
Ansa
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L'ad di Mediolanum: «Se la cosa va in porto siamo pronti a restare soci».
A margine della convention nazionale «Perché», che riunisce correntisti, consulenti finanziari e stampa, organizzata a Torino da Banca Mediolanum, l’amministratore delegato del gruppo, Massimo Doris, è intervenuto sull tema dell’offerta pubblica di Mediobanca, di cui Mediolanum è azionista, per l’acquisizione di Banca Generali. «È una bella operazione, ha senso industriale», ha dichiarato.
Banca Mediolanum convocherà un consiglio di amministrazione ad hoc per valutare come votare sull’Ops di Mediobanca e anche per decidere se aderire all’offerta di Mps su Piazzetta Cuccia. «Come voteremo ne discuteremo, entro l’assemblea di Mediobanca del 16 giugno, in due consigli di amministrazione di Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, che detengono insieme il 3,49% di Piazzetta Cuccia», ha detto. Doris. «Nei consigli d’amministrazione verrà anche valutata l’Ops di Mps su Mediobanca, su cui Banca Generali deve decidere “se accettarla o meno”», ha quindi aggiunto.
E, a chi gli ha domandato se, nell’ottica di primo azionista del patto di sindacato, le due offerte di Mps e Banca Generali sono compatibili con Banca Mediolanum e se c’è l’interesse a rimanere azionisti forti di un gruppo che potrebbe diventare concorrente, ha replicato: «Più che rispondere io, ha già risposto l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, affermando che l’operazione diventa ancora più interessante. Quindi sarà chi ha lanciato l’operazione a doverla valutare nel merito. Quanto a noi, se l’operazione va in porto credo che resteremo azionisti forti, anche se il gruppo dovesse diventare ancora più nostro concorrente. Lo è già diventato in passato, prima con Che Banca, poi con la trasformazione in Mediobanca Premier. Se andrà a buon fine anche questa operazione, cambierà ancora qualcosa, ma credo che la nostra presenza resterà».