2022-12-22
Altri tagli al reddito. Addio all’assegno se si rifiuta la prima proposta di lavoro
Oggi la finanziaria alla Camera: ok alla card gialla alimentare. Cultura, raddoppia il bonus 18. Sì alla caccia ai cinghiali in città.Notte e giorno. I lavori per portare la manovra alla Camera sono andati avanti a ritmo sostenuto e alla fine arriverà oggi in Aula alle 8. Sono previste tre ore di discussione generale con voti non prima delle 11. Il termine per gli emendamenti è alle 8, quello per gli ordini del giorno alle 10. Il voto di fiducia è atteso attorno alle 11 di venerdì 23 dicembre. In Senato il testo arriverà il 27 dicembre.Tutto prosegue nonostante le trattative le discussioni e anche gli intoppi. Nella notte dell’approvazione in Commissione Bilancio alla Camera è passato «per errore» un emendamento del Partito democratico che rifinanzia con 450 milioni di euro per il 2023 il fondo per la riduzione del disavanzo dei Comuni. «Nella foga di dover approvare tanti emendamenti è partito qualche zero di troppo. Ma non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima», ha dichiarato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, esponente di Forza Italia.«Ho visto tanta polemica» sulla tempistica dei lavori della commissione Bilancio della Camera «che sono terminati alle 6 stamattina, ma si è solo ripetuto rito che è tipico» di tutte le leggi di bilancio: ha precisato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Definite le modifiche al reddito di cittadinanza: se si rifiuta anche la prima offerta di lavoro, si perde il diritto a ricevere l’assegno. Soppressa la parola «congrua» dal testo grazie ad un emendamento presentato da Maurizio Lupi di Noi moderati. Si intendeva offerta «congrua» quella che valutava «la coerenza tra offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio (entro 80 chilometri) e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (raggiungibile in 100 minuti)». I giovani tra 18 e 29 anni che non hanno completato le scuole, per riceverlo sono tenuti a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico. La quota prevista per l’alloggio, in caso di abitazione in affitto, sarà erogata direttamente al locatore.Spunta anche il reddito alimentare: per il sostegno delle persone socialmente più fragili, è prevista in via sperimentale l’erogazione di generi alimentari derivati dall’invenduto della grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati etc.). Per la misura sono stanziati 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 per il 2024. E, a proposito di cibo, con l’approvazione dell’emendamento sull’abbattimento della fauna selvatica di FdI, i cinghiali di città potranno finire sulle nostre tavole a patto che superino le analisi sanitarie. Confermate, invece, le novità in ambito cultura. Per quanto riguarda la 18 app come già annunciato, verrà sostituita da due strumenti: una carta cultura giovani ed una legata al merito scolastico. Per i diciottenni sono previste due nuove card, cumulabili, che assegnano 500 euro per i consumi culturali, una per coloro che hanno un Isee familiare fino a 35.000 euro ed una per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti alle scuole superiori. La misura è finanziata fino ad un massimo di 190 milioni di euro annui. «Smentiti Pd e M5S: il bonus per i 18enni resta e addirittura raddoppia» commenta soddisfatto Rossano Sasso, capogruppo Lega in commissione Cultura della Camera dei deputati. Il fondo unico per lo spettacolo cambia denominazione e diventa Fondo unico per lo spettacolo dal vivo. Istituito anche un nuovo fondo presso il ministero della Cultura con una dotazione di 100 milioni nel 2023, 34 nel 2024, 32 nel 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026. Si va verso tetto a stipendio manager per le banche salvate dallo Stato: il trattamento economico annuo dei manager delle banche salvate con l’intervento dello Stato non potrà superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione, pari a 240.000 euro annui. La misura vale «per gli incarichi conferiti a decorrere dal 1° gennaio 2023». Sulle multe decideranno i sindaci: la cancellazione automatica delle cartelle sotto i 1.000 euro non varrà per le multe e tasse locali. A parte gli interessi, che saranno comunque cancellati, saranno gli stessi enti locali a decidere se procedere alla cancellazione o meno dell’imposta dovuta. La norma prevede, in particolare, che per «i crediti affidati dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali» l’annullamento automatico delle cartelle fino a 1.000 euro «sia limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora» e «non per il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno interamente dovute». La stessa norma sposta la data dell’annullamento delle cartelle dal 31 gennaio 2023 al 31 marzo 2023. Resta ferma la possibilità per gli enti di decidere comunque l’annullamento delle intere cartelle.Via libera alla rateizzazione dei debiti fiscali delle società sportive. I debiti potranno essere pagati in sessanta rate di cui tre da pagare entro la fine dell’anno e le altre a decorrere da gennaio 2023 con una maggiorazione del 3% da versare contestualmente alla prima rata. I lavoratori fragili potranno restare in smart working, nel pubblico e nel privato, fino al 31 marzo. In arrivo nuove risorse per ripianare il disavanzo dei Comuni ma la norma richiede un nuovo passaggio in commissione. I voucher lavoro per attività occasionali saranno estesi anche a discoteche e sale da ballo. Tavolini e dehors all’aperto saranno prorogati fino al 30 giugno.
Giorgia Meloni e Donald Trump (Getty Images)
il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi (Ansa)
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa del 14 ottobre con Flaminia Camilletti