»L’opposizione, Pd in testa vi accusa di tagliare fondi alla sanità.«Pura propaganda. E se il Pd fa propaganda sul servizio pubblico essenziale per definizione vuol dire che è messo male. Il Partito democratico mente nel momento in cui ci accusa per i tagli realizzati dai governi di cui ha sempre fatto parte negli ultimi 15 anni. Trovo davvero paradossale che chi ci ha consegnato una situazione drammatica, ora si lamenti perché la situazione è drammatica. Ma non solo. Perché anche la narrazione secondo la quale noi staremmo riducendo i fondi si basa su una mistificazione. Nel 2023 le risorse per la sanità sono aumentate di 3,6 miliardi rispetto all’anno prima raggiungendo quasi quota 135 miliardi di euro. Una spesa più elevata di 6,9 miliardi rispetto al 2021 e di oltre 12 miliardi rispetto al 2020, il biennio del Covid». Su cosa si basa allora la mistificazione dem?«Nella Nadef vengono indicate delle tendenze e in queste tendenze è previsto che la spesa per la sanità passi dal 6,6 al 6,2% del Pil, ma tutto dipende ovviamente dalla crescita del Pil e infatti in termini assoluti la spesa per la sanità è in aumento anche nel 2025 e nel 2026. Detto questo, quelli che contano sono i numeri della manovra e nella legge di bilancio a dicembre le risorse per la sanità saranno più consistenti». Franco Zaffini, Fratelli d’Italia, è il presidente della commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro e Previdenza sociale al Senato. Una volta chiarita la dinamica dei numeri, che per qualche ora hanno sostituito spread e Btp nei piani d’attacco della sinistra contro il governo, cerca di allargare lo sguardo. Parla di una visione di lungo periodo e della necessità di investire perché «una sanità di qualità che si basi solo sulla spesa corrente, solo sull’ordinaria amministrazione, non è possibile». Presidente, il piatto piange, dove troverete le risorse?«Da un lato è necessario finanziare la spesa corrente e da questo punto di vista credo che nella prossima manovra sia possibile stanziare almeno altri 3 miliardi per adeguare i costi all’inflazione e portare le risorse dai circa 130 attuali a 150 miliardi nel giro di quattro anni. Ma la vera sfida è quella di individuare nuove forme di introiti per gli investimenti che servono a costruire nuovi ospedali, ad ammodernare la strumentazione spesso obsoleta e poco tecnologica, ad assumere più personale sanitario e a rinnovare i contratti dei medici che sono sottopagati e che infatti se possono scappano all’estero».Una grande sfida. Ma i soldi?«L’idea è quella di imporre un prelievo sul gioco online».Come?«Si può pensare a un riordino della disciplina delle entrate complessive dall’attività di raccolta del gioco. Per esempio aumentando i canoni di concessione, specie dei giochi online, in funzione dei volumi di raccolta delle giocate e delle scommesse. Ma è solo un’idea. Esistono diverse modalità di azione». Quanto pensa si possa recuperare?«Per il momento lasciamo stare i numeri, che dipendono anche dalla formula che troveremo, e pensiamo al concetto». Quale sarebbe il concetto?«È giusto che le spese per gli investimenti vengano indirizzate e poi giudicate dallo Stato e non siano lasciate alle decisioni dei singoli direttori delle aziende sanitarie locali». Perché?«Perché lo Stato ha quella visione d’insieme che serve per gli investimenti di lungo periodo e non deve sottostare alle logiche di “conquista del consenso” che purtroppo sui territori spesso prevalgono. Quella logica, la storia ci insegna, che ha portato per esempio all’acquisto di strumentazioni molto costose e all’avanguardia in ospedali dove però vengono sfruttate per il 10-20% delle loro potenzialità». C’è l’articolo 20 che regola i finanziamenti pubblici nella sanità. «E infatti la mia commissione ha avviato un’indagine per capire perché in 30 anni rispetto ai 35 miliardi impegnati ne siano stati spesi appena il 25%». A proposito di fare i conti con il passato, la sinistra (l’accoppiata Daniele Franco al Mef e Roberto Speranza alla Sanità) vi ha lasciato anche l’eredità del payback sulle aziende che si occupano di strumenti e device sanitari. Una sorta di esproprio retroattivo che dà la possibilità alle Regioni di imporre una tassa sul fatturato dei fornitori.«E infatti molti fornitori sono in crisi e adesso tocca a noi mettere una pezza su una norma che ha una logica luciferina. Se seguissimo il modo di fare politica e la pretestuosità degli attacchi della sinistra potremmo dare la colpa al precedente governo e lavarcene le mani».Invece?«Invece abbiamo investito risorse per 1 miliardo e mezzo al quale andrà aggiunto un altro miliardo per evitare che centinaia di piccole imprese finiscano sul lastrico. E poi saremmo noi quelli che tagliano la sanità».
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
(Ansa)
La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. Ad innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina e non in una stalla come si era appreso in un primo momento. Tutti e tre si erano barricati in casa. Nell'esplosione hanno perso la vita 3 carabinieri e sono risultate ferite 15 persone tra forze dell'ordine e vigili del fuoco. (NPK) CC
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