2025-10-12
BF spinge nel futuro l’agricoltura dell’Algeria
Federico Vecchioni (Imagoeconomica)
Il partenariato porterà alla produzione di cereali e legumi nella provincia di Timimoun.Il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale dell’Algeria, Yacine Mehdi Oualid, ha incontrato venerdì scorso il presidente del gruppo italiano BF Spa, Federico Vecchioni, accompagnato da una delegazione della filiale di BF Algeria. L’incontro si è svolto per monitorare i progressi relativi a un progetto agricolo strategico nella provincia di Timimoun, dove è in corso lo sviluppo di un’iniziativa per la produzione di cereali e legumi su una vasta superficie di 36.000 ettari.Il progetto si inserisce tra le priorità del Piano Mattei, il programma promosso dall’Italia per rafforzare i partenariati sostenibili con i Paesi africani, con particolare attenzione ai settori dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. Secondo quanto emerso durante la riunione, i lavori stanno procedendo con un avanzamento significativo e sono attualmente nella fase di preparazione per la stagione di aratura e semina 2025-2026. Anche le infrastrutture essenziali, tra cui energia, viabilità e telecomunicazioni, sono in fase di realizzazione, mentre le autorità algerine hanno già emesso le istruzioni necessarie per agevolare le operazioni sul campo.Il ministro Oualid ha definito l’iniziativa un modello pionieristico di agricoltura moderna, sottolineando come essa sia sostenuta ai massimi livelli dai due governi e fondata su ricerca scientifica, tecnologia e innovazione. Dal canto suo, Vecchioni, a capo di un gruppo leader nella filiera agro-industriale in virtù di sistemi e processi avanzati, ha messo in evidenza il valore della cooperazione tra Italia e Algeria, definendola un esempio concreto di sinergia nel trasferimento di know-how e nello sviluppo di filiere agricole sostenibili.Il progetto agricolo di Timimoun è destinato a diventare un punto di riferimento per gli investimenti bilaterali nel settore, contribuendo a rafforzare la sicurezza alimentare dell’area e aprendo nuove prospettive per la cooperazione economica tra i due Paesi.
Abdel Fattah Al-Sisi e Donald Trump (Ansa)