2025-06-12
Davide Galli: «Il blocco delle Euro 5 sconvolgerà il mercato»
Gli addetti ai lavori fanno i conti: «Per l’usato che può circolare rincari del 38%, per le auto più vecchie un crollo». I concessionari: «Le famiglie non hanno abbastanza soldi». Pronto l’emendamento della Lega: rinvio al 2026.La direttiva europea sul blocco nel Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) delle auto Euro 5, scoperta dalla Verità, costerà caro agli automobilisti e non è detto che porterà a uno svecchiamento del parco circolante e all’acquisto di veicoli meno inquinanti. Insomma si profila come l’ennesima stangata made in Bruxelles.Ricapitoliamo: dal 1° ottobre e fino al 15 aprile, scatterà il divieto di circolazione dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (con alcune variazioni di orario in certe regioni) per le auto Euro 5 alimentate a gasolio, costruite tra 2011 e il 2015, che non potranno circolare nei Comuni al di sopra dei 30.000 abitanti. Alla prima infrazione la multa sarà di 168 euro; in caso di recidiva in due anni, si pagheranno altri 168 euro con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. In Veneto il blocco partirà il 20 ottobre nelle fasce orarie dei giorni lavorativi dalle 8 alle 18 fino al 15 aprile. In tutto rischiano lo stop 7.609.000 veicoli.Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha lanciato messaggi rassicuranti dicendo che il governo è al lavoro per disinnescare questa mina. Un emendamento della Lega al decreto Infrastrutture presentato ieri prevede lo slittamento di un anno, al 31 ottobre 2026, del blocco, offrendo la possibilità alle Regioni di evitarlo anche successivamente. L’obiettivo è duplice: da una parte, tutelare le famiglie che rischiano di restare senza macchina, dall’altra rispettare l’autonomia delle Regioni. Un eventuale ritardo del blocco, aggiunge il testo leghista, dovrà essere accompagnato da misure compensative di tutela dell’ambiente come per esempio l’efficientamento energetico degli edifici o l’incremento del verde pubblico.Nel frattempo, al netto di qualsiasi intervento governativo, si può azzardare la stima di quanto verrà a costare questa ennesima follia ecologista. Il presidente di Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, Davide Galli, alla Verità, parla di uno «tsunami sul mercato dell’auto», di rincari stellari soprattutto sull’usato. «Col divieto alla circolazione delle Euro 5, il settore del second hand si andrà a restringere mentre aumenterà la domanda. Un meccanismo che farà decollare i prezzi di un 30-38%. Al tempo stesso ci sarà una svalutazione del parco circolante del 30% con punte del 40% nelle Regioni dove i veicoli sono più vetusti poiché usciranno irrimediabilmente fuori mercato. Penso al meridione, a Puglia, Calabria, Campania ma anche a certe aree del Lazio. Una perdita di valore è già avvenuta in passato quando sono stati introdotti i catalizzatori ma non con un obbligo di legge. Allora, eravamo a cavallo degli anni Novanta, si ebbe una svalutazione di oltre il 20%. Ma ripeto che fu un processo graduale non imposto. Quindi ora mi aspetto percentuali maggiori». Galli chiede polemico che ne sarà di queste vetture da rottamare. «È un problema di cui nessuno parla ma temo che si ammasseranno nei parchi degli sfascia carrozze con gravi rischi per l’ambiente». Forse gli unici a guadagnare da questa operazione saranno i Comuni. «A Bologna sono state già installate le telecamere per intercettare i trasgressori e mi aspetto un aumento del bollino annuale per la circolazione di auto datate. Un escamotage con cui ciò che inquina otterrà una sorta di lasciapassare diventando improvvisamente ecologico, con grande vantaggio per le casse comunali. Un po’ come gli autovelox. Pure dalle contravvenzioni ci sarà un maggior gettito». Galli fa l’esempio del Piemonte: lo stop riguarda circa 236.000 veicoli non certo obsoleti, immatricolati tra il 2009 e il 2015, anno in cui si passò allo standard Euro 6. In tutta Italia rischiano lo stop 7.609.000 veicoli considerando che, nei divieti, sono comprese anche Euro 1 e 2 a benzina e tutti i diesel fino a Euro 5.Al 31 dicembre 2023 circolavano 3,749 milioni di diesel Euro 5, secondo i dati dell’Aci.Quale sarà l’impatto sul nuovo lo spiega a La Verità il presidente di Federauto (la federazione dei concessionari), Massimo Artusi, che dice: «È sbagliato pensare che il blocco dei diesel Euro 5 possa stimolare l’acquisto del nuovo. Invece lo scoraggerà. Il portafoglio delle famiglie è stretto e assistiamo da anni ad un calo delle vendite. Peraltro i prezzi continuano a salire per effetto del posizionamento delle case automobilistiche sulla fascia medio alta». Artusi poi aggiunge che «c’è un elemento di incertezza. Siamo alle porte di una sorta di ecobonus. Ci sono 597 milioni di euro dal Pnrr che dovrebbero andare a incentivare gli acquisti di auto elettriche. In attesa che questo si concretizzi, è difficile che il consumatore decida di cambiare auto. Quindi il mercato è comunque bloccato».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.