2023-06-22
A un passo dal disastro. Presto truppe di paesi Nato in Ucraina
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Volodymyr Zelensky ammette che la controffensiva è «più lenta del previsto» e allora è l’Occidente ad accelerare: Varsavia sarebbe pronta a schierare le sue truppe. Ma questo scivolamento verso l’abisso sembra non interessare.e che leggiamo distratti dopo oltre un anno dall’inizio dei combattimenti, nessuno pare accorgersi che giorno dopo giorno siamo sempre più invischiati nella guerra. Da lontani che eravamo, decisi solo a pagare il conto dei proiettili inviati in Ucraina, siano sempre più vicini a un coinvolgimento diretto, che potrebbe presto vedere i nostri soldati schierati al fronte. Vi stupite per un salto di qualità che nessuno ha annunciato? Avete ragione, ma ormai solo una sottile linea rossa ci separa dall’entrata in guerra, perché tutti gli avvisi di pericolo che avrebbero dovuto tenerci alla larga da una partecipazione diretta al conflitto sono stati superati. Ricordate quando, parlando dell’invio di armamenti, il presidente degli Stati Uniti, cioè colui che insieme a Putin ha davvero in mano le sorti di ciò che accade in Ucraina, diceva che non avremmo mandato un certo tipo di carri armati perché farlo avrebbe fatto scoppiare la terza guerra mondiale? Poi i carri armati sono stati inviati. E avete memoria di quando Joe Biden escludeva di mettere a disposizione di Kiev un certo numero di sistemi missilistici perché avrebbe significato un coinvolgimento della Nato e degli alleati nel conflitto? Beh, poi ciò che fino a prima era negato, è stato concesso. E gli aerei? Per mesi ci è stato detto che non sarebbero stati messi a disposizione degli ucraini per evitare il peggio. Ma anche gli F16 sono stati forniti all’aeronautica di Volodymyr Zelensky. E i sistemi a lunga gittata, capaci di colpire oltre confine e di arrivare fino a Mosca? Da sempre esclusi dagli armamenti messi a disposizione, ora sono impiegati dalle forze ucraine. In sostanza, passo dopo passo, ci stiamo avvicinando all’entrata in guerra diretta senza che nessuno abbia il coraggio di dirlo. Ad avvisare del pericolo ieri è stato Domenico Quirico, inviato di lunga esperienza, che ne ha scritto sulla Stampa. Anni di frequentazione al fronte in una miriade di conflitti, hanno spinto il giornalista a osservare che sta per cadere anche l’ultimo diaframma che ancora evita un confronto diretto con l’esercito russo. Infatti, visto che la controffensiva ucraina non sta sfondando anche a causa della debolezza delle truppe schierate (Zelensky ieri ha ammesso che «i progressi sono più lenti del previsto»), ormai sta per essere spazzata via anche la remora di un impiego diretto di soldati della Nato. La Polonia sarebbe pronta a schierare i suoi militari e l’esempio potrebbe essere seguito da altri Paesi dell’Est Europa e forse anche dalla Gran Bretagna. In pratica, avverte Quirico, dopo aver diretto le operazioni con l’impiego dei satelliti e dell’intelligence, badando a rimanere dietro le quinte, alcuni Paesi della Nato, probabilmente con il consenso degli Stati Uniti, si apprestano a partecipare al conflitto. Non so se è chiaro il concetto, ma questo significa che anche noi, assieme a Francia, Spagna, Germania e tutto il resto dell’Unione, stiamo per dichiarare guerra alla Russia. L’impiego di forze militari di Paesi alleati provocherà di certo la reazione di Mosca e l’allargamento del conflitto a un qualsiasi membro della Nato, in base al patto dell’alleanza atlantica, ci costringerà a intervenire. In breve, non siamo più sull’orlo della terza guerra mondiale, rischiamo presto di essere belligeranti senza che nemmeno il Parlamento e l’Italia se ne siano accorti. Ciò di cui abbiamo parlato per settimane un anno fa, sta concretamente per realizzarsi ora. Nel silenzio generale. Quando i soldati di Putin invasero l’Ucraina e i Paesi europei assieme agli Stati Uniti si schierarono con Kiev, mettendo a disposizione i migliori sistemi di difesa, un amico mi segnalò uno straordinario libro sullo scoppio della prima guerra mondiale. A differenza di molti saggi sull’argomento, il titolo del volume di Christopher Clark non sembra dedicato al conflitto, ma pare parlare d’altro. Infatti si intitola I sonnambuli. E i protagonisti sono re, imperatori, ambasciatori, generali e politici che nel 1914, invece di vedere e capire che cosa stava per scoppiare, procedettero a occhi chiusi verso la prima tragica guerra mondiale, senza fare nulla per scongiurare il cataclisma. Quando ero ragazzo mi spiegarono che la storia è maestra di vita. Sarà, ma dalle storia nessuno pare mai imparare la lezione.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.