È stato sufficiente un gesto, apparentemente innocuo, del campione portoghese per far perdere alla multinazionale circa 4 miliardi di dollari, con un -1,6% soltanto in Europa. Cristiano Ronaldo, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Ungheria, ha spostato dall'inquadratura le due bottigliette della bevanda americana, sponsor dell'Europeo, e ha detto: «Bevete acqua». Caso analogo per Paul Pogba: il francese ha tolto dal tavolo una bottiglia di birra Heineken.
È stato sufficiente un gesto, apparentemente innocuo, del campione portoghese per far perdere alla multinazionale circa 4 miliardi di dollari, con un -1,6% soltanto in Europa. Cristiano Ronaldo, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Ungheria, ha spostato dall'inquadratura le due bottigliette della bevanda americana, sponsor dell'Europeo, e ha detto: «Bevete acqua». Caso analogo per Paul Pogba: il francese ha tolto dal tavolo una bottiglia di birra Heineken.Nella giornata di ieri a Euro 2020 il protagonista assoluto è stato Cristiano Ronaldo. Nel bene e nel male. Il calciatore portoghese della Juventus ha fatto parlare di sé sia in campo che fuori. Da una parte gli elogi per gli ennesimi record battuti: unico giocatore a disputare cinque edizioni degli Europei e con la doppietta rifilata all'Ungheria è diventato il calciatore ad aver segnato più gol negli Europei, ben 11, superando Michel Platini fermo a quota 9. Dall'altra parte, invece, una pioggia di critica per un gesto compiuto durante la conferenza stampa alla vigilia della partita che ha causato non pochi problemi a uno dei main sponsor del torneo: la Coca Cola. Cr7, arrivato in sala stampa, si è seduto al tavolo e prima di rispondere alle domande dei cronisti ha spostato fuori dall'inquadratura le due bottigliette della bevanda americana e ha messo al centro una d'acqua dicendo: «Bevete acqua».Il video di 23 secondi ha fatto in brevissimo tempo il giro del mondo e dei social e, considerando la portata mediatica ricoperta dal fenomeno portoghese che conta circa 500 milioni di follower, ha prodotto effetti immediati. Apparentemente potrebbe sembrare un gesto innocuo e un consiglio per seguire un'alimentazione sana da parte di un campione che ha fatto e fa della cura del fisico e del corpo uno dei suoi punti di forza. E invece si è trattato di un clamoroso autogol che ha causato una pesante perdita del titolo in Borsa alla multinazionale che nel giro di mezz'ora ha visto passare le sue azioni da un valore di 56,18 dollari a 55,22 dollari, per un crollo di quattro miliardi di dollari e un -1,6% solamente nel mercato europeo. Altro aspetto da considerare e passato sotto traccia risiede nel fatto che la bevanda di Atlanta, oltre a essere sponsor di Euro 2020, rientra tra i partner commerciali della Juventus, club in cui attualmente milita il fuoriclasse portoghese.Un episodio che fa seguito ad altri avvenuti in passato e che hanno coinvolto sempre Cristiano Ronaldo e la Coca Cola. In un'intervista, alla domanda sulle capacità calcistiche di suo figlio Cristiano Junior, aveva risposto: «Ha potenziale, ma mangia patatine e beve Coca Cola. Una cosa che a me non piace e lui sa che quando lo vedo mi innervosisco». Va ricordato poi che in passato, quando Cristiano Ronaldo giocava nel Manchester United - non era ancora il fenomeno che si è consacrato negli anni successivi con il Real Madrid - aveva prestato la sua immagine per sponsorizzare proprio la Coca Cola, ma anche Kfc, noto fast food americano che vende pollo fritto. Ora la vicenda potrebbe proseguire in tribunale, dove, se Coca Cola dovesse perseguire le vie legali nei confronti di Cr7, si assisterebbe a un vero e proprio scontro tra titani.A poche ore di distanza, un episodio analogo è avvenuto durante la conferenza stampa della Francia, dopo la vittoria per 1-0 contro la Germania. Cambiano i protagonisti, ma non il concetto. Paul Pogba, oggi al Manchester United ma che in passato abbiamo ammirato in Italia con la maglia della Juventus, dopo essersi accomodato in sala stampa ha preso una bottiglia di birra Heineken - altro sponsor di Euro 2020 - e l'ha appoggiata sotto il tavolo. A differenza di Cristiano Ronaldo, però, il francese si è risparmiato consigli su cosa bere o non bere. Secondo alcuni addetti ai lavori, se dietro al gesto di Cr7 ci sarebbe la motivazione salutista, in quello di Pogba ci sarebbe quella del credo religioso. Il centrocampista della nazionale transalpina è, infatti, di fede musulmana, religione che vieta in maniera drastica il consumo di bevande alcoliche. La curiosità in questo caso sta nel fatto che Pogba - eletto a fine partita come Star del match - ha ricevuto un premio sponsorizzato proprio dalla birra olandese.
Zohran Mamdani (Ansa)
Il pro Pal Mamdani vuole alzare le tasse per congelare sfratti e affitti, rendere gratuiti i mezzi pubblici, gestire i prezzi degli alimentari. Per i nostri capetti progressisti a caccia di un vero leader è un modello.
La sinistra ha un nuovo leader. Si chiama Zohran Mamdani e, anche se non parla una sola parola d’italiano, i compagni lo considerano il nuovo faro del progressismo nazionale. Prima di lui a dire il vero ci sono stati Bill Clinton, Tony Blair, José Luis Rodriguez Zapatero, Luis Inàcio Lula da Silva, Barack Obama e perfino Emmanuel Macron, ovvero la crème della sinistra globale, tutti presi a modello per risollevare le sorti del Pd e dei suoi alleati con prime, seconde e anche terze vie. Adesso, passati di moda i predecessori dell’internazionale socialista, è il turno del trentaquattrenne Mamdani.
Antonio Forlini, presidente di UnaItalia, spiega il successo delle carni bianche, le più consumate nel nostro Paese
Ursula von der Leyen (Ansa)
Sì al taglio del 90% della CO2 entro il 2040. Sola concessione: tra due anni se ne riparla.
L’Europa somiglia molto al gattopardo. Anzi, a un gattopardino: cambiare poco perché non cambi nulla. Invece di prendere atto, una volta per tutte, che le industrie europee non riescono a reggere l’impatto del Green deal e, quindi, cambiare direzione, fanno mille acrobazie che non cambiano la sostanza. Per carità: nessuno mette in dubbio la necessità di interventi nell’ambiente ma, fatti in questo modo, ci porteranno a sbattere contro un muro come abbiamo già ampiamente fatto in questi anni.
Ansa
L’aggressore di Milano aveva avuto il via libera dal Tribunale di Brescia nel 2024.
È la domanda che pesa più di ogni coltellata: come è stato possibile che, nel dicembre 2024, il Tribunale di Sorveglianza di Brescia - competente anche per Bergamo - abbia dichiarato «non più socialmente pericoloso» Vincenzo Lanni, l’uomo che lunedì mattina, in piazza Gae Aulenti, ha colpito una donna sconosciuta con la stessa freddezza di dieci anni fa? «La cosa che mi ha più colpito», spiega Cinzia Pezzotta, ex avvocato di Lanni, alla Verità, «è che abbia ripetuto le stesse parole di quando aveva aggredito due anziani nell’estate del 2015. Anche allora si era subito accertato che stessero bene, come adesso».







