2023-05-15
Andrea Stramezzi: «Covid, la verità sulle cure boicottate»
Il medico elogiato da Robert Malone (uno dei padri dell’mRna) in un convegno all’Europarlamento: «Si potevano salvare 190.000 vite, ma per ottenere il via libera ai vaccini bisognava dire che non esistevano trattamenti».La scorsa settimana, in una sede istituzionale come l’Europarlamento, lo scienziato americano Robert Malone, nel corso del terzo «International Covid Summit» che ha riunito medici e scienziati da tutto il mondo, ha elogiato l’operato del dottor Andrea Stramezzi durante la pandemia, per aver curato e guarito con terapie domiciliari precoci diverse migliaia di malati di Covid utilizzando farmaci già esistenti, sottolineando tra l’altro la circostanza (raccontata all’opinione pubblica da chi scrive nell’inchiesta andata in onda due anni fa a Fuori dal Coro che ha svelato appunto lo scandalo «tachipirina e vigile attesa») che in Italia le autorità sanitarie già da marzo 2020 erano a conoscenza che il Covid fosse una malattia curabile. Eppure nel nostro Paese, incredibilmente, si è continuato a negare la cura del Covid e sembra che nulla sia cambiato, neanche adesso. Dottore, come si sente ad essere, da una parte, elogiato da rappresentanti del Ghota della scienza e dall’altra denigrato e punito in patria? Proprio lei che ha salvato oltre settemila vite umane? «Da un lato mi inorgoglisce il fatto che nel mondo stiano riconoscendo l’importanza di ciò che io e molti altri colleghi abbiamo fatto e ciò che abbiamo cercato di raccontare per salvare vite umane. Dall’altro lato però c’è tanta rabbia, una rabbia interiore, profonda, in quanto, come ho detto a Bruxelles all’Europarlamento, 190.000 vite potevano essere salvate. Il fatto cioè che venga riconosciuta la bontà del nostro operato acuisce la rabbia, perché è certo che le persone siano morte a causa di cure negate». Lei parla di 190.000 vite che potevano essere salvate. Parliamo del totale delle morti di Covid registrate in Italia. Vuole dire che l’efficacia delle cure precoci rasenta il cento per cento? «Assolutamente sì. Io il 15 marzo del 2020 ho cominciato ad avere i primi pazienti che guarivano con una terapia che non era inventata sul nulla, bensì derivava dalle evidenze scientifiche che già all’epoca ci suggerivano che fosse quello l’approccio giusto. In particolare c’era la pubblicazione del professor Anthony Fauci sulla Sars e c’erano gli studi in vitro del professor Didier Raoult. Infatti fin da gennaio 2020, quando il Covid già girava in Italia anche se da noi ufficialmente non avevamo registrato casi e c’era il ministro Speranza che ostentava sicurezza affermando che “eravamo pronti”, io da medico curioso mi sono messo leggere la letteratura scientifica che esisteva sulla Sars. In particolare, in una pubblicazione Fauci affermava come l’idrossiclorochina - come è noto poi criminalizzata - fosse la molecola che aveva risolto la Sars e scrisse pure che questa molecola sarebbe stata la chiave di volta per risolvere future epidemie da coronavirus. Poi ho trovato i lavori del professor Raoult di Marsiglia che aveva appena svolto una ricerca in vitro sul virus di Whuan, evidenziando che l’associazione di idrossiclorochina e azitromicina eliminava il virus. Quindi, basandomi su queste premesse e sulle mie conoscenze di medico che mi portavano a ritenere che l’antinfiammatorio fosse la prima cosa da somministrare in un’infezione perché l’infiammazione spalanca le porte al virus, e tenendo presente anche quanto scoperto da qualche mio collega con cui lavoravo al ministero della Salute che aveva ventilato l’ipotesi che ci fosse un problema di tempesta citochimica, considerato pure che c’era stata la prima autopsia che aveva scoperto che i micro-trombi erano causa di morte, io ho somministrato al mio primo paziente idrossiclorochina, azitromicina, cortisone ed eparina ed è guarito in pochi giorni. A questo punto ho avvertito l’Ordine dei medici e ho scritto al professor Burioni e ho cercato insomma di diffondere questa notizia. Non solo. Pochi giorni dopo l’azienda socio-sanitaria territoriale di Bergamo - siamo sempre a marzo del 2020 - scrive le stesse cose, in una circolare che ho mostrato a Bruxelles: cioè che i medici sul territorio dovevano somministrare ai malati di Covid a domicilio idrossiclorochina, azitromicina ed eparina prima che finissero in ospedale. All’epoca in Italia c’erano solo seicento morti». Che fine ha fatto poi quella circolare? Perché non è stata più presa in considerazione? «Perché è partita la campagna mediatica suggerita dalle autorità sanitarie che affermavano che gli antinfiammatori non andavano dati, che non andava dato l’antibiotico perché in un’infezione virale l’antibiotico non serviva a niente, che l’idrossiclorochina era inefficace sulla base del famoso lavoro pubblicato da The Lancet e finanziato da Big Pharma e da Bill Gates, poi risultato farlocco tant’è che la pubblicazione fu poi ritirata. Poi, fu detto che il cortisone non andava dato perché inibiva le difese immunitarie senza capire che il cortisone era essenziale nel Covid severo perché si innescava una reazione auto-immune, cioè la tempesta citochimica in cui il nemico non è più la malattia virale respiratoria ma il problema è appunto la reazione anomala e distorsiva del sistema immunitario. Anche l’eparina fu sconsigliata quando invece era essenziale per salvare vite, perché la tempesta citochimica faceva sviluppare i micro-trombi che andavano ad otturare, letteralmente, i piccoli vasi che portano l’ossigeno dal polmone ai globuli rossi. Per questo era inutile aumentare la pressione dell’ossigeno, quindi mettere il casco e intubare le persone se prima non si scioglievano i trombi». Invece ancora oggi non sono sostanzialmente cambiate le linee guida, fatto salvo per gli antinfiammatori. Ancora si sconsigliano antibiotico ed eparina a domicilio e ancora si ricorre in ospedale a un utilizzo massiccio della ventilazione meccanica ad alti flussi e alle intubazioni… « Quello che io ho detto a Bruxelles durante l’International Covid Summit è stato chiaro. Le autorità sanitarie hanno sconsigliato le cure perché aspettavano che arrivasse dalle case produttrici dei sieri anti-Covid la richiesta a Ema e Fda dell’autorizzazione in emergenza di questi farmaci non sperimentati adeguatamente, che poteva essere data, come è stata data, proprio in virtù dell’assunto che non esistessero cure e che eravamo in emergenza. Se avessero ammesso che c’erano le cure questi vaccini non sarebbero stati mai autorizzati perché questo c’è scritto nei regolamenti a proposito delle autorizzazioni condizionate». Ciò che afferma è gravissimo… «Questa è l’unica spiegazione all’ostruzionismo feroce nei confronti delle cure e alle aggressioni contro i medici che salvavano vite curando in scienza e coscienza da parte degli ordini professionali. E infatti lei, dottor Stramezzi, è alla terza convocazione disciplinare. Sembra una persecuzione… «Suppongo sia arrivata dai piani alti una richiesta di farmi radiare anche se per ora mi hanno comminato solo una sospensione di dodici mesi che però non è ancora operativa perché io ho diritto di appellarmi alla Ceps, una commissione nominata, però, da Speranza e da Draghi e quindi non mi aspetto nulla di buono». Le autorità, anche ora che il governo è cambiato, continuano a sostenere che la vaccinazione sia stata fondamentale per far calare il numero dei morti e però non dicono che i morti sono stati causati da cure precoci domiciliari negate e cure ospedaliere sbagliate… «Un virus a Rna muta continuamente e quindi non può esistere una vaccinazione efficace e questi cosiddetti vaccini, come ho detto a Bruxelles, non erano e non sono necessari, perché esisteva ed esiste la terapia: una terapia semplice, poco costosa e che tutti possono assumere perché praticamente non ha effetti collaterali. Inoltre questi vaccini sono inefficaci, perché non prevengono il contagio e neppure la malattia e poi sono dannosi, purtroppo, come stiamo vedendo con questa moltitudine di effetti collaterali amplificati da queste dosi ripetute che mandano in tilt il sistema immunitario, il quale non serve solo per prevenire le infezioni ma anche per isolare e distruggere le cellule cancerogene. È uscito in questi giorni un articolo sul Daily Mirror che evidenzia un eccesso di mortalità spaventoso registrato nel 2022 in Gran Bretagna e gli scienziati si chiedono il perché senza però neppure nominare i vaccini anti-Covid e questa è una follia. Si dovrebbe sapere, piuttosto, in che misura questo eccesso di mortalità riguarda le persone vaccinate e in che misura riguarda le persone non vaccinate, ma questi dati non ci sono e però devono uscire fuori. Spero che il Parlamento europeo obblighi le autorità a dare risposte». Quali conseguenze avrà il summit che si è svolto a Bruxelles? «Noi abbiamo portato la verità al Parlamento europeo e non può essere ignorata e qualcuno si farà un esame di coscienza, perché qualcuno è stato finanziato da Big Pharma per raccontare certe cose e qualcun altro, invece, ci ha semplicemente creduto. Qualsiasi persona, indipendentemente dalla patologia che ha e dalla propria età - perché io ho curato anche due centenari e tantissimi novantenni e persone con patologie gravi- può essere curata e può guarire dal Covid, a patto che la terapia venga iniziata nei primi giorni. È chiaro che se la cura inizia tardi è più complicato ma anche in questo caso, con le terapie giuste, si può guarire e invece si continua a morire ancora oggi, anche ora che il virus è meno aggressivo di prima. Quanto è accaduto è stata la più grande mistificazione di questo millennio e il più grande omicidio di massa del secolo, che continua ad essere mascherato. La verità però emergerà e i responsabili dovranno pagare».
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L’AIE cambia idea, niente picco di domanda. Tassonomia Ue, gas e nucleare restano. Stagione atlantica avara di uragani. La Germania chiede più quote di emissione. Cina in ritardo sul Net Zero. Maxi-diga in Etiopia.