2021-06-14
Altro che clown, Johnson è un vero leader
Il successo al G7 in Cornovaglia si aggiunge a quelli per la Brexit e i vaccini anti Covid.Chissà se ora l'«inviato unico» e il «corrispondente collettivo» smetteranno di ridere di Boris Johnson, e se la faranno finita di trattarlo come un clown, un fracassone, uno sfasciacarrozze. Il G7 in Cornovaglia si è rivelato complessivamente un successo, ridando almeno una sensazione di schiena dritta dell'Occidente verso la Cina. E non era affatto scontato che le cose andassero così, tra leader al tramonto (e in odore di appeasement con Pechino, peraltro) come Angela Merkel, leader ondeggianti in politica estera come Joe Biden, e nonostante differenze politiche non piccole tra i partecipanti: e invece il padrone di casa ha giocato un ruolo positivo, proprio mentre - giustamente - respingeva altre provocazioni Ue anti Brexit. Di più: Johnson si è preso pure la soddisfazione di risultare (in un sondaggio commissionato dal think tank transalpino Le Millénaire) il politico più popolare in Francia, con il 51% degli elettori francesi che risultano avere un'opinione positiva su di lui, contro appena il 33% di Emmanuel Macron. Un bello schiaffo morale per l'uomo dell'Eliseo, che non ha mai smesso di provocare e punzecchiare il conservatore britannico. Ma a perdere sono soprattutto quei commentatori che dal 2016 a oggi, su di lui, non ne hanno azzeccata una. Avevano detto che, nel referendum Brexit, il Remain avrebbe prevalso sul Leave: e hanno avuto torto. Poi avevano detto che, nel governo allora guidato da Theresa May, Johnson sarebbe stato un pessimo ministro degli Esteri: e invece lavorò bene, facendo ancora crescere il suo peso politico. Avevano detto che non avrebbe mai guadagnato la guida dei conservatori e il ruolo di primo ministro: e invece li ha ottenuti entrambi. Avevano detto che non avrebbe mai vinto le elezioni politiche: e invece le ha stravinte. Avevano detto che non avrebbe mai condotto in porto il negoziato Brexit: e invece ci è riuscito. Avevano detto che avrebbe perso la tornata di elezioni locali di alcune settimane fa: sbagliato anche quel pronostico, anzi Johnson ha riconquistato ai Tories in una suppletiva anche un seggio dove i laburisti vincevano da decenni.Ma le due sconfitte più clamorose dei nostri «esperti» riguardano il Covid e l'economia. Sul primo fronte, per tutto il 2020, Johnson è stato aggredito e mostrificato. Non pochi giunsero a dileggiarlo perfino mentre era ricoverato in terapia intensiva. Ma sta di fatto che, nel 2021, la Gran Bretagna ha vinto la «guerra» globale sui vaccini, riaprendo prima degli altri. Certo, oggi il primo ministro annuncerà a malincuore lo slittamento nell'eliminazione delle ultime restrizioni rimaste, a causa della variante indiana (alcune limitazioni rimarranno ancora per qualche settimana), ma non c'è dubbio sul fatto che la risposta del Regno Unito sia stata tra quelle di maggior successo nel mondo. Quanto all'economia, restano indimenticabili le profezie di sciagura: ci fu chi si spinse a dire che, con Brexit, ai britannici sarebbero mancati beni alimentari e medicinali. Risultato? Secondo la previsione di Goldman Sachs, nel 2021 la Gran Bretagna crescerà più di tutti, con un eloquente +7,8%. Un'altra brutta notizia per gufi e anglofobi.
Giorgia Meloni e Donald Trump (Ansa)