2021-06-17
Spinto dalla fede, puro come l’amicizia. L’amore non è solo l’istinto della carne
Giuseppe Verdi e sullo sfondo Giovanna d'Arco (Getty Images)
Il sentimento assoluto per Dio di Giovanna d'Arco, la relazione artistica tra la moglie di Schumann e Brahms. Il sesso non c'entra.La settimana scorsa abbiamo iniziato a esaminare il modo in cui le grandi opere d'arte, musicali e non, affrontano l'immenso tema dell'amore. Oggi proseguiamo affrontando altre declinazioni di questo sentimento. L'amore per la patria è rappresentato in modo esemplare dalla pulzella D'Orleans, Giovanna D'Arco, personaggio che ha dell'incredibile. Soprattutto se si pensa che fu grazie allo spirito combattivo di questa giovane contadina analfabeta, che la Francia riuscì a superare uno dei momenti più difficili della sua storia. Rischiava di scomparire come entità politica autonoma. Fu allora che comparve Giovanna D'Arco, animata da una forte fede cristiana; sentiva le voci di S. Caterina, S. Margherita e dell'Arcangelo Michele e affermava che fossero loro ad ispirare le sue azioni. Riuscì a convincere il Delfino di Francia ad affidarle la missione di liberare Orléans. Giocarono a suo favore il carisma e la disperata situazione francese che incoraggiò il futuro re a confidare nell'aiuto sovrannaturale. Il Delfino di Francia, volle comunque sottoporre la Pulzella ad una prova. Aveva un sosia perfetto e lo fece incontrare con la fanciulla, ma lei, ispirata, denunciò l'inganno dicendo: voi non siete il vero Delfino! Il Delfino non ebbe più dubbi e così iniziò l'epopea della Pulzella D'Orleans. In seguito Giovanna fu accusata di eresia e processata dalla chiesa cattolica. Quando i suoi accusatori le chiesero se si ritenesse in grazia di Dio, domanda capziosa e subdola, diede una risposta emblematica: se non lo sono, che Dio mi ci conduca e se lo sono, che Dio mi ci mantenga. La risposta non la salvò dalla condanna al rogo. La sua morte non spense il ricordo delle sue gesta ed anzi contribuì a perpetuarle. Dichiarata santa nel 1920, è, oggi, venerata come patrona di Francia. Diverse composizioni musicali sono ad essa ispirate. Fra i compositori che si sono cimentati, citiamo Verdi e Caikowskij e fra i drammaturghi, Shaw. Dopo aver descritto l'amore in senso spirituale, romantico, carnale ed egoistico, patriottico, passiamo a quello caotico. Questa parola amore…. Se ci riflettiamo, non si può immaginare quanto abbia potuto procurare dolori di ogni tipo. Pensiamo, ad esempio, a Giulietta a Romeo e a cosa si potesse scatenare intorno ad un amore tra due puri adolescenti. Certamente, e per fortuna, il rapporto fra il compositore Franz Liszt e Karolina Elzbieta Iwanowska, nata in una città della attuale Ucraina e sposata con Nikolaus zu Sayn-Wittgenstein-Ludwigsburg, non ebbe esiti tragici, ma procurò grandi dispiaceri. I luoghi della passione fra il musicista e Carolina, furono Weimar e Roma. Era prevista una data di nozze a Roma in occasione del cinquantesimo compleanno di Liszt. Ella, follemente innamorata, era riuscita nell'intento di svincolarsi dal suo matrimonio, ma per risposarsi cattolicamente avrebbe dovuto superare il vaglio vaticano. Liszt giunto nella città il giorno prima delle nozze, venne a sapere dell'impossibilità di suggellare la celebrazione per effetto del pollice verso del Papa. Ma la sorpresa clamorosa di questa storia consiste nel fatto che lo stesso Liszt ebbe a scrivere: «Stavo per sposare Carolina, ma il Papa mi ha salvato, basta con le donne, voglio provare con Dio». Il pianista brillante e mondano, il 25 aprile 1865, prese addirittura gli ordini monacali. Carolina a seguito di questa decisione ebbe una crisi profonda che la portò ad un completo e triste isolamento. A causa di questo suo sfortunato amore le furono confiscati i beni. Tristemente, chiuse la sua esistenza scrivendo ossessivamente sui biglietti da visita con scritto Abate Liszt, le seguenti parole: ti aspetto, ti aspetto. Ella morirà nella città eterna e a lei fatale, sette mesi dopo la scomparsa del grande compositore. Liszt aveva una forte propensione verso la musica di Richard Wagner mentre lo schieramento puramente romantico era rappresentato principalmente da Robert Schumann con la moglie Clara (molto critica verso le opere wagneriane) e, successivamente, da Johannes Brahms. Clara Schumann rappresenta l'amore ispirativo, devoto, eroico. Essa è stata parte essenziale del processo creativo di Robert e poi di Johannes. Grande pianista, profondamente innamorata di suo marito Robert e ricambiata, ella ispira molte delle composizioni del genio tedesco. E sarà punto di riferimento per ogni suo problema tecnico e pianistico soprattutto quando egli dovrà abbandonare la pratica dello strumento per motivi fisici. Ma l'amore di Clara si trasferisce anche alla famiglia con l'immane compito di governare otto figli. Dovrà affrontare nella molteplice veste di madre, moglie, pianista, compositrice e musa, la scalata più grande della sua vita: la malattia che si manifesterà in Robert e che lo porterà in una casa di cura per malattie mentali. Prima di questo drammatico scenario era entrato nella vita dei due coniugi Johannes Brahms fervido ammiratore di Robert e di Clara. L'amore di lei per la musica la porterà ad essere poi musa ispiratrice di Brahms e al contempo promulgatrice delle musiche di Schumann. Clara riprende la carriera di pianista per mantenere i figli, con enormi sforzi fisici dovuti a problemi di salute e affronta eroicamente la vita con generosità inimmaginabile. Nel 1878 diventa insegnante di pianoforte e unica docente donna in una scuola che ammette soltanto uomini. Devota a Schumann, non potette non avere però una lunga e meravigliosa amicizia con Brahms che ella stessa, in una lettera ai figli, descrive come priva di malizia ed assolutamente necessaria. Per timore che la loro relazione venisse equivocata, molti anni dopo decisero di comune accordo di distruggere le loro lettere. Credo sia interessante e molto pertinente all'argomento trattato, l'amore, chiudere questo articolo lasciando la parola ad un superbo commento di un giornalista inglese: «I moderni biografi si interrogano sulla rozza, irrilevante questione del loro eventuale rapporto sessuale, come se solo i due corpi che si incontrano stabiliscano il grado dell'amore. Ogni volta che ascolto gli Intermezzi di Brahms, invece, io li immagino seduti in un giardino, in una fioritura tardiva di rose, e nere cascate di foglie, lasciando che sia l'orizzonte a parlare per loro, senza permetterci di spiare le loro parole d'amore».
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