2024-04-01
L'Afghanistan torna a perseguitare Joe Biden
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L’attentato di Mosca ha riportato l’Afghanistan al centro del dibattito politico americano. Pochi giorni dopo la strage, due potenti senatori repubblicani, come Marco Rubio e Tom Cotton, hanno espresso significative preoccupazioni per l’eventualità che l’Isis-k possa attuare degli attacchi in Occidente e contro gli Stati Uniti. In particolare, i due hanno puntato il dito contro il disastroso ritiro di Joe Biden da Kabul.«Come avete visto cosa è stato in grado di fare l'Isis dall'Afghanistan a Mosca un paio di giorni fa, questa è la sfortunata eco del ritiro caotico e disastroso del presidente Biden dall'Afghanistan: lo stesso gruppo che ha ucciso tredici americani», ha affermato Cotton. «[L’Isis-k] si è ricostituito, come avevamo previsto sarebbe accaduto quando abbiamo avuto questo disastroso ritiro dall’Afghanistan», ha detto inoltre Rubio. «Uno dei motivi per cui non volevamo ritirarci precipitosamente è perché avete dato loro uno spazio operativo per riorganizzarsi e pianificare all’esterno, e da quel momento hanno attaccato all’interno dell’Afghanistan», ha aggiunto. «Hanno condotto un attacco all'interno dell'Iran non molto tempo fa, e ora questo in Russia, e lo faranno qui in patria», ha proseguito.Attenzione: il martedì precedente all’attentato di Mosca, i generali Mark Milley e Frank McKenzie (rispettivamente ex capo di Stato maggiore congiunto ed ex comandante di Centcom) avevano incolpato l’amministrazione Biden per il caos afgano del 2021 durante un’audizione alla Camera «L'errore fondamentale, il difetto fondamentale è stato il tempismo del Dipartimento di Stato», ha detto Milley. «È stato troppo lento e ha agito troppo tardi», ha aggiunto. È da sottolineare che l’audizione è avvenuta nel contesto dell’indagine parlamentare che i deputati repubblicani hanno avviato l’anno scorso sul disastroso ritiro di Biden dall’Afghanistan. Secondo alcuni analisti, più che quella per l’impeachment, è questa l’indagine parlamentare che potrebbe danneggiare seriamente Biden in campagna elettorale. Nonostante il presidente dica di essere stato vincolato all’accordo di Donald Trump con i talebani, questa linea di difesa fa acqua. Primo: Biden ebbe almeno sei mesi per preparare l’evacuazione. Secondo: se avesse voluto, avrebbe potuto cassare o rinegoziare l’accordo con i talebani.Ora, l’attentato di Mosca viene a saldarsi con l’indagine parlamentare dei repubblicani. E ciò potrebbe danneggiare Biden. Primo: gli errori della sua amministrazione torneranno sotto i riflettori a pochi mesi dalle elezioni. Secondo: lo scontro tra gli apparati governativi americani si accentuerà. Ricordiamo che la crisi afgana ha determinato un crescente astio del Pentagono nei confronti di Biden. Terzo: l’attentato di Mosca mette in evidenza anche il tema della sicurezza. Una questione che accenderà i riflettori anche sul tema della crisi migratoria alla frontiera meridionale degli Stati Uniti.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)