Le famiglie italiane potrebbero dover sborsare fino a 350 euro in più sulle bollette di elettricità e gas nel corso del 2025, con un aumento stimato del 13,6%. Secondo un’analisi di Facile.it, la spesa media annua per una famiglia tipo con contratto a prezzo indicizzato nel mercato libero potrebbe superare i 2.930 euro, rispetto ai 2.583 euro del 2024.
Le famiglie italiane potrebbero dover sborsare fino a 350 euro in più sulle bollette di elettricità e gas nel corso del 2025, con un aumento stimato del 13,6%. Secondo un’analisi di Facile.it, la spesa media annua per una famiglia tipo con contratto a prezzo indicizzato nel mercato libero potrebbe superare i 2.930 euro, rispetto ai 2.583 euro del 2024.L’analisi si basa sull’andamento degli indici Psv (Punto di Scambio Virtuale) e Pun (Prezzo Unico Nazionale, l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia che viene scambiata fra produttori e fornitori sul mercato nazionale della Borsa Elettrica Italiana) osservato nel 2024 e sulle previsioni dell’European Energy Exchange (Eex) per il 2025. In particolare, il Pun -indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica - è atteso aumentare del 30%, passando da 0,11 euro/kWh a 0,14 euro/kWh, mentre il Psv, punto di riferimento per il gas naturale, potrebbe salire del 37%, da 0,39 euro/smc a 0,53 euro/smc.Il rincaro interessa in maniera più marcata il gas, la cui spesa annua per una famiglia tipo passerebbe da 1.793 a 2.044 euro, con un incremento di 251 euro. Per l’energia elettrica, invece, l’aumento previsto è di circa 99 euro, con una spesa che passerà da 790 a 889 euro l’anno.«L’aumento dei costi delle materie prime rappresenta una cattiva notizia per le famiglie con tariffe indicizzate, che vedranno le proprie bollette salire notevolmente nei prossimi 12 mesi», sostengono gli esperti di Facile.it. Per difendersi da ulteriori rincari, il consiglio è di rivedere attentamente le condizioni della propria offerta e valutare soluzioni alternative sul mercato libero, magari optando per tariffe a prezzo bloccato.Per capire se la propria offerta è competitiva, è essenziale consultare la «bolletta di dettaglio», documento che illustra tutte le caratteristiche della fornitura, inclusi il costo fisso mensile e la quota variabile legata ai consumi. In fase di scelta, bisogna considerare quanto si consuma: per chi ha consumi contenuti, la quota fissa assume un peso maggiore, mentre per chi consuma di più è fondamentale puntare sul prezzo per unità.Nel caso dell’energia elettrica, la scelta della tariffa può dipendere anche dalle fasce orarie di consumo. Se l’abitazione fosse utilizzata durante tutto il giorno, una tariffa monoraria potrebbe rivelarsi la soluzione migliore; diversamente, se l’energia viene consumata prevalentemente al mattino o alla sera, conviene optare per una tariffa bioraria.
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