2020-09-15
Borsa italiana, arrivate le offerte. È quella svizzera la più conveniente
Confermate le anticipazioni della «Verità». Il tema, però, non è soltanto economico.È scaduto ieri il termine per la presentazione delle offerte per l'acquisto di Borsa italiana. Le offerte giunte a Piazza Affari, di proprietà del London stock exchange, sono quelle degli svizzeri di Six (che controllano le Borse di Madrid e Zurigo), dei tedeschi di Deutsche Börse e di Euronext (federazione di Borse europee a cui già aderiscono i listini di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Oslo e Dublino) insieme a Cdp e Intesa Sanpaolo. «L'aggregazione proposta tra Borsa italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell'Europa continentale, in cui l'Italia rappresenterebbe il principale contributore in termini di ricavi del gruppo Euronext post aggregazione», aveva detto il gruppo con sede in Olanda aggiungendo che «tale operazione di trasformazione posizionerebbe in modo efficace il nuovo gruppo per realizzare l'ambizione di proseguire nella creazione dell'infrastruttura dell'Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali».Come già anticipato da La Verità, secondo indiscrezioni, l'offerta svizzera di Six è la più alta e considera Borsa italiana tra i 3,5 e i 4 miliardi di euro. Se così fosse per il Lse si tratterebbe di un affare (al netto dell'inflazione) visto che nel 2007 Piazza Affari venne rilevata per 1,6 miliardi. L'operazione franco italiana aveva portato a pronunciarsi sul tema anche il ministero dell'Economia che, la settimana scorsa, aveva manifestato la preferenza per una soluzione che assicurasse a Piazza Affari una «collocazione strategica all'interno del mercato unico e dell'eurozona». Inoltre, come affermava il Mef, l'operazione avverrà «ai sensi della normativa sul golden power e delle normative di settore e le offerte saranno oggetto di vaglio da parte del governo e delle autorità di vigilanza».Il tema, dunque, non è solo economico. Come spiegava Carlo Pelanda sulle pagine de La Verità, la proprietà di Piazza Affari è una questione strategica e non è il caso che la Borsa italiana finisca in mani francesi. Poiché lo scopo di Borsa italiana è quello di restare indipendenti, allora forse la soluzione migliore è quella di creare una cordata di imprenditori privati che raccolga circa quattro miliardi per comprare in asta Borsa italiana.Resta quindi da vedere chi la spunterà. L'acquisto di Refinitiv da parte del London stock exchange porterà Londra a indebitarsi per 13,5 miliardi per cui è importante che Piazza Affari venga valorizzata a dovere. Del resto, come sottolinea Moody's, l'acquisto della piattaforma specializzata nel trattamento dei dati è stata tanto importante da mettere in crisi il rating del gruppo. I soldi dell'operazione di vendita di Borsa italiana serviranno proprio a questo. I tedeschi di Deutsche Börse sembrano ad ogni modo i più svantaggiati. Secondo gli analisti, il peso politico di Roma e Parigi favorirebbe gli altri pretendenti e non quello di Francoforte. Del resto Emmanuel Macron, così come il governo italiano, fanno il tifo per la cordata italofrancese. Cdp, secondo l'accordo si dovrebbe impegnare per 960 milioni e Intesa per 240. In cambio le due società otterrebbero due quote dell'8% e del 2,22% che pareggerebbero i pacchetti oggi detenuti in Euronext dalla francese Caisse des dépôt et consignations e da Bnp Paribas.