2024-09-02
L’Afd vola in Germania Est e inguaia Scholz
Il partito di destra supera il 30% sia in Turingia che in Sassonia, bene pure la sinistra identitaria. Tiene la Cdu. Ora la partita è sulle coalizioni per governare. Ma lo schiaffo ai socialisti è arrivato e si fa sentire fino a Berlino.Chi semina raccoglie. Funziona così anche per il cancelliere tedesco Olaf Scholz che incassa una batosta annunciata nei Länder al voto ieri. In Turingia, vola Alternative fur Deutschland, primo partito, che ottenendo il 32,4% vince per la prima volta una competizione elettorale in un Land. Ieri sera, le prime proiezioni alla chiusura dei seggi davano la Cdu seconda con il 23,8%; il partito Bsw di Sara Wagneknecht, che raccoglie gli esuli della sinistra di Die Linke, conosciuti come i rossobruni tedeschi o populisti di sinistra, si attesta al 15,6% anche se per loro si stimava un 20% nei sondaggi. La Linke ottiene il 12,9%, l’Spd il 6,2%, i Verdi il 3,5% e l’Fdp solo l’1,2%. Da evidenziare quindi che entrambi i partiti che supportano il governo, Verdi e liberali (Fdp), restano entrambi sotto la soglia di sbarramento fissata al 5%, non esprimendo quindi nessun eletto in quella Regione. Anche in Sassonia Afd ottine un grandissimo risultato, ma senza stravincere. Praticamente si tratta di un testa a testa, tra la Cdu del presidente uscente Michael Kretschmer che, sempre secondo le prime proiezioni, si posiziona al primo posto con il 31,8% e l’Afd che segue a un soffio con il 30,7%. In quel Land il Bsw esordisce con il 12%, la Linke scende al 4,1%, l’Spd prende il 7,6%, i Verdi sono dati al 5,2% e i liberali, che resteranno senza eletti, si fermano all’1%. «Abbiamo un risultato molto buono in Sassonia, in Turingia è addirittura sensazionale, con un risultato storico. È chiaro che la gente vuole che ci sia un cambiamento nella politica», ha detto il leader nazionale dell’Afd Tino Chrupalla, commentando alla Zdf i risultati del partito nell’Est della Germania. Chrupalla partecipava alla festa dell’Afd a Dresda. «È importante che i Verdi, il più pericoloso partito della Germania, siano fuori dal parlamentino in Turingia», ha aggiunto. La vittoria di Afd in Turingia si deve moto anche al suo leader nella regione: Bjoern Hoecke. 52 anni, 4 figli, una laurea in storia, un passato da docente. L’uomo è stato attaccato dalla stampa più volte, in Germania i giudici hanno autorizzato a definirlo «fascista».«Siamo pronti ad assumere la responsabilità di governo. Senza coinvolgere Afd non ci sarà stabilità», ha aggiunto Hoecke, anche se nessun partito sembrerebbe disposto a governare con loro. Anche la fondatrice di Bsw, Wagenknecht, lo ha ribadito spiegando: «Ritenere sbagliata ogni posizione di Afd, perché si tratta di un tabù, ha solo contribuito a rafforzarlo». La Cdu, seconda in Turingia si propone di guidare la regione. Insomma, non è bastata a Scholz una virata dell’ultimo minuto sulle politiche migratorie con l’espulsione dei 28 afghani dal suolo tedesco di pochi giorni fa. Gli elettori hanno premiato chi da sempre e coerentemente ha posto la difesa dei confini nazionali in testa alle loro priorità. Va detto che sicuramente hanno pesato i recenti fatti di cronaca. Inevitabile. La strage di Solingen ha messo paura ai cittadini tedeschi, consci che se le cose non dovessero cambiare, il fatto si ripeterà. Magari in altre forme e in altri luoghi. Nella piccola cittadina della Germania occidentale venerdì 23 agosto sono state uccise tre persone, ferite altre otto. L’attentato all’arma bianca, rivendicato dall’Isis, sarebbe stato perpetrato da un richiedente asilo siriano, la cui domanda sarebbe stata respinta: per questo avrebbe dovuto essere espulso l’anno scorso.Adesso si attende il 22 settembre, il prossimo appuntamento elettorale in Germania. Si voterà nello Stato di Brandeburgo, anche lì la destra di Afd vola nei sondaggi. Nel 2019 ottennero il 23,5%, di poco sotto al partito socialista che ottenne il 26,2%. Cdu terza con il 15,6%. Intanto tra le prime reazioni al voto si segnala quella del commissario Ue Paolo Gentiloni, secondo il quale «ha vinto il rancore»: «Exploit della peggiore destra europea (e ottimi risultati della peggiore sinistra) in Sassonia e Turingia».