2024-08-29
Chi sale e chi scende in Borsa. Il risiko giova alle banche. Ostacoli per chip, alcol e auto
Analisi dei primi sette mesi dell’anno a Piazza Affari. Stellantis paga le difficoltà internazionali del settore. Mentre gli istituti di credito mostrano una netta ripresa.L’andamento dei titoli del settore chip e semiconduttori non è stato uniforme a livello internazionale nel 2024, con performance assai diverse nelle varie aree geografiche. E mentre Taiwan semiconductor, il più grande produttore mondiale di chip (quota di mercato del 61%) ha messo a segno un ottimo +62,3% da inizio anno, Intel ha invece perso il 58,8%. A Piazza Affari Stm ha ceduto sinora il 42,5%: la quotazione in avvio d’anno a 49,02 euro si è rivelata il top, il costante deterioramento del valore del titolo ha toccato 28,19 euro ad agosto. Il debole rialzo delle ultime settimane indica che vi è ancora pressione in vendita per ritorni a 29,7/28,3 euro, a ridosso del supporto settimanale a 27 euro. Reazioni rialziste a 33,5/34 euro; resistenza settimanale a 39,5 (principale a 43 euro). Come illustrato in grafico, col cedimento del supporto il ribasso prosegue per 25/24,5 euro (rischio di toccare 21,5). Il supporto settimanale a 22 euro sostiene la tendenza di medio. Il settore auto è in crisi un po’ ovunque, in Italia è Stellantis a farne le spese: con un avvio d’anno a 21,27 euro e un primo trimestre positivo (+28,5%), il secondo trimestre dava segni di cedimento per poi accentuare il deprezzamento (-49,9% da marzo) col picco di agosto, sceso sino a 13,698 euro. L’elevata volatilità bidirezionale, con gap ribassisti, ha spesso «saltato» gli stop. Si noti come il rialzo luglio 2022-marzo 2024 sia di ampiezza uguale al precedente rialzo giugno 2016-gennaio 2022: le prese di profitto sul massimo di marzo sono state attivate dagli investitori che avevano notato il parallelismo. Importante l’area 13,9/13,2 euro, dove generalmente i grossi operatori posizionano i primi acquisti, in ottica di medio periodo. Valore attuale 15,12 euro; fase che prevede storni a 13,4/12,9 euro e rialzi sui 16,5. Supporto settimanale a 11 euro, resistenza a 20,8.Tra i titoli italiani che da inizio anno stanno performando negativamente vi è anche Campari: dai 10,26 euro in avvio d’anno le quotazioni sono salite leggermente a 10,28 euro in febbraio per poi ridiscendere a 7,82 a fine luglio: -23,9% in sette mesi (-39,1% da luglio 2023). Il grafico illustra come il ribasso sia in essere sin dai 12,85 euro di luglio 2023 e come il recente minimo abbia toccato la parte inferiore del canale di oscillazione ribassista attivo dal 2021. Tutta l’area 8/7,5 euro è attrattiva (pullback e ritracciamento), con reazioni rialziste a 8,7 euro e poi sui 9,4. Resistenza settimanale a 10,4 euro (se superata si prosegue per 12 euro). Supporto da monitorare a 5,35 euro (supporto di brevissimo: 7,5 euro). Campari in aprile aveva concluso l’acquisizione di Courvoisier per 1,17 miliardi di dollari cash.Anche Telecom, titolo presente in moltissimi portafogli nonostante sia da «zerovirgola», ha sviluppato una performance negativa del -32,85% da inizio anno, passando da 0,2942 euro di gennaio a 0,1975 euro di agosto. Attualmente su 0,2369 euro, lateralizza da mesi tra 0,3350 e 0,1600. Ripiegamenti a 0,2/0,18 euro tuttora possibili, evidenziando come la trendline supportiva pluriannuale transiti a quote decisamente inferiori: su 0,1 euro. Su superamento di 0,3350 euro si avrà progressione rialzista per 0,4/0,45 euro, mentre la resistenza settimanale più importante è a 0,6 euro: solo col superamento di tale livello si avrà allungo verso 1 euro.Esaminiamo inoltre Nexi che, pur avendo effettuato un ottimo recupero in agosto - da 5,055 euro sino a 6,26 -, si trova tuttora sotto i 7,46 euro, valore di inizio anno (-16% a oggi). Il costante ribasso del titolo dai 7,4750 euro di febbraio ai 5,05 di agosto è stato del -31,9%, ma da tale minimo si è avuta una ottima reazione rialzista (doppio minimo pluriannuale). Supporto settimanale a 5 euro e resistenza settimanale a 7,6 delimitano il range di oscillazione da qui a fine anno. Ripiegamenti a 6,05/5,85 euro rientrano nella norma (attenzione a picchi sui 5,2/5,1 euro che corrisponderebbero a triplo minimo pluriannuale, figura di inversione rialzista). Risalite a 6,3 euro/6,6 e poi sui 7,4 euro.Tra i migliori titoli da inizio 2024 vi sono Unipol (+95%) e i bancari Bper (+81%) e Mps (+75%), tutti e tre coinvolti nel «risiko bancario», partita che vede al centro la privatizzazione di Mps ma anche l’interesse ad accaparrarsi importanti tasselli del settore bancario che - complici varie ristrutturazioni e tassi di interesse a zero - aveva sofferto molto negli ultimi anni ma è ora in netta ripresa. Il semestre ha infatti totalizzato utili complessivi per 13 miliardi (di conseguenza buoni dividendi), generati da Mps, Banco Bpm, Bper, Credem, Crédit agricole Italia, Intesa, Popolare di Sondrio e Unicredit.Unipol ha iniziato il 2024 a 5,17 euro per poi salire senza storni degni di nota sino a 10,08 euro a luglio (+95% in sette mesi), complice l’incorporazione di Unipolsai. Prezzo attuale sui 9,34 euro. Il grafico indica la necessità di rifiatare: ribassi almeno a 8,8/8,45 euro. La rottura del supporto di breve a 8,4 euro consente prosecuzione per 7,65 (e possibilità di spingersi sotto 7 euro). L’area 9,4/9,9 euro è destinata a prese di profitto per la vicinanza alla zona di resistenza. Supporto principale a 5 euro (i supporti intermedi hanno poca valenza).Bper, nel cui capitale si è rafforzata Unipol, aveva segnato un ottimo +81% in soli sette mesi (da 3,04 a 5,532 euro in luglio), per poi perdere il 18,7% in quattro sessioni a inizio agosto (minimi a 4,492 euro). Attualmente sui 4,98 euro, prossimo target a 5,3 euro, ribassi a 4,75 e 4,25/3,9 euro. Resistenza a 6,1 euro (se superata prosecuzione per 6,85/7,1 possibili altre estensioni); supporto intermedio a 3,8 euro.Anche Mps, tra raggruppamenti e iniezioni di liquidità da parte dello Stato negli anni scorsi, sta recuperando: +75,1% nei primi sette mesi (avvio a 3,063, massimi sinora a 5,364 euro). Il grafico illustra come i prezzi siano riusciti a portarsi sopra la trendline ribassista che ne limitava gli apprezzamenti dal 2022, prossimo target a 7/7,1. Ribassi a 4,75/4,35 euro. Supporto settimanale a 3,8 e resistenza a 7,8 ne delimitano l’oscillazione.Tra i migliori si pone Unicredit che nei primi sette mesi è salita del +59,65% (da 24,635 a 39,33 euro) per poi cedere il -21% in sole nove sessioni, riportandosi a 30,96 euro. Il rimbalzo a 36,8 euro segnala l’interesse degli investitori per il titolo che sta comunque sviluppando una fase correttiva, con ritorni a 35 e 32,6 euro (test di 30/29 euro). Rialzi a 37,8/38,1 euro ove riappariranno le prese di profitto. Resistenza settimanale a 40 euro, supporto a 30.Anche Prysmian, azienda leader mondiale nella produzione di cavi per le torri eoliche nonché per sistemi per energia (gas e petrolio) e telecomunicazioni, si distingue per un apprezzamento del +56,4% in sette mesi. Nello specifico da 41,33 euro di inizio anno è salito sino a 64,66 euro; poi la discesa a 52,44 euro di inizio agosto (-18,9% in poche sessioni) quasi totalmente recuperata (oggi siamo a 36,48 euro). Atteso laterale tra 52 e 64 euro: rialzi a 63 euro, ribassi a 56,7/54,6 euro (possibili affondi a 49,60/48,6 euro). Supporto settimanale a 38 euro, principale a 33 euro; resistenza a 65 euro.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.