2021-05-27
Addio al coprifuoco in zona bianca. Cittadini liberati in attesa dei turisti
Le Regioni convincono il governo: niente restrizioni d'orario e riapertura di molte attività come piscine al chiuso, parchi tematici, matrimoni. Discoteche ancora in pausa. Si comincia in Fvg, Molise e Sardegna.Bisognerà aspettare fine giugno per vedere l'Italia tutta in bianco, però le Regioni si sono battute (e alla fine l'hanno spuntata) per eliminare il coprifuoco e per anticipare l'apertura di attività previste a fine giugno, se non a luglio, facendola coincidere con il passaggio in fascia bianca. Il 31 maggio, le prime a cambiare colore saranno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna mentre da lunedì 7 giugno, se i dati resteranno quelli attuali o miglioreranno, toccherà a Veneto, Abruzzo, Umbria e Liguria. Il 14 giugno, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio riacquistano libertà di spostamento, con attività senza limiti di orario.Nella conferenza delle Regioni di ieri si era discusso per definire misure comuni in zona bianca e anticipare alcune riaperture, eliminando il rientro a casa forzato. Dopo l'incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a cui hanno partecipato anche Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute e Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, è stata condivisa una linea di azione per le zone bianche che sarà oggetto di una prossima ordinanza, si spera senza scherzi, del ministro. La nuova indicazione prevede che quando una Regione entra nella zona bianca, sia superato il coprifuoco - decadute le voci circolate di una paradossale «zona bianca rafforzata» con coprifuoco alle 24 - e si possano anticipare le riaperture di piscine, sale da gioco, parchi tematici e di divertimento, wedding. Per le discoteche occorre invece aspettare. «Passa la linea della Lega e dei governatori tutti, di ogni partito e latitudine. Più lavoro, meno restrizioni: dalle parole ai fatti», è stato il commento del leader della Lega, Matteo Salvini. Speranza, dal canto suo, si è detto «soddisfatto dall'intesa», rimarcando però che «c'è la consapevolezza che servono ancora prudenza e gradualità». Allentare i divieti è vitale per la salute dei cittadini e per l'economia del Paese. Pensiamo solo al turismo. Una settimana fa, il premier Boris Johnson ha invitato gli inglesi a non andare in vacanza nei Paesi compresi nella lista gialla, tra i quali figurano Italia, Francia, Spagna, Grecia, a meno che gli spostamenti non siano dovuti a «circostanze eccezionali», come la malattia di un familiare. Se comunque decidono di viaggiare ignorando il semaforo verde, giallo e rosso raccomandato dal governo britannico, al rientro i sudditi di Sua Maestà devono sottoporsi ad auto isolamento per una decina di giorni e chi viola questa prescrizione deve pagare una multa fino a 10.000 sterline. Le raccomandazioni di Bojo non hanno trattenuto gli inglesi dal viaggiare fuori dalle destinazioni verdi, che includono Portogallo, Islanda (unici ad accettare britannici in questo momento), Israele, Gibilterra, Isole Falkland ma anche territori «più abitati da pinguini che da persone», come l'Independent ha ironicamente commentato. The Times scrive che la scorsa settimana, subito dopo l'annuncio di Johnson, in soli cinque giorni sono partiti 284 voli per le destinazioni spagnole, diretti soprattutto a Baleari, Costa bianca e Málaga, in Andalusia, dove 56.968 inglesi sono scesi per le prime vacanze al sole. L'allentamento delle restrizioni nel Paese Iberico, il coprifuoco scomparso quasi ovunque, bar e ristoranti aperti sempre e niente obbligo di mascherina in spiaggia e a bordo piscina, deliziano i turisti. Centinaia di voli pure verso la Grecia, seconda destinazione preferita per i britannici. Nel nostro Paese, invece, le riaperture parziali non incoraggiano gli arrivi. Secondo l'Enit, l'Agenzia nazionale del turismo, le prenotazioni aeroportuali di stranieri interessati a venire in Italia sono per giugno a - 66,3% rispetto allo scorso anno e quelle per luglio al -55%. Dal Regno Unito sono in calo del 42,1% rispetto a giugno 2020. Bisogna «far sapere ai turisti americani che l'Italia è zona gialla e presto sarà zona bianca», ha dichiarato ieri il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, precisando che va fatta «un'operazione puntuale di promozione e conoscenza, e poi bisogna far conoscere che abbiamo tolto la quarantena per accelerare le prenotazioni». Ce n'è davvero bisogno. Cnn Travel, la sezione dedicata i viaggi della nota emittente televisiva statunitense, negli ultimi aggiornamenti riporta: «L'Italia detiene il secondo numero di vittime più alto d'Europa, dopo il Regno Unito […] quasi 4,2 milioni di persone sono state infettate […] dal 24 maggio tutte le Regioni sono diventate gialle. Tuttavia, ci sono micro zone rosse locali all'interno delle Regioni, dove i contagi sono in aumento: controlla le restrizioni locali prima di viaggiare […] le zone bianche sono esenti da restrizioni, ma le Regioni possono introdurre le proprie regole». Decisamente un quadro sconfortante per chi volesse programmare una vacanza nel Bel Paese.