2021-01-06
Addestramento israeliano per i piloti greci, su aeroplani italiani
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Nuovi assetti per la Difesa aerea nel Mediterraneo. È stato firmato un accordo del valore di 1,68 miliardi di dollari tra Israele e Grecia, il più grande mai stipulato tra le due nazioni, per la fornitura all'Aeronautica Militare ellenica di dieci addestratori Leonardo M-346 che saranno costruiti in Italia.Befana dalla calza ricca per Leonardo velivoli, e una splendida notizia per l'industria aerospaziale italiana. È stato firmato un accordo del valore di 1,68 miliardi di dollari tra Israele e Grecia, il più grande mai stipulato tra le due nazioni, per la fornitura all'Aeronautica Militare ellenica di dieci addestratori Leonardo M-346 che saranno costruiti in Italia, mentre Elbit Systems, società israeliana, organizzerà la scuola di volo, manterrà lo stato di aeronavigabilità dei velivoli e insieme con altre realtà israeliane fornirà anche simulatori di volo, formazione e supporto logistico. Il tutto per vent'anni. Lo M-346 oltre a Italia, Israele, Singapore e Polonia, costituirà quindi anche l'addestratore avanzato per i piloti greci che attualmente si formano su velivoli datati come i T-6, per poi operare con F-16 e Mirage, con i quali negli ultimi tempi si confrontano in sempre più frequenti scaramucce con l'aviazione turca. Dunque un ulteriore riconoscimento per il sistema di formazione dei piloti militari ideato e sviluppato dagli italiani e prodromo a portare gli equipaggi fino a velivoli dell'ultima generazione, altamente informatizzati, come lo F-35.La nuova scuola di volo sarà basata presso l'accademia di volo israeliana "Idf" situata nella base di Hatzerim, non lontano dalla città di Beer Sheva, dove arriveranno anche i dieci nuovi M-346 di Leonardo velivoli che in Israele si chiamano «Lavi» (giovane leone, in ebraico), e dove l'aereo già presta servizio dopo la vendita di trenta esemplari avvenuta nel 2012. Quell'anno il Ministero della Difesa di Gerusalemme selezionò gli aeroplani italiani per sostituire i più vecchi TA-4 Skyhawk (Douglas) ancora in servizio, preferendoli ai Kai T-50 Golden Eagle proposti dalla Corea del Sud. Vincemmo così un contratto da 932 milioni di dollari per velivoli, motori, logistica, simulatori e addestramento, che in realtà fu uno "scambio" con i primi due aeromobili da intelligence Gulfstream G500 Caew prodotti negli usa ma allestiti con i sistemi elettronici da aziende israeliane, dei quali l'Italia aveva bisogno per il controllo del fronte Mediterraneo meridionale.Questo contratto tra Atene e Gerusalemme, che per noi vale un ottimo indotto, rientra in un rapporto sempre più stretto che ha visto inizialmente la Grecia noleggiare alcuni droni prodotti in Israele, fino alla stipula degli accordi per lo sfruttamento dell'oleodotto che collega i due Paesi firmato lo scorso anno. Benny Gantz, ministro della Difesa israeliano, ha affermato che l'accordo riflette le eccellenti relazioni in via di sviluppo con la Grecia: «È un partenariato a lungo termine che servirà gli interessi dei nostri due Paesi, creerà centinaia di posti di lavoro su entrambi i territori e promuoverà la stabilità nel Mediterraneo». Bezhalel Machlis, Ceo di Elbit System, ha commentato: «La nuova capacità di addestramento rafforzerà le relazioni bilaterali; questo contratto attesta la posizione di leadership che occupiamo nell'area della formazione, fornendo conoscenza e tecnologie collaudate che migliorano la preparazione dei piloti riducendo i costi».Dalla direzione israeliana per la cooperazione internazionale alla Difesa (Sibat), che ha controfirmato l'accordo insieme a Elbit Systems, fanno sapere che non si tratta soltanto di un contratto di esportazione di servizi, ma piuttosto una partnership della durata di due decenni che ha lo scopo di rafforzare le capacità difensive di due nazioni che si affacciano su una zona del Mediterraneo sempre più calda, soprattutto a causa della situazione siriana e delle velleità turche.