2024-12-21
        Auto contro la folla a Magdeburgo. Altra strage ai mercatini natalizi
    
 
Veicolo lanciato a tutta velocità investe i passanti fra le bancarelle: 11 morti e feriti a decine. Il governo tedesco conferma: «È terrorismo». La polizia insegue e arresta l’attentatore, si tratterebbe di un cittadino saudita.È di almeno 11 morti e di un’ottantina di feriti, al momento in cui queste pagine vanno in stampa, il bilancio dell’attacco di ieri sera al mercatino di Natale di Magdeburgo, una cittadina che si trova a un paio d’ore di distanza da Berlino, nel land della Sassonia-Anhalt. Un attacco che, secondo le autorità locali, è chiaramente un attentato terroristico, come riportato dall’agenzia Dpa. Un video mostra una macchina scusa, una Bmw, che, alle 19.04 si lancia a forte velocità tra la folla che curiosava tra le bancarelle. Secondo Tajani, non ci sono italiani coinvolti. Gli ospedali della città che si trovano a circa 80 chilometri di distanza dal luogo della tragedia si sono subito preparati a accogliere i feriti. Secondo l’agenzia di stampa Afp, i servizi di soccorso stimano tra le 60 e le 80 persone ferite. Secondo i primi riscontri, l’autista ha lanciato la vettura a folle velocità contro l’area transennata dove si trovavano le bancarelle e dove migliaia di visitatori stavano curiosando in occasione dell’ultimo weekend di shopping prima delle festività natalizie. Il mercatino è allestito nel Mercato vecchio, proprio accanto al municipio di Magdeburgo, vicino all’Elba.Secondo quanto riportato ieri dai media tedeschi, l’uomo alla guida della Bmw è stato arrestato: si tratterebbe di un cittadino saudita nato nel 1974. Nel video dell’incidente, di cui riproduciamo un paio di frame qui sopra, si vede la macchina piombare sulla folla, lasciando dietro di sé una terribile scia di corpi. Alcune persone riescono ad alzarsi sulle proprie gambe da sole. Altre, invece, vengono aiutate. Purtroppo si vedono anche alcuni corpi che rimangono stesi a terra, apparentemente immobili. Secondo quanto riferisce la Bild, gli organizzatori del mercatino di Natale hanno subito avvisato tutti, su Instagram, di abbandonare la zona: «Vi consigliamo di evitare il mercatino di Natale. Per favore, lasciate che i servizi di emergenza facciano il loro lavoro e lascino il mercato in modo ordinato!». La Mitteldeutsche Zeitung è riuscita, nel corso della serata, a parlare con alcuni testimoni oculari anonimi. Una donna ha riferito che l’autore del reato «si è diretto, tra tutti i posti, nella zona del mercatino. C’era un numero particolarmente elevato di famiglie lì. Io sono riuscita a malapena a saltare di lato con mio figlio». Un ristoratore riferisce che l’autore del reato è passato di corsa davanti al suo chiosco di hamburger. L’uomo ha riferito di condizioni simili di «condizioni simili alla guerra». Il primo ministro della Sassonia-Anhalt, Reiner Haseloff (Cdu), ha reagito con orrore a quanto accaduto: «Questo è un evento terribile, soprattutto adesso nei giorni prima di Natale», ha detto Haseloff che si è subito recato in macchina sul luogo della tragedia. Secondo il portavoce sempre del governo della Sassonia-Anhalt, Matthias Schuppe, si è trattato «probabilmente di un attacco». La versione dell’attentato è stata confermata anche dal portavoce della città, Michael Reif. Il candidato alla cancelliera dell’Unione, Friedrich Merz (Cdu), ha reagito con sgomento al presunto attacco: «I miei pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie», ha scritto su X. Il leader dell’Afd, Alice Weidel, ha scritto sulla stessa piattaforma: «Le immagini di Magdeburgo sono scioccanti! I miei pensieri vanno alle persone in lutto e ai feriti. Quando finirà questa follia?».La polizia ha subito iniziato a perquisire l’area transennata (pedonale) del mercatino di Natale alla ricerca di esplosivi. Subito dopo l’attacco, la città di Halle, che si trova a un’ottantina di chilometri lontano da dove è avvenuto l’attentato, ha aumentato le misure di sicurezza per il proprio mercatino di Natale, temendo un analogo gesto contro la folla di avventori.Durante la partita tra Fortuna Düsseldorf e FC Magdeburg, vinta 2-5 dagli ospiti, la terribile notizia si è diffusa tra i tifosi. I sostenitori di entrambe le squadre hanno quindi smesso di tifare per lo choc della notizia e in segno di rispetto.I media tedeschi hanno subito ricordato un attentato simile, quello accaduto solo 8 anni fa a Berlino. Il 19 dicembre 2016, un terrorista islamico, Anis Amri, dirottò un camion sul mercatino di Natale sulla Breitscheidplatz togliendo la vita a 13 persone e ferendone più di 70, alcune delle quali gravemente. L’assassino, dopo l’attentato, fuggì in Italia, dove venne ucciso dalla polizia Sesto San Giovanni, nel Milanese: fermato per un controllo di routine, sparò contro gli agenti, ferendone uno. Nel successivo conflitto a fuoco, fu colpito e ucciso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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