2020-12-05
Arcuri sbugiardato sui costi delle siringhe
Il manager non risponde alla «Verità», ma assicura che è stato il ministero a esigere le «luer lock», più onerose e meno reperibili. Un produttore lo smentisce: «Non sono più precise ed è falso pure che le abbia scelte l'Ue. Così favoriremo i ribassisti dalla Cina».A domanda non risponde. Il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, interpellato dopo l'articolo della Verità di ieri, tace. Rimanda al riascolto della conferenza stampa di giovedì sera, nella quale, tra l'altro, il numero uno di Invitalia «si astiene dal rispondere» a un giornalista «per evitare di continuare nella triste attività di querelare» quotidiani e siti che pongono interrogativi scomodi. Gianluca Romagnoli, titolare della Pentaferte, colosso italiano anche sul mercato internazionale di prodotti medicali, ieri alla Verità dichiarava che le siringhe luer lock inserite nel «bando Arcuri» con scadenza il prossimo 9 dicembre, costano cinque volte tanto le standard che mezza Europa sta acquistando per vaccinare contro il Covid. Non ci sarebbero differenze tra i prodotti, secondo l'imprenditore da 40 anni nel settore, tranne che per il costo di «40 centesimi invece di 8», e le difficoltà a produrre le luer lock, per le quali occorre progettare uno stampo che non esiste sul mercato europeo. Il suggerimento di riascoltare la conferenza stampa alla fine è risultato utile, perché le dichiarazioni di Arcuri su vaccino e dintorni sono davvero illuminanti. Ha esordito affermando: «Noi abbiamo nel frattempo alacremente predisposto il piano per la logistica, la conservazione, la distribuzione dei vaccini che siamo pronti a somministrare». Dopo la sommaria descrizione di quello che dovrebbe accadere a fine gennaio, si è aperto il capitolo ringraziamenti. Il super commissario ha ringraziato l'Aifa, l'Istituto superiore della sanità e il Consiglio superiore della sanità, «anche perché ci hanno aiutato nella definizione delle specifiche degli oggetti accessori ai vaccini che abbiamo chiesto». Ovvero siringhe e aghi. Nel suo monologo, Arcuri ha precisato: «Abbiamo dato tempo alle imprese fino al 9 dicembre di rispondere alla richiesta di offerta», di 157 milioni di pezzi contenuta nel bando del 23 novembre. Però quando gli è stato chiesto se non c'è il rischio che nessuna impresa decida di partecipare, fatta eccezione dei soliti cinesi con prodotti a prezzo ribassato, e se esista un piano B qualora la gara vada deserta, il manager calabrese ha tirato fuori la consueta arroganza nel sostenere le scelte fatte. È partito puntualizzando: «Le tipologie di aghi e siringhe sono state definite sulla base di un insieme di specifiche tecniche, che ci sono state fornite dal ministero della Salute». Un cenno di finta modestia: «Noi siamo un braccio esecutivo, non decidiamo la misura delle siringhe e nemmeno la lunghezza degli aghi», subito smentita da una disquisizione poco tecnica su che cosa serva per la vaccinazione. Secondo Arcuri, una cosa «è aspirare un liquido» per iniezioni qualsiasi, «cosa diversa è aspirarne un terzo o un quinto e iniettarlo perfettamente nella misura prevista», quando si vaccina. Insomma, il commissario avverte che con una siringa sbagliata si rischia «che il vaccino non sia stato sufficientemente somministrato e non produca gli effetti richiesti». Non soddisfatto, mette in guardia contro «ogni banalizzazione che sento intorno a questa vicenda». Ricorda che «stiamo parlando di prodotti (le siringhe, ndr) che devono avere certe caratteristiche per loro natura, e stiamo parlando di specifiche che vengono fornite dal ministero italiano competente». Il titolare di Pentaferte è poco convinto che simili indicazioni possano arrivare dal ministero della Salute. «La luer lock non è affatto più precisa rispetto alla luer lip, più comunemente conosciuta come “tubercolina", di produzione standard. La precisione della dose iniettata è la medesima», esclama Gianluca Romagnoli. «Se dobbiamo parlare di precisione, l'unica che la garantisce maggiormente è la “residuo zero", ma parliamo di una siringa che non si utilizza per i vaccini perché l'ago è fisso nel corpo cilindro. Perciò è una cavolata definire più precisa la luer lock, più costosa e meno reperibile sul mercato», se la ride l'imprenditore. In realtà è sempre più perplesso per le richieste contenute nel bando: «Voglio proprio vedere chi riuscirà a garantire forniture a gennaio, febbraio e marzo, con tempi così ristretti». Il commissario ha dichiarato che «l'Unione Europea sta acquistando un quantitativo importante degli stessi aghi e delle stesse siringhe» costose, ma a detta di Romagnoli «il bando europeo non è nemmeno partito, ogni Paese Ue sta comprando autonomamente. So che Regno Unito, Francia, Germania e Spagna acquistano siringhe standard. Qualcuno vorrà anche le luer lock ma non ho visto bandi da 157 milioni di pezzi come in Italia. Poi arriverà il cinesino che le fa a pochi centesimi e si acquisteranno in massa». Arcuri anche su questo ha preferito non rispondere: «Aspettiamo il 9 dicembre e non facciamo come sempre, che prima diciamo che la gara andrà deserta e poi scopriamo che abbiamo consegnato 2,5 milioni di banchi in due mesi», ha avuto la faccia tosta di dichiarare, dopo i ritardi accumulati con il bando sui banchi a rotelle.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco