
L'intervista della Verità al ministro per la Famiglia scatena la bagarre. Lorenzo Fontana vuole aiutare le donne a non rinunciare al loro bambino? Per gli altri giornali è un insulto maschilista da Medioevo. Chi difende la vita metta in conto di essere linciato.Ma come si permette, ministro Fontana? Aiutare le donne a non abortire? Ma è pazzo? Perché continua a dare scandalo? Perché si ostina a creare polemiche? Insomma, non l'ha capito? Incentivare la nascita dei bambini è orrendo. Sicuramente fascista. Anzi, roba da Medioevo. Oscurantista Bigotto. Reazionario. Demenziale. Bisogna invece evitare che i bambini nascano: quello sì che è un bel segno di progresso. Un progetto che piace alla gente che piace. Per cui la prossima volta, caro ministro, anziché un sostegno economico per evitare l'aborto, proponga un sostegno economico per favorirlo. Un bel bonus Igv. Con concorso a premi incorporato. Avanti, che aspetta? Organizzi il torpedone della gravidanza perduta, l'incentivo raschiamento, vada nelle scuole a promuovere i manuali del politicamente corretto: «Come liberarsi del feto in un amen», «Aborto nel tempo di un caffé», oppure, «Solo i cretini fanno i bambini». Vedrà come l'applaudiranno.Invece niente. Lei è un ostinato. Anche ieri, insomma, nell'intervista che ha concesso alla Verità ha spiegato che «fare i figli è meglio che abortirli». Si rende conto dell'eresia? E ha aggiunto pure che è disposto ad aiutare le donne per evitare che sacrifichino la gravidanza per problemi economici. «Lo Stato dovrebbe essere più vicino a loro». E poi: «Per la donna è fondamentale poter godere della propria maternità senza dover rischiare carriera o lavoro». Ma insomma? Le pare? Se le va a cercare? Non poteva dire, come tutti gli altri ministri della Famiglia che si rispettano, che la mamma non esiste, il papà è da abolire, il Principe Azzurro in realtà è una checca e Cenerentola sotto sotto un transgender? Chiami Laura Boldrini se ha bisogno di un aiuto. O Luxuria. Si faccia dare i consigli su come scatenare l'entusiasmo del pensiero politicamente corretto. Altrimenti, ogni volta che apre bocca, apre un «caso».È successo anche ieri. Infatti La Verità non era ancora arrivata in edicola e già le vestali dell'Aborto Ora e Sempre si erano scatenate nella reprimenda. «Fontana fa umanamente schifo», diceva un certo Teopv su Twitter. «Tornate nel 1400 e non rompere i coglioni», inveiva un tal Paride. Poi c'era chi gli suggeriva di ritirarsi in manicomio, trovandone caso mai uno aperto; chi ricordava i Figli della Lupa e i Balilla; chi la chiamava «Fontana dorata» invitandola a «tornare nelle fogne» e chi più educatamente le suggeriva di «spararsi sul pisello». Metodo indubitabilmente efficace, quest'ultimo, per evitare gravidanze e di conseguenza aborti, quantunque un pochino doloroso.Lei dirà, caro ministro, «vabbeh è la solita gazzarra da social». Ma non solo quella. Anche i paludati giornali online, le più prestigiose testate del Paese, per dire, sono montate di corsa sul «caso»: Fontana «scatena le polemiche», ha scritto Repubblica.it, «Nuovo attacco», ha sintetizzato il Corriere.it, mentre l'Huffington Post inorridiva per «uno Stato che aiuta le donne a non abortire». In effetti? Come si permette? Aiutare le donne a non abortire? Non è una roba scandalosa? Non è un chiaro e «nuovo attacco»? Non c'è da scatenare le polemiche? Se lei avesse promesso alle donne incinta una punizione, una scarica di legnate o un calcio nel sedere, ecco avrebbero reagito meglio. Invece, ostinato com'è, lei ha promesso un sostegno. Economico. Per aiutarle. Ad avere figli. Si rende conto dell'assurdità?«Una Fontana in piena», la bolla il sito Giornalettismo. E le va bene che non dicano «una Fontana esaurita», «una Fontana secca» o anche «Fontana di Travi», indicando quest'ultimo luogo come adatto per appenderla. La fantasia dei colleghi, si sa, su certi argomenti non conosce limiti. Lei poi, come se non bastasse questa folle idea di aiutare le donne a non abortire, si è messo pure in testa di dare ai bambini una famiglia con mamma e papà, anziché con due mammi maschi alla moda di Nichi Vendola. E poi va avanti a dire no all'utero in affitto, che pure oggi fa tanto chic sul mercato internazionale. E vuole persino aiutare i disabili. Aiutare i disabili, si rende conto? Roba da matti. Nemmeno un incentivo che ne so, al Festival del Trans, un appoggio esplicito alle Brigate Bisex o al Collettivo Drag Queen, neppure un pensiero commosso al Genderqueer o un finanziamento alle studio sui rapporti lesbici dal Mesozoico a oggi. Niente: lei vuole aiutare i disabili. E poi vuole aiutare anche le donne che aspettano un bambino, magari dopo averlo concepito normalmente, come si fa fin dall'inizio dei tempi, senza bisogno di una provetta, o di un amante o di una famiglia allargata. Mi scusi, ministro, si rende conto che così nasce «un caso»? «No all'aborto», si scandalizza infatti, inevitabilmente, Wired. E la accusa di voler (incredibile) aiutare la famiglia «tradizionale». E qui si capisce tutto il suo errore: la prossima volta dica che la famiglia tradizionale va abolita, che bisogna proprio farla sparire dalla faccia della terra. Che se vede ancora una mamma e un papà con due figli, come nella colazione del Mulino Bianco, la farà arrestare. Che se a qualcuno viene ancora in mente di copulare come da tradizione per poi mettere al mondo una creatura, verrà internato nei nuovi reparti per la rieducazione coatta, metodo Efe Bal per tornare al solito trans trans. E vedrà che così, la prossima volta, quando rilascerà un'intervista non ci saranno più polemiche. Poi non ci saremo nemmeno più noi, si capisce, ma questo è un trascurabile dettaglio, non le pare?
Greta Thunberg (Ansa)
L’attivista svedese è l’ultima incarnazione di una figura creata nel ’68: l’anticonformista di facciata. Se i potenti della Terra la omaggiano è solo per le teorie di cui si fa ventriloqua, che mirano a distruggere il tradizionale modo di vivere dei popoli.
2025-09-08
Dimmi La Verità | Generale Santomartino: «Attentato a Gerusalemme, succede in Medio Oriente?»
Ecco #DimmiLaVerità dell'8 settembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci parla dell'attentato avvenuto a Gerusalemme: «Che cosa sta succedendo in Medio Oriente? Il ruolo di Hamas e la questione Cisgiordania».