2019-10-14
Beviamo 222 litri di acqua in bottiglia a testa
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L'Italia si guadagna il secondo posto nel mondo per consumo di acqua minerale imbottigliata. La produzione nel Belpaese è arrivata a sfiorare i 15.000 milioni di litri. Da rimedio per i malanni alla professione di «hydro-sommelier»: il business dell'H2O si evolve. Non solo quella di Chiara Ferragni. La classifica delle cinque acque più costose al mondo. La Veen 5, considerata la più pura del mondo, costa 23 euro a bottiglia. Lo speciale comprende tre articoli e gallery fotografica. Alcuni la chiamano «oro blu» e se diamo uno sguardo ai numeri del settore, la definizione sembra calzare a pennello. Il mercato dell'acqua in Italia è infatti rappresentato da oltre 250 marchi, prodotti in circa 120 stabilimenti. Il Bel Paese è caratterizzato da una produzione che nell'ultimo anno è arrivata a sfiorare i 15.000 milioni di litri, piazzandosi al secondo posto per consumo di acqua minerale in bottiglia (dopo gli Emirati Arabi). Secondo i dati racconti da Bevitalia, ogni italiano beve 222 litri di acqua l'anno - contro i 159 degli Stati Uniti - preferendo le lisce naturali (69%), mentre il resto del mercato è diviso tra gassate (17%) ed effervescenti naturali (14%). Storicamente l'acqua minerale è stata sempre la bevanda analcolica confezionata più consumata dagli italiani. Negli ultimi anni, inoltre, è evidente una tendenza di fondo al trasferimento di consumi dalle bibite e succhi alle acque minerali. Un trend che sembra aver influenzato non solo l'Italia ma tutti i paesi ad alto consumo di soft drink. L'acqua confezionata risulta vincente rispetto alle altre bevande analcoliche perché non contiene zuccheri, idrata in modo naturale, non crea intolleranze di nessun tipo, va bene per tutte le età e per tutte le occasioni di consumo e, oltretutto, è molto più economica delle altre bevande. Non è infatti casuale l'acquisto del marchio Lurisia da parte di Coca Cola. In una ricerca Censis sull'acqua minerale, si spiega il perché dello storico legame tra la bevanda e il Bel Paese che da parte sua vanta numerose sorgenti naturali. Negli ultimi 35 anni il consumo di acqua in bottiglia in Italia è infatti aumentato del 343%. «Considerata buona, salutare e sicura [all'acqua, ndr] viene implicitamente riconosciuto il merito di rendere migliore la qualità della vita quotidiana, minuta, quella che per milioni di persone in fondo dipende anche dalla somma di tante piccole gratificazioni». Anche il commercio estero rappresenta un settore importante per l'acqua in Italia. Il saldo netto tra export e import nell'anno 2017 supera i 1.450 milioni di litri, pari a circa il 10% della produzione, con un saldo netto di oltre 500 milioni di euro (circa 0,34 al litro). Negli ultimi quindici anni abbiamo assistito a un forte calo dei disservizi nella distribuzione dell'acqua pubblica (da 14,7 a 9,4%), ma nonostante questo gli italiani continuano a diffidare dell'acqua potabile con il 29,9% di consumatori a sostenere che il sapore sia sgradevole. Il motivo principale del «cattivo gusto» dell'acqua potabile è il cloro, presente in una percentuale quattro volte superiore rispetto alle acqua in bottiglia. È interessante analizzare anche le differenze tra Nord, Centro e Sud. Sia i brand utilizzati che il costo dell'acqua in ristoranti di medio-alto livello e non cambia radicalmente. A Milano, ad esempio, le acque più utilizzate sono Panna e San Pellegrino (35%) a un costo medio di 3,5 euro al litro. A Roma i prezzi sono leggermente più alti - con un media di 4.4 euro per litro - e una preferenza per acqua Nepi e Ferrarelle (30%). A Napoli, il 40% dei ristoranti offre acqua Lete e il prezzo è di 2.75 euro al litro. Sono otto i principali produttori d'acqua in Italia che assorbono oltre il 74% del totale produzione nazionale. Il gruppo San Pellegrino vanta una posizione storica di leadership sul mercato italiano con un fatturato complessivo intorno ai 900 milioni di euro (di cui il 70% di acque minerali). Segue San Benedetto con 785 milioni, Fonti di Vinadio che grazie a Sant'Anna sta vivendo un momento di grande crescita, Acque Minerali D'Italia, Ferrarelle, Lete, Rocchetta/Uliveto e Spumador. Mariella Baroli
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