2021-01-05
Anziché discutere di obbligo, il governo rimedi a questo fiasco
(Vincent Kalut / Photonews via Getty Images)
I ritardi nell'arrivo delle dosi, le lacune nell'organizzazione, la mancanza di personale sanitario, le profonde incertezze sugli effetti collaterali e sull'immunità rendono insensato il dibattito sull'imposizione del vaccino.Discutere di obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 è del tutto fuorviante, privo di logica. Non vi è dubbio che i nuovi vaccini anti-Covid siano il risultato di una ricerca scientifica che si è avvalsa di finanziamenti di enorme entità, senza precedenti, da parte dei paesi occidentali, così come da parte di Russia e Cina. Stati Uniti ed Europa, per giunta, oltre a finanziare la ricerca di aziende farmaceutiche che godevano di buona reputazione e quindi di ottime credenziali, hanno acquistato dalle stesse centinaia di milioni di dosi, prescindendo dal parere scientifico degli enti regolatori nazionali ed internazionali relativamente all'efficacia e alla sicurezza. Se il risultato della ricerca di questi colossi farmaceutici fosse stato un vaccino inefficace e non sicuro, per le aziende sarebbe stato lo stesso in termini di profitti, ma l'umanità sarebbe rimasta priva di una risposta alla pandemia. Dunque, Europa, Usa ed altri paesi occidentali hanno accettato un rischio, hanno investito per contrastare la pandemia dovuta al Sars-Cov2. Mi pare sia stata una scelta corretta. Non potevano fare altro.Il vaccino è stato realizzato a tempi di record, in una situazione di emergenza. Gli enti regolatori, l' European Medicines Agency (Ema) per l'Europa e la Food and Drug Administration (Fda) per gli Stati Uniti) hanno approvato l'utilizzo del vaccino Pfizer in pochi giorni basandosi sui dati forniti loro dall'Azienda, sull'articolo apparso sul New England Journal of Medicine. Si tratta di enti regolatori di grande prestigio a cui dobbiamo credere. La vaccinazione va senz'altro promossa in ogni modo, tuttavia non ha senso parlare di obbligatorietà, quando- come si è visto- il vaccino arriva a rilento e l'Italia dimostra tutta la sua debolezza in termini organizzativi, per mancanza di personale sanitario in grado di vaccinare, per le difficoltà ad attuare la catena del freddo per la sua conservazione, per mancanza di luoghi idonei ad accogliere gli utenti e per le difficoltà logistiche di questo vaccino che richiede la conservazione a -80°, un certo tipo di diluizione, un certo tipo di siringhe, ecc. Nonostante lo scarso numero di dosi pervenute alle Regioni, per ora solo una piccola parte di dosi è stata inoculata. Tra questi spicca la Lombardia che a fronte del maggior numero di dosi ricevute, è quella che col 3% delle dosi inoculate, è la Regione con il minore numero di vaccinazioni effettuate confermando i limiti della sanità lombarda, praticamente priva di una medicina territoriale. Come si può parlare di obbligo, quando neanche i sanitari vengono effettuati, quando non è per niente chiaro quando le varie categorie di persone potranno finalmente accedere al vaccino. Come si può imporre l'uso del vaccino anti-Covid quando non si conosce ancora la durata dell'immunità indotta dal vaccino, non si sa se la vaccinazione impedisca o meno la trasmissione dell'infezione una volta che quella persona venga eventualmente in contatto col coronavirus, non si conoscono gli effetti collaterali a breve o lungo termine calcolati sui grandi numeri e non su quelli utilizzati nella fase 3 della sperimentazione. Non sappiano neppure se il vaccino Pfizer, così come gli altri che verranno immessi sul mercato, potranno contrastare -come si spera-ceppi di coronavirus mutati o bisognerà invece ricorrere a nuovi vaccini così come succede attualmente per l'influenza stagionale che muta annualmente e che richiede pertanto l'utilizzo di vaccini diversi di anno in anno.Non ha senso per il momento neanche invocare l'obbligo per ricercare l'immunità di gregge considerando che non sappiano quale dovrà essere la percentuale di vaccinati ( si ipotizza essere intorno al 70% della popolazione considerando l'R con zero), non sappiamo quale sia la percentuale della popolazione resa immune dall'infezione naturale contratta in quest'anno ( sicuramente è almeno 5 volte superiore al numero ufficiale di 2 milioni di infettati), non sappiamo quale sarà l'impatto della riapertura delle frontiere e del flusso del turismo internazionale che riprenderà quando l'emergenza sarà conclusa.Non ha senso dunque parlare di obbligo vaccinale. Gli Enti regolatori lo hanno licenziato per affrontare un'emergenza internazionale. Il vaccino va fatto senz'altro e promosso, ma la vaccinazione deve rimanere facoltativa. Se la rendessimo obbligatoria daremmo argomenti ai movimenti no vax, ai negazionisti, ai detrattori della scienza e della logica.In altre parole non possiamo paragonare l'attuale vaccino anti-covid ai vaccini di cui abbiamo una piena conoscenza e l'esperienza di centinaia di milioni di vaccinati.Quando invece si deve imporre obbligatoriamente la vaccinazione? Quando si vuole raggiungere l'immunità di gregge e quindi si vuole impedire la circolazione di un agente patogeno ( in prevalenza virus) e si dispone di un vaccino pienamente efficace e sicuro e che conferisce un'immunità permanente. E' il caso della vaccinazione contro la poliomielite, malattia che nel 1988 era endemica in 121 paesi e colpiva 350.000 persone. Nel 1988 l'Organizzazione Mondiale della Sanità lanciò una campagna volta all'eradicazione globale della malattia, la Global Polio Eradication Initiative. Tale campagna basata sulla vaccinazione di massa, sia col vaccino orale Sabin che con quello iniettabile Salk, ha portato alla diminuzione del 99% dei casi nel mondo. Nel 2019 i casi sono stati solo 175 ed i paesi dove circola il poliovirus selvaggio di tipo 1, attualmente sono solo il Pakistan e l'Afghanistan. L'eradicazione dunque sembra vicina, ma per raggiungerla è necessario che tutti i paesi del mondo continuino a vaccinare per raggiungere l'immunità di gregge. Ecco dunque il caso in cui è giusto che lo Stato, per proteggere la sanità pubblica nazionale e mondiale, imponga la vaccinazione. Vale la pena ricordare che attraverso analoga campagna di vaccinazione di massa la comunità mondiale riuscì ad eradicare il vaiolo, malattia che nel corso dei secoli fece decine di milioni di morti lasciando sfigurati i sopravvissuti. Bellissima è la storia della campagna contro il vaiolo, fatta anch'essa da momenti di sconforto, ma che portò al successo finale, forse il più grande trionfo della medicina e della scienza, il più grande successo dell'Oms che nel 1980 dichiarò eradicata la malattia e quindi non più necessaria la vaccinazione. I virus presenti nei laboratori di tutto il mondo confluirono (era il periodo della Guerra fredda) negli Stati Uniti e precisamente ad Atlanta presso i Cdc e in Russia. Ogni due anni l'Oms invia in questi due laboratori (quello russo e quello americano) una delegazione per accertarsi che siano corrette le procedure per contenere l'elevatissimo rischio biologico, per impedire cioè un incidente di laboratorio che avrebbe conseguenze terribili per l'umanità. Per quanto l'Oms abbia sollecitato ripetutamente i due Paesi a distruggere le scorte di virus mantenute in laboratorio, nessuno dei due lo ha fatto non fidandosi l'uno dell'altro in previsione di una eventuale guerra biologica.L'obbligo della vaccinazione ha senso per impedire la circolazione di altri virus, come ad esempio quello del morbillo, che a dispetto del nome fu responsabile di catastrofiche epidemie, prima fra tutte quella che decimò insieme a quelle di vaiolo le popolazioni amerinde dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo. Il morbillo ancor oggi può causare effetti collaterali gravi come encefalite, sordità, danni oculari, è altamente contagioso (ha un R con zero di 14-15) e va reso obbligatorio se non si riesce a raggiungere una immunità del 90-95% della popolazione.In conclusione, si eviti di parlare di obbligo per il vaccino anti Covid 19, ma si persegua una campagna di vaccinazione che raggiunga il maggior numero di soggetti e si mantenga invece l'obbligo per la polio fino a quando non sia eradicata dalla faccia della terra e si attui l'obbligo per malattie come il morbillo se non siamo in grado di raggiungere l'immunità di gregge con la sola persuasione.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)